92000E2579

INTERROGAZIONE SCRITTA P-2579/00 di Ewa Hedkvist Petersen (PSE) alla Commissione. Normative riguardanti parti anteriori degli autoveicoli più sicure per i pedoni e i ciclisti.

Gazzetta ufficiale n. 081 E del 13/03/2001 pag. 0152 - 0152


INTERROGAZIONE SCRITTA P-2579/00

di Ewa Hedkvist Petersen (PSE) alla Commissione

(25 luglio 2000)

Oggetto: Normative riguardanti parti anteriori degli autoveicoli più sicure per i pedoni e i ciclisti

Nella sua comunicazione sulla sicurezza del traffico stradale del marzo di quest'anno la Commissione ha dichiarato la propria intenzione di introdurre una normativa europea volta a imporre musi delle automobili più sicuri per i pedoni e per i ciclisti, una misura questa che rientrava tra le sei misure prioritarie dal punto di vista costi/efficacia.

Questa misura si ritrovava in testa alla lista delle priorità del Parlamento europeo nel quadro del suo più recente parere sulla sicurezza del traffico stradale. Il 26 giugno scorso il Consiglio dei ministri dei trasporti ha appoggiato questa iniziativa e ha esortato la Commissione a presentare senza indugio una proposta di normativa.

Dal momento che ogni mese di ritardo significa possibilità perdute di salvare 175 vite umane in tutta la UE, può la Commissione far sapere se intende ora presentare, senza ulteriori ritardi, una proposta comprendente i quattro test necessari per raggiungere nelle automobili un alto livello di protezione in caso di urti con i pedoni?

Risposta comune data dal sig. Liikanen in nome della Commissione alle interrogazioni scritte P-2131/00, P-2133/00, P-2155/00, P-2156/00, P-2157/00, P-2158/00, E-2239/00, E-2385/00, E-2410/00, E-2462/00, P-2482/00, P-2493/00, P-2503/00, P-2579/00, P-2583/00, E-2610/00 e P-2760/00

(8 settembre 2000)

La Commissione condivide le opinioni del Parlamento europeo sull'importanza di promuovere la sicurezza stradale nella Comunità e le preoccupazioni espresse dai suoi membri in numerose interrogazioni. Essa considera pertanto tra i suoi obiettivi primari l'adozione di misure che garantiscano una maggiore sicurezza dei trasporti e una riduzione del numero di vittime.

La Commissione è convinta che assicurare una migliore sicurezza sulle strade sia compito di tutte le parti interessate e cioè la Comunità, le autorità nazionali, regionali e locali degli Stati membri, i produttori dei veicoli e non ultimo gli utenti stessi della strada. Tra le misure da prendere figurano in particolare il miglioramento delle infrastrutture, una migliore formazione degli utenti della strada e dei conducenti, l'attualizzazione dei codici della strada, il perfezionamento dei controlli tecnici e infine l'adozione di disposizioni per la sicurezza attiva e passiva dei veicoli.

Come indicato da diversi onorevoli parlamentari, la Commissione, nella sua comunicazione(1) del 17 marzo 2000 dal titolo Le priorità della sicurezza stradale nell'Unione europea Relazione di avanzamento e classificazione delle azioni, ha incluso tra le sue priorità a breve e medio termine l'introduzione di parti anteriori dei veicoli meno pericolose per pedoni e ciclisti, da attuare mediante una politica di omologazione dei modelli ed altri strumenti tratti dalla legislazione in vigore.

La Commissione è del tutto consapevole degli elevati rischi che pedoni e ciclisti corrono quando si verificano degli incidenti stradali e a tale proposito segnala che nel corso degli ultimi mesi le discussioni su tale tema si sono intensificate. Sono state tenute consultazioni con tutte le parti interessate, inclusi i produttori di veicoli, e tutti hanno avuto la possibilità di presentare proposte sulla maniera migliore di affrontare il problema. Tali discussioni hanno riguardato anche aspetti squisitamente tecnici, come i requisiti per la progettazione di parti anteriori più sicure in caso di collisione.

Il problema di progettare le autovetture in modo da ridurre le lesioni in caso di incidenti a bassa velocità con pedoni presenta complessi aspetti tecnici. Si tratta infatti di un tipo di approccio mai preso in considerazione prima d'ora e che ha comportato per gli organismi accademici europei

specializzati nella sicurezza passiva dei veicoli un notevole impegno, in quanto si sono dovuti definire standard di performance. I risultati pongono tuttavia l'Europa all'avanguardia mondiale in questo campo. Poiché le misure da prendere devono essere basate su valutazioni scientifiche di grande certezza, l'azione richiede tempi lunghi e non è ancora stata terminata. Tuttavia, durante le discussioni avute, i produttori hanno presentato una bozza di impegno riguardante i requisiti tecnici.

Dato che tutta una serie di questioni tecniche deve ancora trovare soluzione, la Commissione ha chiesto al Centro comune di ricerca di fornire il suo contributo al processo di valutazione. La Commissione continuerà le sue consultazioni di tutte le parti in causa e si impegna a informare il Parlamento europeo dei progressi compiuti entro la fine dell'autunno. Pur ribadendo l'obiettivo fondamentale, che è quello di ridurre le lesioni delle vittime di incidenti, esso ricorda che, sarà necessario trovare le migliori soluzioni possibili allo stato attuale della tecnologia.

(1) COM(2000) 125 def.