INTERROGAZIONE SCRITTA E-0931/03 di Jorge Moreira Da Silva (PPE-DE) alla Commissione. Politica di riduzione dei rischi da tossicodipendenza.
Gazzetta ufficiale n. 222 E del 18/09/2003 pag. 0244 - 0245
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0931/03 di Jorge Moreira Da Silva (PPE-DE) alla Commissione (26 marzo 2003) Oggetto: Politica di riduzione dei rischi da tossicodipendenza La nostra politica di lotta contro la tossicodipendenza si è dimostrata inutile. Il traffico di stupefacenti ha trovato nel proibizionismo la sua linfa vitale, per cui prolifera e ottiene profitti sempre più alti, incentivando la criminalità organizzata e la microcriminalità, corrompendo regimi e umiliandoci per la nostra impotenza nel fargli fronte. D'altro canto, a livello di salute pubblica, preoccupano non solo i danni fisici e psichici provocati dalla tossicodipendenza, ma anche, dato il gran numero di consumatori di droghe per iniezione circa 1 milione nell'UE , i rischi sanitari derivanti dal contagio dei tossicodipendenti con HIV ed epatite C, nonché la crescente quantità di decessi da overdose e avvelenamento. Si ricorda che la mortalità tra i consumatori di oppiacei è 20 volte superiore a quella della popolazione in generale. Chiedo quindi alla Commissione europea nell'ambito della politica di riduzione dei rischi da tossicodipendenza: 1. Come valuta i programmi di sostituzione con metadone a livello di Stati membri? 2. La Commissione europea non ritiene che programmi pilota di somministrazione, sotto controllo medico, di oppiacei a malati con una lunga storia di insuccessi a livello di trattamenti, come quelli condotti a Berna, Liverpool e, più di recente, nelle Asturie, debbano essere analizzati dalla Commissione europea e applicati in altri Stati? Si ricorda che i suddetti programmi hanno avuto risultati positivi, in particolare: calo della criminalità, del numero di overdose, di vittime da avvelenamento e del numero di casi di contagio con HIV ed epatite C. Risposta data dal sig. Byrne a nome della Commissione (16 aprile 2003) 1. La Commissione non ha condotto alcuno studio sui programmi di sostituzione con metadone realizzati negli Stati membri, ma è prevista per il 2003 la preparazione di un elenco dei metodi di riduzione dei rischi utilizzati negli Stati membri, in collaborazione con l'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT). L'OEDT ha fatto effettuare uno studio sui trattamenti di sostituzione nell'insieme dei 15 Stati membri e ne ha pubblicato i risultati nel 2000 in un'opera intitolata Reviewing current practice in drug-substitution treatment in the European Union (Panoramica dei sistemi di sostituzione delle droghe nell'Union europea). Lo studio conclude che i programmi di sostituzione portano a un miglioramento fisico, psicologico e sociale e riducono la criminalità. 2. La Commissione non può esprimere commenti sui vari programmi portati avanti negli Stati membri. Essa ha dato il suo sostegno a progetti-pilota nel campo dei programmi di sostituzione con metadone nell'ambito del programma d'azione comunitario di prevenzione della tossicomania, come ad esempio i lavori della rete Euro-Methwork. Essa fornisce attualmente il suo sostegno finanziario al Quality Improvement Substitution Treatment in Europe. Lo scopo del progetto è di stimolare, in Europa, l'offerta di trattamenti di sostituzione per i consumatori di oppiacei per cui questo tipo di programma è indicato e di far sì che questa offerta di cure di sostituzione sia realizzata in modo professionale. Nel dicembre del 2002 la Commissione ha adottato una proposta di raccomandazione del Consiglio relativa alla prevenzione e alla riduzione dei rischi legati alla tossicomania, sulla base dell'articolo 152 del trattato CE. Il Parlamento ha emesso un parere favorevole alla proposta di raccomandazione nel febbraio del 2002 e la raccomandazione dovrebbe essere adottata dal Consiglio tra breve. Si raccomanda agli Stati membri di offrire programmi di sostituzione completi, accompagnati da cure psicosociali adeguate e di far sì che una grande varietà di possibilità di cure diverse, compresa la disintossicazione, vengano proposte ai tossicomani, in funzione delle loro necessità. Si raccomanda anche agli Stati membri di mettere in pratica misure aventi lo scopo di impedire che i prodotti di sostituzione siano utilizzati in altro modo, garantendo nello stesso tempo un accesso adeguato alle cure.