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20.3.2004 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
CE 70/33 |
(2004/C 70 E/037)
INTERROGAZIONE SCRITTA E-1228/03
di José Ribeiro e Castro (UEN) alla Commissione
(2 aprile 2003)
Oggetto: Inondazioni in Mozambico
Stando alle informazioni di vari organi di comunicazione, in seguito al passaggio del ciclone Japhet sul Mozambico agli inizi di questo mese, alluvioni, piogge e venti forti hanno flagellato il centro del paese.
Le stesse fonti affermano che diverse migliaia di persone sono state colpite in particolare dall'esondazione del fiume Save; si ha notizia di gruppi isolati, a causa dell'inondazione delle principali vie di comunicazione, per cui il World Food Programme (WFP) ha inviato cibo per via area.
La situazione umanitaria è critica, visto che la popolazione colpita soffriva già in precedenza per una grave carenza alimentare dovuta alla siccità.
Chiedo quindi alla Commissione:
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di che informazioni dispone la Commissione sulle dimensioni e gli effetti di queste inondazioni? |
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che misure ha adottato o prevede di adottare per aiutare le popolazioni colpite? |
Risposta data dal sig. Nielson in nome della Commissione
(23 maggio 2003)
La Commissione è a conoscenza delle inclementi condizioni atmosferiche che hanno flagellato il Mozambico nel 2003: dapprima il ciclone Delfina ha provocato piogge torrenziali nel Mozambico settentrionale e centrale durante la prima settimana di gennaio e, in seguito, il passaggio del ciclone Japhet ha causato inondazioni nel Mozambico centrale durante la prima settimana di marzo. Le inondazioni hanno comportato gravi dissesti nel sistema dei trasporti, dell'energia, in quello idrico e agricolo; danni ad abitazioni, scuole ed ospedali; oltre 50 000 persone sono state colpite o costrette ad abbandonare le loro abitazioni a causa delle inondazioni e si sono registrati 75 morti. Gli abitanti dei villaggi lungo il fiume Save, che ha sfondato gli argini l'11 marzo 2003, hanno risentito particolarmente del disastro a causa della carenza di cibo in atto già prima delle ultime inondazioni e in quanto la zona era già stata colpita da inondazioni nel 2000 e 2001.
La Commissione ha risposto rapidamente al fine di prestare soccorso alle vittime delle inondazioni per mezzo di progetti legati alla sicurezza alimentare e alle risorse idriche che già finanziava nelle zone interessate. Le attività nell'ambito di tali progetti sono state rapidamente riadattate a favore delle persone bisognose a causa delle inondazioni. I generi forniti comprendono cibo, attrezzature da cucina, secchi, kit per il trattamento dell'acqua e rivestimenti in plastica.
Il personale responsabile del programma pluriennale di sicurezza alimentare (44 milioni di euro) della Comunità sta attualmente valutando la situazione della sicurezza alimentare nel Mozambico centrale, in seguito a un recente invito a presentare proposte (10 milioni di euro) nel quadro della linea di bilancio per la sicurezza alimentare.
La stretta collaborazione con altre organizzazioni di soccorso, quali il World Food Programme (WFP), la Croce rossa e l'Istituto nazionale per la gestione dei disastri (INGC) del governo mozambicano sono aspetti fondamentali della risposta ai danni provocati dalle inondazioni. Un importante aspetto dell'assistenza comunitaria in atto è la preparazione ai disastri attuata dall'Istituto nazionale di meteorologia con il sostegno finanziario della Commissione. Ciò risulta di estrema utilità al governo per la preparazione alle inondazioni e catastrofi analoghe.
Per quanto riguarda le possibili azioni future, la Commissione segue da vicino la situazione umanitaria in Mozambico, pronta ad intervenire ancora ove ciò si rendesse necessario.