91999E1659

INTERROGAZIONE SCRITTA P-1659/99 di Hubert Pirker (PPE-DE) alla Commissione. Centrale nucleare di Krsko.

Gazzetta ufficiale n. 170 E del 20/06/2000 pag. 0066 - 0066


INTERROGAZIONE SCRITTA P-1659/99

di Hubert Pirker (PPE-DE) alla Commissione

(14 settembre 1999)

Oggetto: Centrale nucleare di Krsko

In occasione dell'audizione dinanzi al Parlamento europeo, il sig. Günther Verheugen, commissario designato, ha ricordato che l'adesione dei diversi paesi candidati è subordinata alla chiusura delle centrali nucleari poco sicure o alla presentazione di un piano di cessazione della produzione di energia nucleare nelle centrali nucleari a rischio. Il sig. Verheugen ha sottolineato che in materia di sicurezza delle centrali nucleari non è possibile il benché minimo compromesso. La centrale nucleare slovena di Krsko non figura nell'elenco delle centrali nucleari in causa, sebbene essa si trovi in una zona sismica e costituisca un'enorme minaccia.

Quali misure intende adottare la Commissione per far sì che questa centrale nucleare poco sicura ubicata nello Stato della Slovenia venga chiusa e non costituisca quindi più una minaccia in particolare per la Carinzia e la Stiria, Stati federali austriaci limitrofi?

La Commissione subordinerà la chiusura della centrale nucleare di Krsko alle stesse condizioni previste per le altre centrali nucleari poco sicure, come menzionato dal commissario Verheugen?

Risposta data dal sig. Verheugen in nome della Commissione

(8 ottobre 1999)

La Commissione ha già dichiarato che le centrali nucleari di progettazione sovietica in funzione nei paesi candidati e considerate non migliorabili dovranno essere chiuse appena possibile, conformemente ai calendari prefissati. È questo il caso della centrale nucleare di Ignalina in Lituania, delle unità 1-4 della centrale Kozloduy in Bulgaria e di Bohunice V1 in Slovacchia. Al tal fine, la Commissione sta negoziando con i tre paesi tramite gruppi di lavoro paritetici.

Il caso di Krsko in Slovenia è diverso. Si tratta di una centrale di progettazione occidentale, simile ad altre centrali dello stesso tipo che operano all'interno della Comunità e in altri paesi occidentali. La Slovenia sta portando avanti i programmi di miglioramento della sicurezza della centrale. L'Agenda 2000 stabilisce che Dove sono in funzione centrali di progettazione occidentale (Romania e Slovenia) si dovrà sorvegliare l'andamento delle operazioni, al fine di assicurare che l'esercizio delle stesse risponda a standard di sicurezza adeguati. Se necessario potrà essere fornita assistenza tecnica.

Il partenariato per l'adesione della Slovenia evidenzia in questo campo due priorità a medio termine, specificamente il rafforzamento dell'autorità per la sicurezza nucleare e il riaggiustamento della politica nucleare slovena, nonché piani di investimento in linea con i risultati della valutazione di rischio sismico, che dovrà essere effettuata nei dintorni della centrale nucleare di Krsko.

A questo proposito, più di un milione di Euro è stato stanziato nell'ambito del programma PHARE al fine di sostenere l'autorità per la sicurezza, in particolare grazie al trasferimento di metodologie e procedure utilizzate dai regolatori della sicurezza nucleare comunitari. Sempre nell'ambito del programma PHARE, e allo scopo di procedere a un'ulteriore valutazione della sismicità della zona e del suo potenziale impatto sul progetto della centrale, 500 000 verranno assegnati alla centrale nucleare di Krsko. I primi risultati dello studio sono attesi entro la fine di questo anno.