92000E2164

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2164/00 di Ioannis Marínos (PPE-DE) alla Commissione. Importazione in regime preferenziale di prodotti agricoli dai paesi terzi.

Gazzetta ufficiale n. 103 E del 03/04/2001 pag. 0076 - 0077


INTERROGAZIONE SCRITTA E-2164/00

di Ioannis Marínos (PPE-DE) alla Commissione

(30 giugno 2000)

Oggetto: Importazione in regime preferenziale di prodotti agricoli dai paesi terzi

Rispondendo il 17.3.2000 all'interrogazione scritta E-0314/00(1) il commissario Fischler ha confermato che l'Unione, nonostante sia autosufficiente nella produzione di olio d'oliva, procede all'importazione dai paesi terzi di considerevoli quantitativi di olio a condizioni per loro molto favorevoli per quanto riguarda i dazi doganali.

Può la Commissione fornire informazioni circa i quantitativi esatti di otofrutticoli, agrumi, tabacco, vino e cotone importati in regime preferenziale dai paesi terzi, in cosa consiste e a che serve questo regime e quali sono i paesi interessati?

(1) GU C 330 E del 21.11.2000, pag. 120.

Risposta data dal sig. Fischler a nome della Commissione

(15 settembre 2000)

per quanto concerne in primo luogo l'olio d'oliva, la cui produzione comunitaria può variare dal 15 al 20 % da un anno all'altro, non sembra che si possano definire eccessive come parrebbe ritenere l'onorevole parlamentare importazioni preferenziali che sono dell'ordine del 2,5 % della produzione media dell'Unione.

In generale, le preferenze concesse ai paesi terzi per l'importazione dei prodotti in questione riguardano riduzioni o esenzioni dai dazi doganali ad valorem. Per i prodotti particolarmente sensibili nel settore degli ortofrutticoli, è stato mantenuto ogni volta un sistema che pone in rapporto il livello del prodotto importato con l'imposizione di un dazio specifico, in modo da evitare l'importazione di prodotti a basso prezzo che potrebbero perturbare l'equilibrio del mercato interno. La maggior parte delle concessioni rientrano nell'ambito di contingenti tariffari corrispondenti alle importazioni tradizionali provenienti da paesi terzi ed è subordinata a condizioni di calendari di importazione molto rigide. In tale contesto, nel quadro delle relazioni con i paesi terzi mediterranei, nello Studio sull'impatto delle concessioni mediterranee(1) presentato al Consiglio nel 1997, la Commissione ha constatato che queste misure volte a liberalizzare le importazioni non producono perturbazioni del mercato comunitario. La Commissione trasmette direttamente all'onorevole parlamentare e al segretariato generale del Parlamento copia del corrigendum (non pubblicato) del succitato documento. Si rammenta peraltro che le preferenze concesse ai paesi terzi rientrano nel quadro di accordi che prevedono anche concessioni da parte dei paesi terzi, le quali vanno a favore delle esportazioni agricole comunitarie verso quei paesi.

Nello specifico, la Commissione ha avviato un'operazione di aggiornamento dei dati precisi richiesti dall'onorevole parlamentare. Per quanto concerne il settore del tabacco, non esistono importazioni preferenziali nella Comunità, per il settore del vino, le importazioni preferenziali sono ammontate a 1,663 milioni di hl nel 1997, 1,727 milioni di hl nel 1998 e 1,633 milioni di hl nel 1999, per il cotone non sono previste condizioni preferenziali all'importazione da paesi terzi poiché i dazi doganali sono nulli, indipendentemente dal paese di provenienza. Per il settore della frutta e degli agrumi, non è possibile fornire in tempi ragionevoli i dati richiesti poiché questo tipo di ricerca assorbirebbe il lavoro di un funzionario a tempo pieno per diverse settimane. Tuttavia, l'onorevole parlamentare troverà utili dati informativi nello studio succitato del 1997.

(1) COM(97) 477 def.