92001E1170

INTERROGAZIONE SCRITTA E-1170/01 di Antonio Tajani (PPE-DE) alla Commissione. Genocidio dei cristiani nel mondo.

Gazzetta ufficiale n. 350 E del 11/12/2001 pag. 0086 - 0086


INTERROGAZIONE SCRITTA E-1170/01

di Antonio Tajani (PPE-DE) alla Commissione

(19 aprile 2001)

Oggetto: Genocidio dei cristiani nel mondo

Le Nazioni Unite e numerose organizzazioni per i diritti dell'uomo hanno recentemente lanciato un allarme dovuto all'aumento delle persecuzioni nei confronti dei cristiani nel mondo: 165 000 morti nel 2000 e 200 milioni di perseguitati.

L'Europa che ha ancora aperte le profonde ferite della vergogna dell'Olocausto, ha il dovere di mobilitarsi per garantire il diritto di libertà religiosa.

Quali iniziative intende intraprendere la Commissione per tutelare e garantire la libertà religiosa in Europa e nel mondo, diritto che riguarda tutti gli uomini in quanto tali?

Come pensa d'intervenire la Commissione per cercare di arginare questi casi di intolleranza e di discriminazione religiosa e per tutelare l'attività dei laici e dei missionari che mettono quotidianamente a rischio la loro vita?

Risposta del sig. Patten a nome della Commissione

(20 giugno 2001)

L'Unione condanna tutte le forme di discriminazione e intolleranza basate sulla religione o sul credo, un punto che ha sottolineato quest'anno a Ginevra in occasione della 57a commissione sui diritti umani delle Nazioni Unite. Tale posizione si è riflessa, fra l'altro, nell'appoggio espresso dagli Stati membri alla risoluzione presentata dall'Irlanda per l'eliminazione di ogni forma di intolleranza religiosa e nella dichiarazione dell'Unione sui diritti civili e politici che condanna ogni forma di discriminazione e intolleranza basate sulla religione o sul credo. L'Unione inoltre fa appello a tutti i governi affinché si facciano garanti che i sistemi giuridici interni assicurino efficacemente che a tutti e senza discriminazione sia consentito l'esercizio della libertà di religione e di credo. Essa sostiene il costante impegno del relatore speciale che esamina in tutti i paesi i casi incompatibili con i pertinenti standard internazionali, in particolare con la dichiarazione sull'eliminazione di ogni forma di intolleranza basata sulla religione o sul credo.

La Commissione, che ha avuto un ruolo attivo a Ginevra, sostiene pienamente i valori associati alla libertà di religione. Le attività finalizzate alla promozione e alla difesa di questa libertà nei paesi terzi rientrano nell'ambito del sostegno offerto tramite l'iniziativa europea per la democrazia e i diritti umani.

L'articolo 10 della carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea sottolinea anch'esso l'importanza della libertà di religione.

L'Unione Europea solleva, ove opportuno, la questione della libertà di religione nei vari dialoghi con i paesi terzi e continuerà a farlo.