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3.4.2004 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
CE 84/342 |
(2004/C 84 E/0401)
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0243/04
di Ilda Figueiredo (GUE/NGL) alla Commissione
(2 febbraio 2004)
Oggetto: Delocalizzazione e disoccupazione
Un'altra impresa multinazionale di confezioni, la Brax Portuguesa, Fabrica de Confecçoes, Lda., rischia di chiudere i propri impianti siti in Portogallo, a Vila Nova de Gaia, con la conseguente minaccia di disoccupazione per più di 400 lavoratori, per lo più donne.
Di fronte alla gravità di questa situazione in una regione e in un paese in cui la disoccupazione è in continuo aumento, occorre che la Commissione europea e il governo portoghese adottino tutte le misure possibili per prevenire un'altra chiusura di uno stabilimento di una multinazionale in Portogallo, magari accompagnata da una delocalizzazione verso un altro paese europeo.
In questo contesto, potrebbe la Commissione rispondere ai seguenti interrogativi:
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1. |
La ditta Brax Portuguesa, Fabrica de Confecçoes, Lda., con sede ad Aldeia Nova, Serzedo, Vila Nova de Gaia, Portogallo, ha beneficiato di aiuti comunitari? Se sì, di quali? |
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2. |
L'Unione europea ha erogato alla casa madre o ad una delle sue filiali aiuti finanziari? Se sì, quali? |
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3. |
Quali misure intende adottare la Commissione per frenare queste delocalizzazioni costantemente praticate dalle multinazionali e la disoccupazione da esse provocata? |
Risposta complementare di Stavros Dimas a nome della Commissione
(31 marzo 2004)
La Commissione informa l'Onorevole parlamentare che l'impresa «Brax Portuguesa, Fábrica de Confecções, Lda.» ha beneficiato dei seguenti aiuti.
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1. |
Per quanto riguarda il Fondo sociale europeo (FSE):
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2. |
Per quanto riguarda il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) (QCS) II):
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In modo più specifico, per quanto riguarda l'FSE, la Commissione ricorda che i finanziamenti relativi ad azioni di formazione professionale non dipendono da condizioni legate alla perennità delle imprese, ma piuttosto dal rispetto delle condizioni di accesso e di ammissibilità fissate dai regolamenti in vigore al momento dell'attribuzione degli aiuti nell'ambito dell'FSE.
La Commissione considera tutti gli investimenti in materia di risorse umane di grande importanza sul piano nazionale e regionale. Va inoltre sottolineato che i fondi dell'FSE non vanno a vantaggio di una società in quanto tale, ma forniscono un investimento per le risorse umane, per cui la formazione di cui usufruiscono gli individui permette loro di migliorare la loro occupabilità. Peraltro, in base ai dati in possesso della Commissione, la società in questione non ha commesso infrazioni nei confronti delle norme relative all'ottenimento dei Fondi strutturali.
La Commissione vorrebbe anche ricordare che la direttiva del Consiglio 98/59/CE (3) stabilisce che quando il datore di lavoro prevede di effettuare licenziamenti collettivi deve procedere in tempo utile a consultazioni con i rappresentanti dei lavoratori. Nelle consultazioni devono essere almeno esaminate le possibilità di evitare o ridurre i licenziamenti collettivi, nonché di attenuare le conseguenze ricorrendo a misure sociali di accompagnamento intese in particolare a facilitare la riqualificazione e la riconversione dei lavoratori licenziati.
In generale la Commissione sostiene il principio che le imprese, quando decidono una loro delocalizzazione, dovrebbero sempre tener conto degli effetti che tali decisioni potrebbero avere sui lavoratori oltre che sul contesto sociale e regionale. Tale concetto è stato recentemente sottolineato nella comunicazione della Commissione relativa alla responsabilità sociale delle imprese: un contributo delle imprese allo sviluppo sostenibile (4).
Inoltre la Commissione ha invitato le parti sociali europee a impegnarsi in un dialogo per anticipare e gestire il cambiamento allo scopo di utilizzare un metodo dinamico in occasione delle ristrutturazioni delle imprese soprattutto per quanto riguarda gli aspetti sociali. Le parti sociali hanno accettato di inserire questo punto nel loro programma di lavoro pluriennale recentemente adottato (5) (6).
(1) Programme Spécifique pour le Développement de l'industrie au Portugal.
(2) La cifra pagata in euro è superiore a quella approvata a causa delle differenze nei tassi di cambio tra il momento dell'approvazione e il momento del pagamento.
(3) Direttiva 98/59/CE del 20 luglio 1998, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di licenziamenti collettivi, GU L 225 del 12.8.1998.
(4) COM(2002) 347 def.
(5) Come elemento strategico delle politiche per l'occupazione, la formazione e lo sviluppo sociale.
(6) Bilancio della sicurezza sociale.