INTERROGAZIONE SCRITTA P-0118/02 di Eluned Morgan (PSE) alla Commissione. Comitato economico e sociale (CES).
Gazzetta ufficiale n. 301 E del 05/12/2002 pag. 0025 - 0026
INTERROGAZIONE SCRITTA P-0118/02 di Eluned Morgan (PSE) alla Commissione (22 gennaio 2002) Oggetto: Comitato economico e sociale (CES) Può riferire la Commissione in merito al reale impatto che il CES ha avuto sullo sviluppo delle politiche e della legislazione europee? Può dire, altresì, quali meccanismi vengono utilizzati per valutare l'efficacia del CES? In che percentuale le questioni proposte dal CES sono approvate prima della presentazione al Consiglio e al Parlamento? Quali misure intende adottare la Commissione per migliorare la situazione? Risposta del sig. Prodi a nome della Commissione (8 febbraio 2002) È difficile tracciare una cronistoria dell'impatto del Comitato economico e sociale (CES) sulla legislazione comunitaria. In generale, in base alle analisi più recenti, una buona parte delle sue proposte è accolta positivamente dalla Commissione o nella procedura legislativa, ed è stato valutato che la percentuale di esito positivo riportata dai pareri del CES in rapporto alla presa in considerazione diretta o indiretta di questi nelle proposte della Commissione è di due terzi. Questo dato, che resta comunque abbastanza significativo, deve, tuttavia, essere considerato come indicativo, poiché si riferisce all'insieme delle decisioni, compresi i casi in cui il CES è d'accordo con la Commissione sulla proposta relativamente alla quale esso avanza il suo parere. Il Parlamento ha spesso tenuto conto dei pareri del CES nella preparazione delle sue decisioni. D'altra parte, su questioni importanti, come il sistema di governo europeo, il parere preparatorio del CES ha rappresentato uno strumento fondamentale per i lavori della Commissione. La Commissione stila ogni quattro mesi un documento che riassume il seguito che essa intende dare ai pareri del CES. Attraverso questi documenti, è possibile valutare il grado più o meno grande di efficacia del CES. I risultati che se ne traggono non sono univoci; tuttavia, vari pareri creano effettivamente un plusvalore rispetto al dibattito istituzionale. Un altro strumento di verifica dell'efficacia del CES è rappresentato dall'aumento delle domande di consultazione, anche facoltative, avanzate negli scorsi anni dalle varie Direzioni generali della Commissione. La Commissione non dispone di una statistica precisa dei casi in cui il CES si esprime prima che abbia inizio la procedura legislativa, poiché le analisi trimestrali relative all'insieme dei seguiti dati si basano in misura maggiore sul contenuto piuttosto che sullo stadio delle procedure. Durante la seconda metà del 2000 e la prima metà del 2001, il CES ha emesso il suo parere 72 volte su documenti di consultazione o relazioni della Commissione, in particolare tramite il suo osservatorio del mercato interno. Nello stesso periodo, il CES si è espresso 109 volte su proposte legislative della Commissione. Nel mese di settembre 2001, la Commissione ha firmato un protocollo di cooperazione con il CES. Per ciò che concerne l'efficacia di quest'organismo, sono stati presi in considerazione due provvedimenti, ora in corso di attuazione: - il miglioramento della qualità redazionale dei pareri, al fine di ottenere osservazioni più accurate, in particolare per quanto riguarda i pareri legislativi; - la possibilità di richiedere al CES dei pareri o delle relazioni esplorative, aventi l'obiettivo di consigliare le istituzioni ancora prima che la Commissione abbia adottato le sue proposte o i suoi orientamenti. La Commissione ha già richiesto sette pareri esplorativi di cui cinque saranno disponibili all'inizio dell'estate. È soltanto allora che sarà possibile valutare l'efficacia di questo aspetto particolare dell'attività del CES. Inoltre, nel suo Libro bianco sul sistema di governo europeo, la Commissione ha sottolineato l'importanza del CES come intermediario o organizzatore dei contatti con la società civile nel quadro delle consultazioni legislative o di riflessioni prospettiche della Commissione e, in generale, delle istituzioni. Due scadenze precise permetteranno di verificare se i governi e le istituzioni sono pronti a percorrere questa direzione: il rinnovo del CES nell'ottobre 2002 ed i dibattiti nell'ambito della convenzione sul futuro dell'Europa alla quale il CES partecipa con tre osservatori.