27.3.2004   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

CE 78/159


(2004/C 78 E/0163)

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2736/03

di Glyn Ford (PSE) alla Commissione

(11 settembre 2003)

Oggetto:   Quote del pesce angelo

Relazioni recenti affermano che i pescatori della Cornovaglia stanno mettendo a repentaglio la loro stessa sopravvivenza e quella delle comunità locali dato che sono costretti a ributtare in mare grandi quantità del pesce catturato per rispettare quote eccessivamente severe. Alla luce di detta situazione, può la Commissione rendere più flessibili dette restrizioni sulla popolazione di particolari specie, per esempio il pesce angelo, in modo da prevenire la perdita di grandi quantità di pesce morto che viene in seguito ributtato in mare?

Risposta data dal sig. Fischler in nome della Commissione

(22 ottobre 2003)

La Commissione è a conoscenza di rapporti che segnalano il rigetto in mare di grandi quantità di piccole rane pescatrici (dette anche pesce rospo) nella divisione VII (Cornovaglia sudoccidentale) del Consiglio internazionale per l'esplorazione del mare (CIEM). Il fenomeno sembra dovuto ad un'insolita abbondanza di pesci di questa specie, di piccola taglia, nei fondali di pesca, in una zona in cui viene praticata una pesca mista con rombo giallo e sogliola.

Naturalmente, è importante evitare lo spreco provocato dall'uccisione di numerosi piccoli pesci che poi vengono rigettati in mare. D'altronde, autorizzare in maggiore misura la cattura di questi piccoli pesci non è di per sé una soluzione, in quanto la maggior parte di essi sono troppo piccoli per essere commercializzabili e comunque i pesci che muoiono non possono più crescere fino a raggiungere una taglia redditizia. E' altresì necessario moderare lo sforzo di pesca per consentire lo sviluppo di stock adulti e sani

Il 28 agosto 2003 i servizi della Commissione hanno chiesto al CIEM un ulteriore parere scientifico in materia. Secondo il parere riveduto del CIEM, la somma dei totali ammissibili di catture (TAC) per le zone VII e VIIIabde potrebbe essere aumentata da 19 372 t a 21 000 t nel 2003, a condizione che ciò possa avvenire senza intensificare la cattura mirata di pesci rospo di piccola taglia e senza potenziare lo sforzo di pesca.

Sulla base di questo parere, i servizi della Commissione elaborano attualmente una proposta, da sottoporre all'esame della Commissione, che prevede un aumento dei TAC da 15 810 t a 17 138 t per la divisione VII e da 3 562 t a 3 862 t per le sottodivisioni VIIIabde. L'aumento è attribuito a due TAC poiché, secondo il parere biologico, i relativi stock sono distribuiti in entrambe le zone. I servizi della Commissione stanno inoltre studiando misure complementari che consentirebbero di evitare sia una maggiore cattura mirata di pesci rospo di piccola taglia, sia un potenziamento dello sforzo.

Le suddette proposte saranno presentate per approvazione al Consiglio Agricoltura e Pesca che si terrà il 17-18 novembre.