92002E1165

INTERROGAZIONE SCRITTA E-1165/02 di Camilo Nogueira Román (Verts/ALE) alla Commissione. Mancata realizzazione della campagna di igiene veterinaria per il 2001 in Galizia e licenziamento da parte del governo gallego di 129 medici veterinari impegnati nella stessa.

Gazzetta ufficiale n. 229 E del 26/09/2002 pag. 0189 - 0190


INTERROGAZIONE SCRITTA E-1165/02

di Camilo Nogueira Román (Verts/ALE) alla Commissione

(23 aprile 2002)

Oggetto: Mancata realizzazione della campagna di igiene veterinaria per il 2001 in Galizia e licenziamento da parte del governo gallego di 129 medici veterinari impegnati nella stessa

Secondo rapporti elaborati dall'Associazione dei veterinari galleghi (AVESGA), il governo gallego non ha portato a termine la campagna di igiene veterinaria prevista per il 2001 in Galizia. Le cause di questa mancata realizzazione sono da ricercare, da un lato, nella riduzione del numero dei medici veterinari assegnati a tale campagna dai 150 necessari a soli 129, dato che non si è sopperito alle assenze dovute ad incapacità lavorativa, e, dall'altro lato, nel fatto che una parte di tali veterinari è stata impegnata, nei primi sei mesi dell'anno, a rilasciare certificati nel contesto della crisi della mucca pazza. Questa circostanza ha coinciso inoltre con il licenziamento, il 31 dicembre 2001, di tutti i veterinari incaricati della realizzazione di tale campagna, ai quali il governo ha impedito di portare a termine ogni attività svolta fino a quel momento. Il governo gallego ha dichiarato terminato il rapporto di lavoro con i veterinari dopo che l'Ispettorato del lavoro e della sicurezza sociale a seguito di un reclamo presentato dai veterinari per il fatto di lavorare in condizioni totalmente precarie aveva obbligato il governo gallego a stipulare con essi contratti di lavoro in modo da sanare la precedente situazione irregolare, in cui questi veterinari si erano trovati per anni mentre esercitavano la propria attività professionale al servizio del governo. Nonostante nel gennaio 2002 la stessa Corte di giustizia della Galizia abbia riconosciuto l'esistenza di un rapporto di lavoro, il governo si rifiuta di ammetterlo. Il governo gallego per il tramite della Direzione generale della produzione e della sanità animale del Ministero dell'agricoltura ha respinto qualsiasi dialogo, adottando un comportamento che ha quasi toni da rappresaglia, senza minimamente preoccuparsi di mettere in pericolo il conseguimento degli obiettivi di igiene veterinaria prefissi. In tal modo, nell'anno 2001 sono rimaste da esaminare il 42 % delle aziende dedite all'allevamento di bovini e il 41 % di quelle dedite all'allevamento di ovini e caprini, il che significa che 335 000 mucche e 131 000 pecore non disporranno della documentazione sanitaria richiesta per il movimento di bestiame dentro o fuori della Galizia una situazione che potrà avere anche altre conseguenze sul piano sanitario e ai fini delle assicurazioni agricole. Parallelamente al comportamento tenuto nei confronti dei veterinari dell'Associazione, il governo gallego ha ingaggiato degli esperti senza tenere conto a quanto pare delle vigenti disposizioni di legge, e ricorrendo altresì per la realizzazione di compiti di igiene veterinaria ad un'impresa, la TRAGSA, apparentemente non abilitata a svolgerli, mentre molte aziende di allevamento rimangono ancora da esaminare.

Può la Commissione europea far sapere se la sua Direzione generale della sanità e della tutela dei consumatori nonché il Commissario responsabile per l'agricoltura e lo sviluppo rurale sono al corrente di questi comportamenti irregolari del Ministero dell'agricoltura gallego, che mettono in pericolo l'igiene sanitaria del bestiame proprio nel momento in cui appaiono nuove patologie come l'encefalopatia spongiforme bovina?

Quali misure intende essa adottare affinché siano rispettati i programmi comunitari di igiene veterinaria, danneggiati da comportamenti irresponsabili come quelli descritti?

È al corrente la Commissione del fatto che il Ministero dell'agricoltura gallego ha approfittato della rescissione del rapporto di lavoro e della sanzione disciplinare inflitta al collettivo di veterinari professionisti le cui rivendicazioni sono state riconosciute dagli organi giudiziari ma respinte dal governo, al punto tale che non sono nemmeno stati loro pagati a tempo debito gli onorari dovuti per favorire un'impresa privata senza esperienza come la TRAGSA, arrecando così un grave pregiudizio al programma di igiene del bestiame che rientra nei programmi comunitari?

Risposta data dal sig. Byrne a nome della Commissione

(11 giugno 2002)

L'attuale legislazione comunitaria comprende numerose norme relative alle campagne di igiene veterinaria cofinanziate con i fondi comunitari.

La decisione del Consiglio 90/424/CEE del 26 giugno 1990, relativa a talune spese nel settore veterinario(1) prevede la possibilità di una partecipazione finanziaria della Comunità e azioni di controllo nel settore veterinario destinate alla prevenzione di zoonosi. Ogni Stato membro presenta programmi di eradicazione e di sorveglianza delle malattie degli animali e di zoonosi. Se tali programmi sono conformi alla

decisione del Consiglio 90/638/CEE del 27 novembre 1990, che fissa i criteri comunitari applicabili alle azioni di eradicazione e di sorveglianza di talune malattie animali(2), essi sono approvati dalla Commissione che fissa la percentuale di contributo finanziario della Comunità.

La decisione della Commissione 2000/774/CE, del 30 novembre 2000, ha approvato i programmi per l'eradicazione e la sorveglianza di malattie animali e la prevenzione delle zoonosi presentati dagli Stati membri per il 2001(3). L'articolo 48 della decisione prevede che il contributo finanziario della Comunità sia concesso a condizione che gli Stati membri mettano in vigore le pertinenti disposizioni legislative e fissino un programma per la presentazione di relazioni alla Commissione. Queste relazioni comprendono una relazione tecnica e finanziaria preliminare, relazioni intermedie alla fine di ogni periodo di riferimento e una relazione finale da presentare entro e non oltre il 1o giugno 2002, relativa all'esecuzione tecnica del programma insieme a tutti i documenti giustificativi delle spese effettuate e dei risultati ottenuti nel periodo che va dal 1o gennaio al 31 dicembre 2001.

Le autorità spagnole hanno inviato la relazione preliminare, la valutazione tecnica dei programmi approvati e le relazioni intermedie nei termini utili. La relazione finale relativa all'anno 2001, dovrà essere inviata entro il 1o giugno 2002. La valutazione finale dei programmi spagnoli sarà effettuata alla luce della relazione finale. Tale valutazione terrà conto di tutte le osservazioni presentate dall'Onorevole parlamentare.

Il rimborso delle spese è anche soggetto alla valutazione da parte della Commissione delle relazioni presentate dall'Ufficio alimentare e veterinario che è responsabile delle ispezioni in loco, dei controlli finanziari, effettuati dalla Commissione nonché delle visite effettuate dalla Task Force relative ai programmi di eradicazione.

In caso di non rispetto delle norme relative ai programmi di eradicazione sono previste misure comunitarie nella legislazione menzionata sopra (articolo 24 della decisione del Consiglio 90/424/CEE e decisione della Commissione 2000/774/CE) relative al contributo finanziario della Comunità.

(1) GU L 224 del 18.8.1990.

(2) GU L 347 del 12.12.1990.

(3) GU L 308 dell'8.12.2000.