91998E0607

INTERROGAZIONE SCRITTA n. 607/98 dell'on. José VALVERDE LÓPEZ alla Commissione. Coesione economica e sociale

Gazzetta ufficiale n. C 310 del 09/10/1998 pag. 0101


INTERROGAZIONE SCRITTA E-0607/98 di José Valverde López (PPE) alla Commissione (9 marzo 1998)

Oggetto: Coesione economica e sociale

Il Comitato economico e sociale e il Parlamento europeo sono concordi nel chiedere garanzie alla Commissione, prima di esprimere parere favorevole sugli orientamenti finanziari, quanto al fatto che essi non comprometteranno i progressi realizzati all'interno dell'Unione europea sul piano della coesione economica e sociale.

I governi dei paesi beneficiari temono che la riduzione del volume dei trasferimenti e della solidarietà possano compromettere i risultati già ottenuti quanto alla correzione del divario economico che li separa dai paesi e dalle regioni più sviluppate dell'Unione europea.

Può la Commissione far sapere quale decisione o proposta complementare pensa di presentare per dissipare tali incertezze, che sono fonte di disagio e insicurezza per l'opinione pubblica e il dibattito politico a livello nazionale?

Risposta data dalla sig.ra Wulf-Mathies in nome della Commissione (14 aprile 1998)

Nella sua comunicazione «Agenda 2000: per una Unione più forte e più ampia ((COM(97) 2000 def. ))», la Commissione proponeva di consolidare la dotazione finanziaria dei Fondi strutturali per il periodo 2000-2006, in ragione di 218,3 miliardi di ecu (prezzo 1999), per i 15 Stati membri attuali.

Due terzi circa di tali risorse andranno a vantaggio delle regioni in ritardo di sviluppo ammissibili all'obiettivo 1 della riforma dei Fondi strutturali. Inoltre, gli stanziamenti a favore di tali regioni verranno assegnati sulla base di criteri obiettivi, ovvero la popolazione ammissibile, il divario tra prosperità regionale e media comunitaria, il livello di benessere nazionale e l'elevato tasso di disoccupazione. Tale metodo consentirà di concentrare i mezzi disponibili sulle regioni più in difficoltà.

La Commissione ha inoltre proposto che possano continuare a beneficiare del Fondo di coesione gli Stati membri il cui prodotto nazionale lordo (PNL) pro capite è inferiore al 90% della media comunitaria, che essi partecipino o meno alla terza fase dell'Unione economica e monetaria (UEM).

Non è pertanto giustificato mettere in dubbio la determinazione della Commissione nel continuare a dare priorità politica alla coesione economica e sociale e nel mantenere la solidarietà a favore delle regioni comunitarie meno prospere. Tale determinazione è stata confermata dalla Commissione il 18 marzo 1998, in occasione dell'adozione dei progetti di regolamenti relativi ai Fondi strutturali e della comunicazione al Consiglio e al Parlamento in merito alla creazione di nuove prospettive finanziarie per il periodo 2000-2006.