92001E1919

INTERROGAZIONE SCRITTA E-1919/01 di Francesco Fiori (PPE-DE) alla Commissione. Situazione contributiva delle associazioni corilicole.

Gazzetta ufficiale n. 081 E del 04/04/2002 pag. 0075 - 0076


INTERROGAZIONE SCRITTA E-1919/01

di Francesco Fiori (PPE-DE) alla Commissione

(28 giugno 2001)

Oggetto: Situazione contributiva delle associazioni corilicole

Il mercato della nocciola nella regione Piemonte è estremamente vivace, i produttori si sono riuniti in due associazioni (Asprocor e Ascopiemonte), stringendo interessanti accordi commerciali con le industrie trasformatrici e dolciarie.

Le stesse associazioni, con opportuni piani operativi, assistono i soci-produttori nella produzione e nella commercializzazione della nocciola con notevole successo.

Purtroppo, però, questo successo è turbato a tutt'oggi da un'evidente situazione di disparità di condizione fra soci appartenenti all'una o all'altra associazione.

L'associazione Asprocor, riconosciuta ai sensi del regolamento (CEE) n. 1035/72(1), è tenutaria di un piano di miglioramento (regolamento (CEE) n. 2159/89)(2) per circa 100 soci, che può attualmente estendere a tutti i soci corrispondendo ad ogni socio facente parte della società circa 200 euro/anno per ulteriori 6-7 anni.

L'Ascopiemonte invece, riconosciuta con regolamento (CE) n. 2200/96(3) con opportuno piano operativo, può usufruire di finanziamenti limitati, obbligatoriamente imposti dal volume d'affari, nonché dalle disposizioni previste dallo stesso regolamento. In particolare non può usufruire dei contributi previsti dal piano di miglioramento ai sensi del regolamento (CEE) n. 2159/89.

Può pertanto la Commissione esaminare la complessa problematica ed individuare la soluzione appropriata affinché le sovvenzioni previste per un'associazione siano equiparate all'altra, ciò anche al fine di non indurre molti soci ad abbandonare la società, pregiudicando così quanto commercialmente realizzato fino ad oggi?

(1) GU L 118 del 20.5.1972, pag. 1.

(2) GU L 207 del 19.7.1989, pag. 19.

(3) GU L 297 del 21.11.1996, pag. 1.

Risposta data dal signor Fischler a nome della Commissione

(4 settembre 2001)

La Commissione constata gli sviluppi positivi nella regione Piemonte per quanto riguarda la creazione di due organizzazioni di produttori.

Entrambe le organizzazioni possono accedere ai contributi dei Fondi comunitari previsti dal regolamento (CE) n. 2200/96 ed esiste inoltre la possibilità di contributi nell'ambito dei programmi di sviluppo rurale.

Le misure specifiche per la frutta a guscio e le carrube sono previste dal regolamento (CEE) n. 2159/89 sono state introdotte nel 1989 per un periodo decennale come misura temporanea per migliorare la commercializzazione e la produzione. Il provvedimento è stato abrogato dal regolamento (CE) n. 2200/96, ma i piani esistenti possono essere condotti a termine. Nel corso della loro durata decennale tali piani possono essere inoltre estesi, una sola volta, a nuovi soci e nuove superfici.

La possibilità di usufruire dei contributi per i piani di miglioramento nell'ambito del regolamento (CEE) n. 2159/89 è esistita per sette anni, dal 1989 al 21 novembre 1996, data di entrata in vigore del regolamento (CE) n. 2200/96. Durante questo periodo tutte le associazioni di produttori avevano facoltà di presentare un piano di miglioramento. Considerando però che il regolamento (CE) n. 2200/96 non prevede la possibilità di autorizzare nuovi piani di miglioramento, Ascopiemonte non può ottenere contributi per avviare un nuovo piano.

Per poter beneficiare delle disposizioni del regolamento (CEE) n. 2159/89, i produttori di Ascopiemonte debbono aderire ad un'altra organizzazione di produttori che estenda il proprio piano di miglioramento.

Le due associazioni potrebbero altrimenti considerare la possibilità di una fusione che esuli dal campo di applicazione del piano di miglioramento. La fusione non consentirebbe ai produttori di nocciole di Ascopiemonte di partecipare al piano di miglioramento di Asprocor ma potrebbe essere vantaggiosa, soprattutto in termini di economie di scala. I Fondi comunitari mettono a disposizione contributi per finanziare i costi amministrativi e legali di un'operazione di questo genere.