92002E3819

INTERROGAZIONE SCRITTA E-3819/02 di Erik Meijer (GUE/NGL) alla Commissione. Elusione della normativa sui tempi di guida e di riposo nei trasporti internazionali di merci dovuto al fatto che i dati sui giorni di congedo vengono controllati solo nello Stato membro di origine.

Gazzetta ufficiale n. 222 E del 18/09/2003 pag. 0113 - 0114


INTERROGAZIONE SCRITTA E-3819/02

di Erik Meijer (GUE/NGL) alla Commissione

(9 gennaio 2003)

Oggetto: Elusione della normativa sui tempi di guida e di riposo nei trasporti internazionali di merci dovuto al fatto che i dati sui giorni di congedo vengono controllati solo nello Stato membro di origine

1. La Commissione è al corrente dell'indagine realizzata dalle autorità giudiziarie dei Paesi Bassi concernente la trasgressione su vasta scala dei tempi di guida e di riposo per i conducenti di camion alle dipendenze di imprese di trasporto, resa possibile dal fatto che alcuni datori di lavoro muniscono sempre i loro conducenti di attestati dai quali risulta che il giorno o i giorni precedenti essi erano in ferie, cosicché in caso di un controllo non sono tenuti a mostrare i dati registrati dal tachigrafo relativi a tali giorni?

2. E' noto alla Commissione che tali violazioni vengono incoraggiate per il fatto che le imprese di trasporto hanno interesse a far pervenire rapidamente, e impiegando il minor personale possibile, in località molto distanti merci deperibili quali verdura, frutta e fiori, e che d'altro canto gli autisti, restando talora al volante dalle 100 alle 120 ore per settimana, per delle settimane di seguito, guadagnano più soldi di quanto non sarebbe possibile rispettando il numero di ore ammesso per una settimana di lavoro?

3. Può la Commissione confermare che a tutt'oggi non esiste un sistema ben congegnato che renda possibile nel trasporto internazionale lo stresso grado di controllo efficace che sia ha con il trasporto interno di merci, in quanto non ha luogo, o non può essere effettuato il controllo per stabilire se un dipendente di una ditta straniera sia stato effettivamente in congedo nei giorni in questione?

4. La Commissione è al corrente di dati forniti da imprese di trasporto di altri Stati membri dell'UE analoghi a quelli resi ora pubblici nei Paesi Bassi?

5. Le sono noti dati analoghi su imprese di trasporto dei paesi candidati all'adesione all'UE?

6. Quale contributo può fornire la Commissione per fare in modo che non vi siano delle falle nei controlli sui tempi di guida, anche di autisti di imprese che hanno sede in uno Stato membro diverso da quello in cui ha luogo il controllo, in modo che sia reso impossibile eludere la normativa e i trasporti su strada internazionali non comportino più rischi particolari a causa di una diminuita capacità di reazione dei conducenti o addirittura del fatto che si addormentano esausti per il ritmo di lavoro forzato dovuto alla frode sui dati delle ore di guida?

Fonte: Il quotidiano neerlandese de Volkskrant del 12.12.2002

Risposta data dalla sig.ra de Palacio a nome della Commissione

(13 febbraio 2003)

La Commissione non era a conoscenza dell'inchiesta del Ministero della giustizia dei Paesi Bassi sulle violazioni della normativa comunitaria in materia di ore di guida e periodi di riposo. In merito alle frodi con le lettere che certificano le ferie dei conducenti, la Commissione invita l'onorevole parlamentare a consultare la risposta fornita all'interrogazione scritta P-3827/02 dell'onorevole Bowman(1).

La Commissione può inoltre confermare che non esistono disposizioni comunitarie che disciplinino dette lettere di certificazione, quindi le forze dell'ordine nei vari Stati membri hanno facoltà di accettarle a loro discrezione. Attualmente gli Stati membri non sono tenuti a raccogliere statistiche o ad assumere una posizione in merito.

Per quanto riguarda i dati sul rispetto della normativa, le violazioni, i controlli e le sanzioni, la Commissione redige una relazione biennale sull'applicazione del regolamento(2) che riguarda esclusivamente gli Stati membri e non i paesi candidati. Finora, nei contributi degli Stati membri alla relazione la questione delle lettere false non è mai stata presentata come un problema.

L'introduzione del tachigrafo elettronico nel 2004 e controlli più efficaci sono la strada da seguire per potenziare l'efficienza del rispetto della regolamentazione, come indicato nella risposta all'interrogazione scritta citata.

(1) GU C 161 E del 10.7.2003, pag. 150.

(2) COM(2001) 767 def.: Relazione della Commissione sull'applicazione nel biennio 1997-1998 del regolamento (CEE) n. 3820/85 sull'armonizzazione di alcune disposizioni in materia sociale nel settore dei trasporti su strada.