92002E0341

INTERROGAZIONE SCRITTA E-0341/02 di Isidoro Sánchez García (ELDR) al Consiglio. Entrata in vigore della tariffa unica per il mercato delle banane.

Gazzetta ufficiale n. 229 E del 26/09/2002 pag. 0077 - 0077


INTERROGAZIONE SCRITTA E-0341/02

di Isidoro Sánchez García (ELDR) al Consiglio

(12 febbraio 2002)

Oggetto: Entrata in vigore della tariffa unica per il mercato delle banane

Di recente il presidente dell'associazione degli agricoltori e allevatori di Tenerife (Asaga), Fernando Jiménez, ha trasmesso al ministro per l'agricoltura, l'allevamento e la pesca del governo spagnolo Miguel Arias Cañete la richiesta dei produttori di banane delle Isole Canarie di cogliere l'occasione della Presidenza spagnola per effettuare i passi necessari ad evitare l'entrata in vigore della tariffa unica prevista per il mercato delle banane nel 2006, tenendo conto delle ripercussioni negative che questa avrebbe per la frutta proveniente dalle Isole Canarie.

Qual è il parere del Consiglio in merito a tale rivendicazione?

Risposta

(25 giugno 2002)

L'articolo 16, paragrafo 1 del regolamento (CEE) n. 404/93 del Consiglio relativo all'organizzazione comune dei mercati nel settore della banana, quale modificato dal regolamento (CE) n. 2587/2001 del 19 dicembre 2001, prevede che il regime attuale d'importazione di banane si applica fino all'entrata in vigore del tasso della tariffa doganale comune per tali prodotti, al più tardi il 1o gennaio 2006, fissato secondo la procedura di cui all'articolo XXVIII dell'accordo generale sulle tariffe doganali e sul commercio (GATT).

Ne consegue che il Consiglio potrà pronunciarsi su un'eventuale modifica di tale disposizione soltanto in base ad una proposta della Commissione in questo senso, sulla quale dovrebbe in particolare ricevere il parere del PE. Una siffatta modifica non è all'ordine del giorno.

Inoltre, è opportuno rammentare le circostanze, sul piano internazionale, alla base dell'adozione del regime attuale e la necessità di porre fine al contenzioso con i paesi terzi, in particolare gli Stati Uniti e l'Ecuador, pur sforzandosi al tempo stesso di proteggere sia i produttori comunitari sia le importazioni provenienti dagli Stati ACP, con i quali la Comunità è altresí legata da accordi, alle condizioni compatibili con gli impegni della Comunità nei confronti dell'OMC.