INTERROGAZIONE SCRITTA n. 3828/98 dell'on. Riccardo GAROSCI Richiesta di rinvio di un anno della stampa e dell'emissione della banconota da 500 euro
Gazzetta ufficiale n. C 289 del 11/10/1999 pag. 0094
INTERROGAZIONE SCRITTA E-3828/98 di Riccardo Garosci (PPE) al Consiglio (15 dicembre 1998) Oggetto: Richiesta di rinvio di un anno della stampa e dell'emissione della banconota da 500 euro L'euro entrerà nella vita quotidiana di tutti i cittadini a partire dall'1.1.2002 con l'emissione di banconote e monete. I prossimi tre anni, di non obbligo e non proibizione, vanno preparati al meglio, coinvolgendo il privato e il pubblico e destinando azioni di informazione ai cittadini e di formazione all'interno delle aziende. La banconota di 500 euro (circa 1 milione di lire) ha un valore facciale troppo elevato rispetto alle banconote oggi circolanti negli undici paesi euro: infatti, nessun taglio attualmente nell'UEM corrisponde a 500 euro. Ciò potrebbe provocare difficoltà di accettazione da parte dei cittadini (che già si trovano 7 nuove banconote) e del sistema commerciale, entrambi spaventati dal valore troppo alto di 500 euro. Tutto questo va abbinato al fatto che già circolano ipotesi di falsi euro e che addirittura un cliché è già stato rubato, per non parlare dei rischi di ricettazione. È necessario pertanto pianificare l'introduzione dell'euro assistendo i cittadini nell'affrontare qualsiasi difficoltà psicologica e pratica possa presentarsi. Può pertanto il Consiglio intervenire per ottenere il rinvio di un anno della stampa e dell'emissione della banconota di 500 euro, dall'1.1.2002 all'1.1.2003? Risposta (29 marzo 1999) L'articolo 105 A del trattato CE stabilisce che la Banca centrale europea (BCE) ha il diritto esclusivo di autorizzare l'emissione di banconote in euro all'interno della Comunità. Il Consiglio non ha pertanto competenza per quanto riguarda la questione sollevata dall'onorevole parlamentare. Tuttavia nella sessione del 23 novembre 1998 il Consiglio ha sottolineato la necessità di combattere efficacemente la falsificazione di banconote e monete metalliche in euro e ha invitato gli Stati membri a intensificare i loro preparativi al riguardo in stretta cooperazione con la BCE e la Commissione europea.