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INTERROGAZIONE SCRITTA n. 4090/98 dell'on. Luciana CASTELLINA Futuro delle sezioni linguistiche nelle Scuole europee

Gazzetta ufficiale n. C 320 del 06/11/1999 pag. 0116


INTERROGAZIONE SCRITTA E-4090/98

di Luciana Castellina (GUE/NGL) alla Commissione

(14 gennaio 1999)

Oggetto: Futuro delle sezioni linguistiche nelle Scuole europee

Il prossimo Consiglio Superiore delle Scuole Europee che si terrà a Bruxelles nel mese di gennaio 1999 dovrà esprimersi sulla richiesta, formulata il 5 luglio 1998 dal Governo italiano, di creare una terza sezione linguistica italiana nelle Scuole Europee di Bruxelles; dovrà quindi esprimersi anche sull'invito del Governo italiano a un seminario di riflessione sul futuro e su un rinnovato ruolo delle Scuole Europee.

Tenuto conto che attualmente non esistono criteri oggettivi e trasparenti che regolino l'istituzione e il mantenimento delle sezioni linguistiche (come dimostrato dalle decisioni prese dal Consiglio Superiore nell'aprile 1998 a Copenaghen, che hanno portato alla creazione di alcune sezioni linguistiche e al rifiuto di altre) e tenuto conto dell'importanza di affrontare al più presto il problema, in previsione anche dei prossimi ampliamenti, è intenzione del Consiglio di operare per favorire tanto la difesa della molteplicità delle lingue e delle culture nelle Scuole Europee quanto la riflessione sul loro futuro e su un loro ruolo rinnovato?

Risposta data dal sig. Liikanen a nome della Commissione

(23 febbraio 1999)

Il rispetto della diversità culturale e del multilinguismo costituisce uno dei principi dell'organizzazione didattica delle scuole europee, come definito nello statuto del 12 aprile 1957. Per garantire l'applicazione di questo principio, le scuole europee sono strutturate in sezioni linguistiche. Spetta al consiglio superiore, organismo intergovernativo competente in questo settore, fissare il numero delle sezioni linguistiche in ciascuna scuola.

La Commissione, che è membro del consiglio superiore, ha sempre difeso l'applicazione di questo principio in seno alle scuole e, pur tenendo presente la necessità di un'utilizzazione razionale delle risorse finanziarie disponibili, ha sistematicamente appoggiato l'istituzione di sezioni linguistiche quando queste sono risultate necessarie.

Il rimodernamento delle scuole europee è una preoccupazione costante dei responsabili della loro gestione. In vista di un aggiornamento dello statuto del 12 aprile 1957 è stata firmata il 21 giugno 1994 una nuova convenzione che è attualmente alla ratifica degli Stati membri. La riflessione sugli accordi a più lungo termine è stata affidata inizialmente ad un sottocomitato dell'istruzione, riunitosi più volte in seno al consiglio nel 1993 e nel 1994, e, in seguito, a un gruppo di lavoro del consiglio superiore che, dal 1996, continua l'analisi delle possibili modalità di razionalizzazione del sistema e di ricerca di modelli alternativi. Entro la fine dell'anno questo gruppo dovrà presentare un documento che riprenda tutti i criteri per migliorare il sistema.

La Commissione, attenta al buon funzionamento delle scuole europee, svolge una funzione molto attiva in questo processo di rinnovamento: è d'altronde sulla base di una sua proposta presentata ai ministri dell'istruzione riuniti in Consiglio, che nel 1994 è stata firmata la nuova convenzione. Essa partecipa inoltre ai lavori sul futuro delle scuole europee in seno al gruppo di lavoro istituito dal consiglio superiore.