INTERROGAZIONE SCRITTA E-4068/98

di Jaime Valdivielso de Cué (PPE) alla Commissione

(14 gennaio 1999)

Oggetto: Commercio

Lo scorso ottobre 1998 la Repubblica ceca ha annunciato l'entrata in vigore di misure unilaterali contro le importazioni di carne suina dall'UE aumentando i dazi doganali dall'attuale 12 % al 40,9 %. Sembrerebbe che anche l'Ungheria e la Polonia intendano fare altrettanto.

Può la Commissione far sapere quali misure saranno adottate nei confronti di tali paesi che hanno violato, o intendono farlo, in modo unilaterale l'accordo Europa, rischiando di arrecare pregiudizi ad un settore di estrema importanza socioeconomica nell'UE in generale e in Spagna in particolare?

Risposta data dal sig. van den Broek in nome della Commissione

(16 febbraio 1999)

La Commissione è al corrente del fatto che la Repubblica ceca aveva effettivamente intenzione di aumentare i dazi doganali all'importazione di carne suina comunitaria per contenere gli effetti negativi prodotti sul mercato ceco dalle importazioni, in particolare da quelle provenienti dalla Comunità. La Commissione, al fine di porre rimedio alla situazione negativa del mercato comunitario della carne suina, aveva in effetti fissato delle restituzioni atte a promuovere le esportazioni di carne suina, soprattutto in Russia. Ciò ha tuttavia determinato anche un aumento delle esportazioni verso la Repubblica ceca e altri paesi associati, destabilizzando il mercato di questo prodotto in tali paesi.

Altri paesi associati hanno preso in considerazione l'adozione di misure simili. Tra la Commissione e le autorità dei paesi interessati si sono svolte delle consultazioni al riguardo, nel cui ambito l'obiettivo della Commissione era assicurarsi che tali paesi continuassero a rispettare le disposizioni degli accordi europei. Al termine di questi colloqui, la Commissione informa l'onorevole parlamentare che nessuno dei paesi interessati ha applicato le misure summenzionate.