INTERROGAZIONE SCRITTA E-2480/02 di Chris Davies (ELDR) alla Commissione. Somministrazione di ormoni della crescita ai bovini da latte.
Gazzetta ufficiale n. 028 E del 06/02/2003 pag. 0246 - 0246
INTERROGAZIONE SCRITTA E-2480/02 di Chris Davies (ELDR) alla Commissione (6 settembre 2002) Oggetto: Somministrazione di ormoni della crescita ai bovini da latte Può la Commissione far sapere quando viene a scadenza la moratoria UE per la somministrazione di ormoni della crescita ai bovini da latte? Intende rinnovare la moratoria? Qual è l'attuale posizione del governo statunitense e dell'Organizzazione mondiale del commercio sulla questione? Può la Commissione ribadire ufficialmente le ragioni della sua posizione? Risposta del sig. Byrne a nome della Commissione (10 ottobre 2002) Si ritiene che l'interrogazione dell'on. parlamentare faccia riferimento alla precedente moratoria per la somministrazione di somatotropina bovina (BST), che è stata sostituita dalla proibizione formale del suo uso dalle norme della decisione del Consiglio 1999/879/CE, del 17 dicembre 1999 relativa all'immissione sul mercato e all'impiego della somatotropina bovina (BST) e che abroga la decisione 90/218/CEE(1). La proibizione dell'uso di BST fissata in questa decisione non ha alcun limite di tempo. La decisione 1999/879/CE non si applica ad alimenti ed animali importati da paesi terzi. Di conseguenza né gli Stati Uniti, né un altro membro dell'Organizzazione mondiale del commercio hanno sollevato la questione. La decisione 1999/879/CE è stata proposta dalla Commissione ed adottata dal Consiglio allo scopo di proteggere la salute e il benessere degli animali, seguendo il parere del Comitato scientifico per la salute e il benessere degli animali del 10 marzo 1999. Il Comitato ha concluso che la BST non dovrebbe essere usata nei bovini da latte, perché aumenta il rischio di mastite clinica e la durata della relativa cura, che aumenta l'incidenza di disturbi alle zampe e ai piedi e puo' avere effetti negativi sulla riproduzione e indurre gravi reazioni nel punto di iniezione. Tali effetti, alcuni dei quali dolorosi e debilitanti, possono incidere negativamente sul benessere degli animali e provocare un aumento della morbilità degli stessi. La Commissione non prevede di riesaminare questa decisione. (1) GU L 331 del 23.12.1999.