92000E2858

INTERROGAZIONE SCRITTA P-2858/00 di Christopher Heaton-Harris (PPE-DE) alla Commissione. Finanziamento della campagna per il referendum organizzato in Danimarca.

Gazzetta ufficiale n. 113 E del 18/04/2001 pag. 0196 - 0197


INTERROGAZIONE SCRITTA P-2858/00

di Christopher Heaton-Harris (PPE-DE) alla Commissione

(5 settembre 2000)

Oggetto: Finanziamento della campagna per il referendum organizzato in Danimarca

Il Movimento europeo (sezione di Copenaghen) si starebbe a quanto risulta adoperando come elemento propulsore di una campagna pro Europa nell'ambito del referendum organizzato in Danimarca. La sua sezione britannica sarebbe analogamente servita da canale per i finanziamenti destinati al gruppo di pressione Britain in Europe.

La sua sede centrale a Bruxelles riceve 300 000 l'anno a titolo della linea di bilancio A-3021 destinata ad aiutare le cosiddette organizzazioni che promuovono l'idea europea.

Molte altre organizzazioni ricevono anch'esse finanziamenti per sostenere la loro attività di rete nella prospettiva di un'unione sempre più stretta. Le sole linee del capitolo A-30, che costituiscono una piccolissima percentuale dei fondi disponibili a tal fine, prevedono che gli organismi ed agenti interessati siano attivi nei settori seguenti: incoraggiamento del partenariato con organizzazioni dei settori pubblico e privato, sviluppo di reti in Europa e promozione dell'integrazione europea (bilancio, pag. 416).

Ciò equivale ad incoraggiare la raccolta di fondi per campagne volte a sostenere una maggiore integrazione dell'UE, un approccio di parte alle politiche europee.

Alla luce di quanto sopra esposto e nell'interesse della trasparenza e di una sempre maggiore fiducia dell'opinione pubblica nella Commissione, può quest'ultima indicare quali organismi e individui, che si sono dichiarati pubblicamente favorevoli alla campagna pro Unione nell'ambito del referendum danese, ricevono finanziamenti dall'UE in modo diretto o indirettamente tramite associati o affiliati?

Risposta data dal sig. Solbes Mira a nome della Commissione

(16 ottobre 2000)

Né la Commissione né la sua rappresentanza in Danimarca hanno pianificato o effettuato campagne di sorta, né hanno sostenuto finanziariamente campagne condotte da organizzazioni esterne o da singoli cittadini con riferimento al referendum danese sull'euro, svoltosi il 28 settembre 2000. In realtà, alla rappresentanza non sono neppure stati assegnati stanziamenti durante l'esercizio finanziario in corso per attività relative alla campagna referendaria.

L'unica organizzazione che ha ricevuto fondi è stata la Syddansk Universitet, cui è stato concesso un contributo dal fondo di ricerca per una conferenza in diretto rapporto col referendum. Si trattava di una manifestazione perfettamente neutra, cui partecipavano sostenitori del SÌ e del NO (partiti politici, organizzazioni e movimenti).

Nel 1998, in seguito alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale di un invito a presentare proposte nel quadro del programma Costruiamo l'Europa insieme, invito aperto a tutte le organizzazioni senza fini di lucro operanti nei vari Stati membri, due movimenti danesi, Nyt Europa e Europoeisk Ungdom, sostenitori del SÌ, hanno ottenuto finanziamenti pari rispettivamente a 40 000 e 20 441, e un movimento danese a favore del NO, Juni Bevoegelsen, ha ottenuto un contributo finanziario di 20 000, per azioni d'informazione e comunicazione sul trattato di Amsterdam, organizzate sostanzialmente sotto forma di dibattiti, seminari e distribuzione di materiale informativo comunitario.

A Nyt Europa è stato inoltre assegnato un ulteriore contributo di 20 138 per l'organizzazione di una conferenza e per una campagna di documentazione nel quadro di una serie di 33 Manifestazioni regionali sul trattato di Amsterdam, realizzate dalle rappresentanze nei vari Stati membri. Nel 1999 è poi stato concesso un modesto contributo di 2 466 alla sezione danese del Movimento europeo, per un seminario sul tema Democrazia nell'UE.