INTERROGAZIONE SCRITTA E-0279/99

di Riccardo Nencini (PSE) alla Commissione

(17 febbraio 1999)

Oggetto: Sanzioni amministrative in campo tributario

Il Decreto Legislativo n. 472/97 contiene disposizioni in materia di sanzioni amministrative relative al campo tributario.

Alcune disposizioni ivi previste attribuiscono alla persona fisica la responsabilità per il pagamento della sanzione irrogata per violazioni riferibili all'attività della persona giuridica.

Con il nuovo sistema sanzionatorio, in vigore dal 1.4.1998, le sanzioni tributarie vengono irrogate alla persona fisica che ha concorso a commettere la violazione tributaria a prescindere dal fatto che la medesima abbia agito nelle sue funzioni di amministratore o di dipendente di una società.

Il principio della responsabilità di amministratori e/o dipendenti non risulta essere stato adottato in nessun altro Stato membro dell'UE.

Intende la Commissione verificare, alla luce delle vigenti normative europee, la correttezza di detto procedimento?

Risposta data dal sig. Monti in nome della Commissione

(1o aprile 1999)

In mancanza di un'armonizzazione a livello comunitario delle sanzioni applicabili nel settore fiscale, gli Stati membri sono liberi di fissare il regime delle sanzioni fiscali che possono essere irrogate ai contribuenti, sempreché siano rispettati i principi generali del trattato CE, e in particolare il principio di non discriminazione.

Dato che gli articoli 5 e 11 del decreto legislativo no 472/97 del 18 dicembre 1997 non sembrano contenere misure discriminatorie, il diritto comunitario non osta a che detti articoli prevedano la possibilità di irrogare ai dirigenti o ai dipendenti di persone giuridiche sanzioni tributarie per comportamenti riferibili all'attività della persona giuridica.

D'altra parte, la Commissione non prevede di presentare proposte per armonizzare le sanzioni tributarie all'interno della Comunità.