92001E3169

INTERROGAZIONE SCRITTA E-3169/01 di Sergio Berlato (UEN) alla Commissione. Concorrenza sleale nel settore dell'acquacoltura europeo.

Gazzetta ufficiale n. 115 E del 16/05/2002 pag. 0237 - 0238


INTERROGAZIONE SCRITTA E-3169/01

di Sergio Berlato (UEN) alla Commissione

(19 novembre 2001)

Oggetto: Concorrenza sleale nel settore dell'acquacoltura europeo

Partendo dal presupposto che i costi di produzione nel settore dell'acquacoltura nell'Unione Europea (ed in particolar modo in alcuni stati membri quali Francia, Spagna, Grecia ed Italia) sono molto simili, si riscontra che molte aziende della Grecia stanno vendendo i propri prodotti (in particolar modo spigole ed orate) ad un prezzo indiscutibilmente al di sotto dei costi di produzione, mettendo in gravissima difficoltà il comparto nei vari stati membri dell'Unione Europea.

Le ragioni di questa politica di mercato, che può sicuramente definirsi come concorrenza sleale, sembrano doversi imputare ai seguenti fattori:

- parrebbe che in Grecia il 30 % delle società di livello medio si stia avviando verso la bancarotta, e pertanto colloca sul mercato il proprio prodotto a qualsiasi prezzo per cercare di reperire liquidità, nella speranza di superare il momento di grave crisi;

- una serie di aziende medio-grandi sembra abbia definito le pratiche per entrare in borsa, e pertanto deve dimostrare di avere un fatturato in crescita per ammissione degli stessi rappresentanti delle aziende quotate in borsa, sembra che negli ultimi anni i bilanci siano stati ritoccati per far apparire forti guadagni e quindi far salire le quotazioni delle azioni, anche se ultimamente tali iniziative si sono rilevate controproducenti, ed hanno costretto le aziende a tentare di aumentare il proprio fatturato per cercare di far quadrare i conti.

Sulla base delle considerazioni sopra esposte, si invita la Commissione a verificare se esistano i presupposti per un tempestivo intervento che possa arginare il grave danno che la politica commerciale delle aziende greche sta causando a questo settore in tutti i Paesi membri dell'Unione europea, ed in particolar modo in Italia.

Risposta data dal sig. Fischler in nome della Commissione

(17 dicembre 2001)

La Commissione è al corrente del fatto che nel corso del 2001 i prezzi medi di mercato delle spigole e delle orate di allevamento sono sensibilmente diminuiti in tutti gli Stati membri che presentano una produzione ed un consumo significativo di tali pesci.

A questo proposito, la Commissione ha incontrato i rappresentanti professionali dei produttori comunitari nel settore dell'acquacoltura. Questi ritengono che tale calo dei prezzi sia dovuto ad una serie di fattori, tra cui le difficoltà finanziarie di alcune imprese. Tuttavia, non sono state rilevate strategie che si possano considerare come finalizzate ad una deliberata distorsione delle condizioni di concorrenza.

La Commissione crede che esistano ancora numerose possibilità di migliorare l'organizzazione commerciale dei produttori comunitari di spigole e di orate. Nelle riunioni organizzate, essa ha pertanto invitato i produttori a dotarsi di strutture più adeguate alle esigenze di una moderna organizzazione di vendita.