INTERROGAZIONE SCRITTA E-1145/01 di Bart Staes (Verts/ALE) alla Commissione. Applicazione delle norme ISO negli Stati membri dell'UE.
Gazzetta ufficiale n. 318 E del 13/11/2001 pag. 0213 - 0213
INTERROGAZIONE SCRITTA E-1145/01 di Bart Staes (Verts/ALE) alla Commissione (10 aprile 2001) Oggetto: Applicazione delle norme ISO negli Stati membri dell'UE L'International Standardization Organization (Organizzazione internazionale di normalizzazione) è stata creata nel 1947 allo scopo di fissare norme uniformi internazionali per grandezze e unità tecniche, fisiche e geografiche, inclusi i loro simboli e caratteri grafici. Le norme ISO sono il risultato di una stretta collaborazione internazionale e sono riconosciute a livello mondiale. Negli anni cinquanta è stato introdotto il sistema SI per unità scientifiche e tecniche (metri, chilogrammi, secondi, ampere). Nel 1974 tutti i paesi associati alle Nazioni Unite e alcune entità (soprattutto isole) hanno ricevuto un simbolo o codice ufficiale. ISO-3166 fissa tre codici per paese o entità: uno con 3 cifre, uno con 3 lettere maiuscole e uno con 2 lettere maiuscole. Tali simboli possono essere modificati nel caso in cui cambi la struttura dello Stato e ciò sia riconosciuto dalle Nazioni Unite. Pur essendo riconosciute a livello internazionale, le norme ISO sono spesso utilizzate in modo errato. Esempi tipici di tali errori sono riscontrabili nei simboli relativi ad auto private e autocarri, nel traffico postale internazionale, nei segnali stradali e nelle indicazioni concernenti le valute. E' favorevole la Commissione ad un uso completo e corretto di tutte le norme ISO da parte degli Stati membri dell'UE? In caso negativo, per quale motivo la Commissione non ritiene necessario un uso completo e corretto delle norme ISO da parte degli Stati membri dell'UE? In caso affermativo, quali iniziative intende adottare la Commissione per ottenere tale risultato? Risposta del sig. Liikanen a nome della Commissione (14 giugno 2001) In riferimento alla questione della piena applicazione delle norme ISO negli Stati membri dell'UE la Commissione desidera far rilevare che la politica europea di normazione (UE e EFTA) mira anzitutto a sviluppare le norme europee tramite i tre organismi europei di normalizzazione: Comitato europeo di normalizzazione (CEN), Comitato europeo di normalizzazione elettrotecnica (Cenelec) e Istituto europeo per le norme di telecomunicazione (ETSI). I membri del CEN e del Cenelec, gli organismi di normazione nazionali, sono membri anche delle equivalenti organizzazioni internazionali, l'ISO e la Commissione Elettrotecnica Internazionale (CEI), organismi privati piuttosto che governativi i quali definiscono norme soprattutto in settori regolamentati come quello dei veicoli a motore e quello alimentare. Entrambi gli organismi europei lavorano in stretto accordo con gli organismi internazionali privati di normazione, ed una gran parte delle norme CEN e Cenelec risultano identiche a quelle internazionali, si basano su di esse o sono elaborate in parallelo ad esse. L'Europa ha inoltre assunto l'impegno di applicare le norme internazionali ove possibile e lavora attivamente all'interno delle organizzazioni governative internazionali del commercio (Organizzazione mondiale del commercio OMC / Accordo Generale sulle Tariffe doganali e sul Commercio GATT, ecc.) per migliorare l'applicazione di dette norme internazionali. L'applicazione globale ed armonica delle norme internazionali viene promossa anche per agevolare il commercio ed evitare possibili confusioni generate da norme in conflitto tra loro. Sebbene la definizione e l'applicazione di norme siano generalmente facoltative, gli Stati membri e i paesi terzi sono incoraggiati ad applicare le norme internazionali, comprese quelle ISO/CEN relative ai codici dei paesi e delle monete. L'applicazione di dette norme è tuttavia obbligatoria solo quando espressamente prescritta dalla legge. Occorre altresì rilevare che la Commissione, benché sostenga lo sviluppo di norme internazionali, non fa parte degli organismi privati di normazione internazionale, né tantomeno partecipa all'elaborazione di norme internazionali.