91998E2719

INTERROGAZIONE SCRITTA n. 2719/98 dell'on. Leonie van BLADEL al Consiglio. Carenza di apicoltori in Europa dovuta agli effetti dell'invecchiamento

Gazzetta ufficiale n. C 096 del 08/04/1999 pag. 0140


INTERROGAZIONE SCRITTA E-2719/98

di Leonie van Bladel (UPE) al Consiglio

(1o settembre 1998)

Oggetto: Carenza di apicoltori in Europa dovuta agli effetti dell'invecchiamento

1. Sa il Consiglio dei ministri che l'invecchiamento medio degli apicoltori amatoriali in Europa mette a repentaglio le colonie di api?

2. Conosce il Consiglio le carenze strutturali che si registrano nel settore, dovute tra l'altro al fatto che le aree di produzione diminuiscono, ciò che ha indotto a proporre di non tenere più di quattro arnie per ettaro?

3. Sa il Consiglio che nel giro di quindici anni il numero delle arnie è diminuito di un terzo a fronte di un aumento della richiesta di miele?

4. Sa il Consiglio che molti orticoltori tengono colonie di api per favorire l'impollinazione?

5. Quali sono per il Consiglio le possibilità di intervento per contrastare l'invecchiamento medio degli apicoltori?

6. E' disposto il Consiglio a condurre campagne di informazione nelle scuole per interessare i giovani a questo comparto produttivo?

7. Ritiene il Consiglio che sia possibile finanziare i costi connessi alla pratica dell'apicoltura?

Risposta

(22 ottobre 1998)

Il Consiglio è consapevole dei problemi specifici menzionati dall'Onorevole Parlamentare, ma non è stato adito di alcuna proposta della Commissione sui punti precisi sollevati nell'interrogazione in causa.

Il Consiglio rammenta che attualmente non esiste un'organizzazione comune di mercato nel settore dell'apicoltura. Le misure che potrebbero essere prese sono pertanto più limitate di quelle relative ad altri settori agricoli che beneficiano di un sistema di organizzazione comune di mercato.

A tal proposito il Consiglio, previa consultazione del Parlamento europeo, ha adottato in data 25 giugno 1997 il regolamento (CEE) 1221/97 che stabilisce le regole generali di applicazione delle azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele(1). Le modalità di applicazione di tale regolamento sono state adottate mediante il regolamento (CE) 2300/97 della Commissione(2).

Il suddetto regolamento del Consiglio è inteso a migliorare le condizioni di produzione e commercializzazione del miele nell'Unione europea grazie ad un cofinanziamento di azioni basate su programmi nazionali.

Le azioni che possono essere incluse in tale programma sono le seguenti:

a) assistenza tecnica agli apicoltori ed ai laboratori per la smielatura delle associazioni di apicoltori per migliorare le condizioni di produzione e di estrazione del miele;

b) lotta contro la varroasi e malattie connesse nonché miglioramento delle condizioni di trattamento degli alveari;

c) razionalizzazione della transumanza;

d) provvedimenti di sostegno a favore dei laboratori di analisi delle caratteristiche fisico-chimiche del miele;

e) collaborazione con organismi specializzati nella realizzazione dei programmi di ricerca in materia di miglioramento qualitativo del miele.

Per poter beneficiare del cofinanziamento gli Stati membri devono effettuare uno studio sulla struttura del settore dell'apicoltura nel loro territorio sia a livello della produzione che della commercializzazione. La Comunità partecipa al finanziamento dei programmi nazionali nella misura del 50 % delle spese sostenute dagli Stati membri.

È previsto che la Commissione presenti al Parlamento europeo e al Consiglio ogni tre anni una relazione sull'applicazione del regolamento.

Il Consiglio ritiene che attualmente la regolamentazione suddetta rappresenti un giusto equilibrio tra i vincoli di bilancio e le necessità più urgenti nel settore dell'apicoltura.

(1) GU L 173 del 1o.7.97, pag. 1.

(2) GU L 319 del 21.11.1997, pag. 4.