27.3.2004   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

CE 78/694


(2004/C 78 E/0742)

INTERROGAZIONE SCRITTA E-0075/03

di Erik Meijer (GUE/NGL) alla Commissione

(23 gennaio 2003)

Oggetto:   Scomparsa, nelle città, delle linee regolari di tram soppiantate dalla concorrenza di minibus che offrono servizi cari, poco sicuri e aleatori

1.

È la Commissione a conoscenza che a San Pietroburgo (Russia), la città con la più grande impresa tranviaria del mondo, da alcuni anni i trasporti pubblici si stanno rapidamente deteriorando a causa di una manutenzione insufficiente, della necessità di destinare tutte le risorse finanziarie disponibili alla riparazione di un tunnel della metropolitana inondato dal 1995 e del fatto che le automobili invadono le rotaie del tram che non sono separate dal resto del traffico?

2.

È la Commissione a conoscenza del fatto che la situazione è aggravata dalla comparsa, dal 1998, della concorrenza di migliaia di bus e minibus di imprese private, più onerosi ma più rapidi, che nel frattempo coprono la città con quasi 400 linee e rappresentano, secondo le stime, il 40 % dei trasporti pubblici e che l’amministrazione comunale, che scarseggia di fondi, vede nella comparsa di tali imprese una giustificazione per non destinare più alcuna risorsa finanziaria al miglioramento e all’ammodernamento dei trasporti pubblici regolari?

3.

È la Commissione altresì a conoscenza del fatto che questo stato di cose non è una strana particolarità locale a San Pietroburgo, ma che già in precedenza i trasporti pubblici della città di Odessa (Ucraina) erano stati sabotati in questo modo e che anche nelle grandi città dei Balcani, in potenziali futuri Stati membri dell’Unione europea, delle imprese di minibus stanno soppiantando le linee regolari di trasporti pubblici?

4.

Non teme la Commissione che l’ulteriore proseguimento di un tale sviluppo in Europa possa condurre a un traffico caotico paragonabile a quello esistente in alcune grandi città del terzo mondo in cui non esistono trasporti pubblici a un prezzo accessibile per la maggior parte dei potenziali utenti o comprensibili per gli estranei, ma un gran numero di minibus, rapidi ma poco sicuri, che tentano di farsi strada in un traffico automobilistico in costante aumento?

5.

Ritiene la Commissione che questa evoluzione, caratterizzata da una grande occupazione di spazio, un traffico caotico e scarse possibilità di trasporto per le persone a basso reddito sia propizia alla salvaguardia dell’ambiente nelle grandi città e consenta di accedere facilmente ai servizi situati nei centri città densamente popolati caratterizzati da poco spazio per il traffico?

6.

In quale modo intende la Commissione contribuire alla protezione dei trasporti pubblici regolari negli Stati membri dell’Unione europea dinanzi alla concorrenza condotta da imprese che hanno pochi costi, ma ripercuotono i costi sulla comunità e che, offrendo servizi poco sicuri che inquinano l’ambiente, contribuiscono a trasporti pubblici qualitativamente peggiori?

Fonte: «Tramfan Magazine», anno 2, n. 10, pag. 32.

Risposta data dal sig. Patten in nome della Commissione

(3 marzo 2003)

La Comunità ha concluso sia con la federazione Russa che con l’Ucraina accordi di partenariato e di cooperazione (Partnership and Co-operation Agreements — PCA) (http://www.europa.eu.int/comm/ externalrelations/ceeca/pca/index.htm) che costituiscono la base e lo strumento per la cooperazione in molti settori, compreso quello dei trasporti. La strategia della Commissione è principalmente quella di usare gli strumenti dei PCA per aiutare i paesi partner a meglio utilizzare l’infrastruttura di trasporto ed a gestire l’azienda in un mercato concorrenziale applicando tecniche di valutazione moderne. Ciò le aiuterà a definire la loro politica e le opzioni strategiche in materia di trasporti, a valutare le proposte di sviluppo dell’infrastruttura ed a stilare una scala di priorità.

La Commissione non è grado di verificare alcune delle informazioni riferite dall’onorevole parlamentare ai punti 1, 2 e 3 dell’interrogazione, relative alla Russia ed all’Ucraina. Peraltro non pare opportuno che la Commissione si occupi di materie squisitamente interne ai paesi interessati.

La Commissione sta sostenendo la politica di riforma del settore dei trasporti nell’ambito del più ampio sostegno alle riforme macroeconomiche e strutturali. Tuttavia le priorità dell’Unione relativamente alla politica Tacis non contemplano interventi specifici nel settore dei trasporti pubblici dato che questo non è prioritario nei pertinenti programmi nazionali, approvati dagli Stati membri.

La Commissione riconosce che le città necessitano di buoni trasporti pubblici che attirino i viaggiatori. L’analisi della Commissione dei diversi modi di organizzare, all’interno dell’Unione, il trasporto pubblico urbano — tipologicamente analogo a quello considerato nell’interrogazione — ha dimostrato che con la deregolamentazione i costi tendono a ridursi e l’efficienza produttiva a migliorare, ma che i servizi prestati attirano meno passeggeri. Per contro una concorrenza controllata tende a fornire servizi che attirano più pubblico a minor costo. In regime di concorrenza controllata i servizi sono prestati in base a contratti di esclusiva, a durata determinata, conclusi con un procedimento di evidenza pubblica. La qualità del servizio, compresa l’affidabilità, la frequenza ed il prezzo sono sottoposte ad un controllo costante dalle autorità pubbliche appaltanti. E’ questo il modello tendenzialmente più seguito dagli Stati membri nell’aprire i loro mercati a livello nazionale ed è anche il modello cui la Commissione dà la sua preferenza nei progetti di regolamento in materia di pubblici servizi stradali, ferroviari e di navigazione interna (1). Inoltre la Commissione sta sviluppando una strategia tematica sull’ambiente urbano ai sensi del 6o programma d’azione ambientale che si occuperà del problema del trasporto urbano sostenibile come tema prioritario. Entro la fine del 2003 sarà pubblicata una comunicazione su tale strategia.


(1)  COM(2002) 107 definitivo.