92001E2341

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2341/01 di Pat Gallagher (UEN) alla Commissione. Lingue minoritarie e regionali — definizione di un programma pluriennale.

Gazzetta ufficiale n. 093 E del 18/04/2002 pag. 0115 - 0115


INTERROGAZIONE SCRITTA E-2341/01

di Pat Gallagher (UEN) alla Commissione

(1 agosto 2001)

Oggetto: Lingue minoritarie e regionali definizione di un programma pluriennale

Non ritiene la Commissione che le lingue regionali e minoritarie parlate in Europa, che sono più di quaranta, rappresentino una preziosa parte integrante del patrimonio culturale del nostro continente? È disposta la Commissione a elaborare un programma pluriennale incentrato sulla promozione e sulla salvaguardia di dette lingue?

Risposta comunedata dalla sig.ra Reding in nome della Commissionealle interrogazioni scritte E-2340/01, E-2341/01 e E-2342/01

(17 ottobre 2001)

La Commission ritiene che le lingue regionali e minoritarie costituiscano un elemento unico del patrimonio culturale europeo. Il paragrafo 4 dell'articolo 151 (ex articolo 128) del Trattato CE dispone che la Comunità tiene conto degli aspetti culturali dell'azione che svolge a norma di altre disposizioni del presente Trattato, in particolare ai fini di rispettare e promuovere la diversità delle sue culture e tale disposizione si applica in egual modo alle lingue in quanto mezzo di espressione e di trasmissione della cultura. Le iniziative che riguardano le lingue regionali o minoritarie possono essere finanziate a titolo di una vasta gamma di programmi e di azioni comunitari, in particolare quelli citati dall'Onorevole parlamentare, nella misura in cui essi contribuiscono agli obiettivi dell'azione. Le sole eccezioni sono costituite da talune azioni del programma Socrates, in particolare l'azione Lingua, che si rivolgono alle lingue ufficiali meno utilizzate dell'Unione, a cui si aggiungono l'irlandese e il lussemburghese.

Nell'ambito del quinto Programma quadro di ricerca e di sviluppo tecnologico, il programma specifico Società dell'informazione conviviale ha tra i suoi obiettivi nell'ambito dell'azione chiave Contenuti multimediali e strumenti, di favorire la diversità linguistica e culturale, prendendo così in considerazione gli aspetti linguistici. D'altra parte nel programma specifico Migliorare il potenziale umano, l'azione chiave Accrescere la base di conoscenze socio-economiche riguarda la ricerca sui parametri linguistici nella formazione di valori civici.

L'accesso ai mezzi di comunicazione moderni è importante per mantenere la vitalità delle lingue di minore diffusione, e le iniziative che riguardano tali lingue possono ottenere un finanziamento a titolo dei programmi gestiti dalla Direzione generale Società dell'informazione, ad esempio il programma e-Content, che fa parte dell'iniziativa e-Europe e tende a favorire lo sviluppo e l'utilizzo dei contenuti numerici europei sulle reti mondiali e a incoraggiare la diversità linguistica nella società dell'informazione.

La Commissione non prevede di proporre in un prossimo futuro un programma destinato in special modo alla promozione delle lingue regionali e minoritarie. Tuttavia in seguito all'Anno europeo delle lingue 2001, essa ha l'intenzione di trarre conclusioni dalle numerose manifestazioni ed iniziative che hanno luogo durante l'anno europeo e dall'ampio dibattito pubblico sulle lingue e sulle questioni linguistiche che tale iniziativa ha suscitato, allo scopo di definire una strategia a lungo termine a favore della diversità linguistica e dell'apprendimento delle lingue nell'Unione.

Il Fondo di coesione è utilizzato per gli investimenti di infrastrutture di ampia scala nel campo dell'ambiente e dei trasporti. Quindi gli investimenti per quanto riguarda le lingue minoritarie e regionali non hanno grandi possibilità di ottenere finanziamenti.

I Fondi strutturali tendono ad accrescere la coesione economica e sociale attraverso la crescita e l'occupazione. I progetti che hanno come unico scopo la promozione delle lingue minoritarie e regionali non sono eligibili, ma i Fondi strutturali possono contribuire allo sviluppo del turismo e agli investimenti culturali, e ciò può presentare un certo interesse per le lingue regionali e minoritarie. In passato i Fondi strutturali hanno ad esempio già sostenuto diverse misure di aiuto economico, ad esempio nella regione di Gaeltacht in Irlanda, per le emissioni televisive in gallese dedicate all'Unione e per investimenti di infrastrutture per l'Università della Corsica in Francia.