92000E2368

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2368/00 di Ioannis Marínos (PPE-DE) alla Commissione. Ampio ricorso alla tortura in Turchia.

Gazzetta ufficiale n. 103 E del 03/04/2001 pag. 0136 - 0136


INTERROGAZIONE SCRITTA E-2368/00

di Ioannis Marínos (PPE-DE) alla Commissione

(13 luglio 2000)

Oggetto: Ampio ricorso alla tortura in Turchia

Secondo la corrispondenza di un giornalista del New York Times inviato ad Istanbul (corrispondenza ripubblicata dal giornale greco To Vima il 6 giugno 2000), la Turchia figura tra i paesi in cui la tortura è una pratica molto diffusa sia nelle carceri che nei posti di polizia. Tale constatazione è stata fatta da alcuni deputati al parlamento turco, membri della commissione incaricata di seguire la situazione in materia di diritti dell'uomo in tale paese. La relazione che i deputati turchi hanno elaborato dopo due anni di controlli e di indagini minuziosi contiene, sempre secondo il giornale americano, fotografie di strumenti di tortura, piante di locali specialmente attrezzati a tale scopo nonché interviste a detenuti, mentre constatazioni analoghe figurerebbero anche nell'ultima relazione del ministero degli Esteri americano.

L'autorevole rivista European Voice (numero del 15-21 giugno 2000) si sofferma ampiamente sul rispetto degli impegni che la Turchia ha assunto il dicembre scorso ad Helsinki in materia di diritti dell'uomo. La rivista sottolinea le perplessità di taluni alti funzionari dell'Unione europea riguardo alla questione, e riporta il malcontento espresso dal Commissario responsabile per l'ampliamento, sig. Günter Verheugen, il quale, in occasione di un incontro con alcuni rappresentanti turchi avvenuto lo scorso aprile, ha sottolineato la preoccupazione suscitata dagli scarsi progressi constatati dopo il Consiglio europeo di Helsinki.

Può dire la Commissione se è stata informata in merito alle torture inflitte a taluni detenuti in Turchia (paese candidato all'adesione)? Può dire inoltre quali conclusioni ha eventualmente tratto da inchieste analoghe effettuate dai suoi servizi e come valuta la situazione attuale in materia di rispetto dei diritti dei cittadini turchi? Può dire infine come intende procedere affinché in Turchia si ponga fine all'utilizzo di metodi che non si addicono ad uno Stato europeo democratico e con buone leggi?

Risposta data dal sig. Verheugen a nome della Commissione

(12 settembre 2000)

La Commissione è a conoscenza del contenuto delle sei relazioni, redatte dalla commissione d'inchiesta per i diritti umani del parlamento turco, sulle pratiche quotidiane riscontrate in diversi istituti di detenzione e in alcune prigioni del paese. Sono attese tra breve altre due relazioni. La Commissione considera tali risultati come un importante contributo ai lavori preparatori del partenariato per l'adesione (parte politica) che verrà adottato nel novembre 2000.

Nell'ambito di tali lavori, la Commissione terrà conto anche delle raccomandazioni formulate a tal proposito dalle organizzazioni internazionali, quali ad esempio il comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) del Consiglio d'Europa. Tali raccomandazioni riguardano le modifiche alla legislazione turca in relazione alle attività mediche in sede di carcerazione preventiva e il sindacato giurisdizionale delle attività detentive. Vengono inoltre raccomandati corsi di formazione per le forze di polizia e per le altre autorità.

In generale, la Commissione sostiene tutti gli interventi avviati dalla Turchia per abolire la tortura.