INTERROGAZIONE SCRITTA n. 166/98 dell'on. James FITZSIMONS alla Commissione. Legislazione degli Stati membri UE sulle biciclette
Gazzetta ufficiale n. C 304 del 02/10/1998 pag. 0044
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0166/98 di James Fitzsimons (UPE) alla Commissione (2 febbraio 1998) Oggetto: Legislazione degli Stati membri UE sulle biciclette La Commissione può precisare quali misure di sicurezza si applicano alle biciclette in ciascuno degli Stati membri per migliorare la sicurezza dei ciclisti nonché altri utenti della strada? Può precisare se, in qualcuno degli Stati membri, è obbligatoria l'assicurazione per i ciclisti e, nell'affermativa, può fornire particolari? Qualche Stato membro ha introdotto tasse sulle biciclette? Può fornire dettagli sul numero di biciclette coinvolte in incidenti negli Stati membri e relative cause? Risposta data dal signor Kinnock a nome della Commissione (12 marzo 1998) Nella disciplina in materia di circolazione stradale di tutti gli Stati membri i ciclisti sono considerati utenti della strada al pari dei conducenti di veicoli a motore. Tutti gli utenti della strada sono tenuti a fruire delle strade senza mettere a repentaglio la sicurezza altrui. I seguenti Stati membri hanno adottato disposizioni specifiche per i ciclisti: Belgio, Danimarca, Germania, Spagna, Francia, Italia, Paesi Bassi, Austria, Finlandia, Svezia e Regno Unito. I seguenti Stati membri hanno introdotto disposizioni specifiche per i conducenti di veicoli a motore per garantire la sicurezza dei ciclisti: Belgio, Germania, Spagna, Francia, Italia, Austria, Svezia e Regno Unito. La Commissione non è a conoscenza di alcuna disposizione nazionale che preveda un obbligo di assicurazione per i ciclisti, né le risulta che esistano tasse sull'utilizzo delle biciclette in alcuno Stato membro, ovviamente fatta salva l'IVA che viene abitualmente prelevata sull'acquisto di biciclette. I dati più recenti al momento disponibili sono contenuti nella relazione statistica sugli incidenti stradali del 1992 elaborata dalla Conferenza europea dei ministri dei Trasporti, nella quale figura il numero delle vittime senza precisazione delle cause degli incidenti mortali. Viste le imperfezioni di questo e altro genere relative ai dati disponibili, la Commissione sta sviluppando una base di dati statistici sugli incidenti stradali che comprende l'intero territorio europeo. La Commissione ha pubblicato una relazione intitolata «Stato di avanzamento e futuri orientamenti - CARE: banca di dati comunitaria sugli incidenti stradali» ((COM(97) 238 def. )).