INTERROGAZIONE SCRITTA E-2159/99 di Cristiana Muscardini (UEN) alla Commissione. Tutela dei prodotti d'origine e di qualità.
Gazzetta ufficiale n. 219 E del 01/08/2000 pag. 0105 - 0106
INTERROGAZIONE SCRITTA E-2159/99 di Cristiana Muscardini (UEN) alla Commissione (24 novembre 1999) Oggetto: Tutela dei prodotti d'origine e di qualità Sempre più spesso Associazioni di categoria e Consorzi di produttori protestano contro proposte, pretese o reali, della Commissione, tendenti a vietare la produzione di prodotti tipici, come ad esempio la mozzarella italiana, o altri tipi di formaggi prodotti da secoli in determinate zone agricole e pastorali. Il fenomeno, pare, riguarda anche alcune regioni francesi, con reazioni comprensibili da parte dei contadini interessati. 1. La Commissione può confermare o meno l'esistenza formale di queste proposte? 2. In caso affermativo, quali sono i tipi di formaggio che sarebbero costretti a scomparire? Vuole redigere un elenco, suddiviso per Paesi? 3. Si rende conto del danno economico e sociale che verrebbe causato alle regioni di produzione con l'eliminazione di nicchie di mercato che rappresentano la cultura di molte generazioni e tratti antropologici caratterizzanti intere valli e regioni? 4. E' consapevole che infierire contro questi prodotti, che caratterizzano in molti casi l'immagine di intere regioni, significa distruggere senza costrutto le piccole imprese, a solo vantaggio della produzione industriale e della grande distribuzione? 5. Ritiene che simili operazioni contribuiscano a presentare alle popolazioni un'Europa dal volto umano, o non piuttosto un'Unione europea tecnocratica, fredda e distante dal modo di sentire del cittadino comune, distruttrice di molte tradizioni e perciò disumana? Risposta del sig. Byrne a nome della Commissione (5 gennaio 2000) La Commissione non ha conoscenza delle accuse alle quali fa riferimento l'onorevole parlamentare. La Commissione non ha mai formulato proposte intese a vietare la produzione di formaggi tipici. Sua sola intenzione è la revisione della legislazione sanitaria in materia di latte e prodotti lattieri, ed in particolare l'aggiornamento dei criteri microbiologici loro applicabili. I pareri del comitato scientifico sui provvedimenti veterinari in relazione alla sanità pubblica del 23 settembre 1999 hanno permesso una sintesi delle conoscenze scientifiche in questo campo a livello internazionale. Lo stabilimento di criteri microbiologici specifici per i prodotti lattieri sarà oggetto di una richiesta al comitato scientifico competente ed il parere di quest'ultimo potrà fungere da base di lavoro per l'elaborazione di una regolamentazione aggiornata. La Commissione pone la sicurezza alimentare al centro delle proprie preoccupazioni, senza peraltro trascurare la qualità gastronomica e nutrizionale degli alimenti. Il Presidente della Commissione ha inoltre annunciato al cospetto del Parlamento la priorità da lui accordata a questo settore, nella consapevolezza della forza simbolica culturale e sociale di quest'ultimo. Per quanto riguarda in particolare la tutela della produzione tradizionale e dei prodotti tipici, occorre far presente che la Commissione fin dal 1992 di è impegnata in una politica della qualità dei prodotti agroalimentari. Nel contesto dell'attuazione del regolamento (CEE) n. 2081/92 del Consiglio del 14 luglio 1992, relativo alla tutela delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e dei generi alimentari(1), la Commissione ha ultimato l'elenco delle denominazioni e delle indicazioni registrate, il cui numero è ormai di 526. Sia sotto il profilo degli Stati membri interessati che dei tipi di produzione, le nuove registrazioni rispecchiano il fatto concreto che cresce l'interesse per la tutela dei prodotti tipici legati ad un'origine geografica. (1) GU L 208 del 24.7.1992.