3.4.2004   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

CE 84/662


(2004/C 84 E/0746)

INTERROGAZIONE SCRITTA E-0716/04

di Luis Berenguer Fuster (PSE) e Anna Terrón i Cusí (PSE) alla Commissione

(10 marzo 2004)

Oggetto:   Allarmi via radio

A fronte della crescita eccezionale del settore della sicurezza privata e, in modo particolare, degli allarmi via radio — nel quale le agenzie di sicurezza competono in maniera sempre crescente per quel che riguarda i prezzi, al fine di conquistare una maggiore quota di mercato, dimenticando che gli allarmi sono un sistema di sicurezza — il problema del Jamming (interferenza delle frequenze) diventa sempre più grave.

La Commissione intende presentare una qualche iniziativa riguardo alla regolamentazione di questo settore per colmare le lacune legislative esistenti?

Risposta di Erkki Liikanen a nome della Commissione

(19 aprile 2004)

Come segnalato dall'Onorevole parlamentare, è in costante espansione il mercato dei servizi di vigilanza offerti al cittadino e le agenzie di sicurezza privata che offrono tali servizi competono, per quanto riguarda sia la qualità che i prezzi.

Tuttavia, la Commissione non è al corrente dei problemi attualmente esistenti quanto a qualità e affidabilità di tali servizi, attribuibili alla congestione e/o alle interferenze dello spettro di radiofrequenze che essi utilizzano.

Nel settembre 2000, nel quadro della direttiva 1999/5/CE (1) (la direttiva riguardante le apparecchiature radio e le apparecchiature terminali di telecomunicazione), si è affrontata la questione con i Stati membri. All'occasione si era ritenuto che non fosse necessario introdurre disposizioni regolamentari addizionali per proteggere applicazioni specifiche, quali gli allarmi di sicurezza, da interferenze pregiudiziali e per garantire l'accesso ai servizi d'emergenza, in quanto si pensava che ciò sarebbe stato assicurato dalle forze di mercato.

Tuttavia, la Commissione si propone di risollevare la questione nella prossima riunione con gli Stati membri, prevista per il giugno 2004, per soppesare se sia necessario, alla luce dei recenti sviluppi, che la Commissione riconsideri la questione.

Inoltre, è attualmente all'esame della Commissione l'armonizzazione in tutta l'UE delle condizioni di utilizzo dello spettro di radiofrequenze per dispositivi di corto raggio, allarmi di sicurezza inclusi. Tale analisi considererà anche il metodo migliore per consentire il funzionamento efficace di tali dispositivi mediante parametri tecnici concordati e radiofrequenze appropriate.


(1)  Direttiva 1999/5/CE, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 1999, riguardante le apparecchiature radio e le apparecchiature terminali di telecomunicazione e il reciproco riconoscimento della loro conformità (GU L 91 del 7.4.1999).