91998E0593

INTERROGAZIONE SCRITTA n. 593/98 dell'on. W.G. van VELZEN alla Commissione. Risposta della Commissione europea a un reclamo di EnerTel N.V.

Gazzetta ufficiale n. C 304 del 02/10/1998 pag. 0135


INTERROGAZIONE SCRITTA P-0593/98 di W.G. van Velzen (PPE) alla Commissione (23 febbraio 1998)

Oggetto: Risposta della Commissione europea a un reclamo di EnerTel N.V.

Il 15 luglio dello scorso anno Enertel N.V., consorzio olandese di telecomunicazioni, ha presentato un reclamo presso la Commissione europea riguardante il progetto di legge sull'aggiudicazione delle frequenze per telecomunicazioni mobili nei Paesi Bassi. Il 18 dicembre 1997 EnerTel ha corredato il reclamo iniziale di elementi integrativi e ha chiesto alla Commissione di adottare una decisione in tempi rapidi, segnatamente entro la fine del 1997, dato che la società concorreva all'aggiudicazione di una licenza per la fornitura di servizi mobili. Anche in virtù dell'incertezza economica dovuta alla lentezza del processo legislativo e al silenzio della Commissione europea, EnerTel N.V. si è vista costretta il 6 gennaio scorso a ritirarsi dall'asta per l'aggiudicazione delle licenze per telecomunicazioni mobili. Nella sua risposta in data 3 febbraio 1998, la Commissione ha successivamente comunicato che «l'oggetto del reclamo pare essere decaduto visto che, a quanto risulta da notizie di stampa, la società si è ritirata dall'asta».

1. E' consapevole la Commissione della relazione tra le lungaggini nell'esame del reclamo di EnerTel N.V. e la decisione di quest'ultima di ritirarsi dall'asta?

2. E' consapevole la Commissione che la sua condotta non ha giovato alla sua credibilità di arbitro?

3. Non pensa la Commissione che sarebbe quanto meno auspicabile che rispodesse al reclamo di EnerTel sul piano dei contenuti, anche alla luce della sua rilevanza generale, e in caso affermativo intende la Commissione rendere pubblica tale risposta?

4. E' consapevole la Commissione che, nell'ambito della rapida liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni, è di grande importanza, in particolare per le società di telecomunicazioni di recente costituzione, ottenere risposta in tempi rapidi ai reclami e non ritiene la Commissione che una risposta sollecita costituisca uno dei suoi strumenti efficaci per promuovere concretamente la concorrenza? In caso affermativo, come intende la Commissione accelerare in futuro le procedure concernenti i reclami?

Risposta data dal sig. Van Miert in nome della Commissione (19 marzo 1998)

1. La Commissione si sforza di rispondere ai reclami entro tempi ragionevoli, avviando una procedura di infrazione nei confronti dello Stato membro interessato entro un anno dalla presentazione del reclamo oppure informando il denunziante che la Commissione non darà seguito al reclamo entro quel periodo. Al reclamo al quale l'onorevole parlamentare fa riferimento è stata data risposta entro tale limite di tempo. Va sottolineato, inoltre, che gli organi giudiziari nazionali sono competenti a loro volta ad applicare la legislazione europea. Le imprese, anche in presenza di reclami pendenti davanti alla Commissione, possono promuovere una causa presso un tribunale nazionale e richiedere delle misure provvisorie a tutela dei loro diritti.

2. A rigor di termini, i denunzianti non sono parti in causa nei procedimenti come quello in esame. Dopo tutto, la Commissione dispone di un potere discrezionale nel decidere se avviare o meno una procedura di infrazione nei confronti di uno Stato membro. Tale discrezionalità è stata ripetutamente confermata dalla Corte di giustizia.

3. Dopo la ricezione del reclamo al quale l'onorevole parlamentare fa riferimento, il governo olandese ha approvato la legge sull'aggiudicazione delle frequenze per le telecomunicazioni mobili e ha proceduto a tale aggiudicazione per i futuri operatori DCS 1800. In questo modo i Paesi Bassi hanno recepito l'articolo 2 della direttiva 96/2/CE della Commissione, del 16 gennaio 1996, che modifica la direttiva 90/388/CEE in relazione alle comunicazioni mobili e personali ((GU L 20 del 26.1.1996. )). Le principali questioni sollevate dal denunziante risultano quindi superate.

4. Come già detto, la Commissione si sforza di rispondere ai reclami in un tempo ragionevole. Verrà intensificata, inoltre, la cooperazione con le autorità nazionali. Nell'immediato futuro ciò dovrebbe portare a una gestione ancora migliore dei possibili reclami relativi a una presunta limitazione della concorrenza nel settore delle telecomunicazioni.