INTERROGAZIONE SCRITTA P-3617/97 di Konstantinos Hatzidakis (PPE) alla Commissione (10 novembre 1997)

Oggetto: Stato di realizzazione del catasto in Grecia

Dato che la Grecia è uno dei pochi paesi d'Europa a non disporre ancora di un catasto nazionale, è comprensibile la grande importanza che la sua realizzazione riveste per la Grecia. Può la Commissione riferire, sulla base degli elementi a sua disposizione, qual è l'ammontare complessivo dei fondi previsti per finanziare il catasto in Grecia, quanti di questi sono stati finora spesi e quali risultati hanno dato rispetto all'insieme dell'opera, come pure quando prevede che verrà portata a compimento stando agli attuali ritmi di realizzazione?

Risposta data dalla signora Wulf-Mathies in nome della Commissione (5 dicembre 1997)

Il programma operativo Ambiente, come approvato il 28 luglio 1994, prevede un importo di 172 Mecu in termini di spese pubbliche per l'istituzione del catasto in Grecia: ciò rappresenta un terzo degli stanziamenti per detto programma. In seguito alle recenti discussioni sulla modifica del Quadro comunitario di sostegno (QCS), si prevede in linea di principio che lo stanziamento per il bilancio sarà ridotto di 33,3 Mecu (spese pubbliche).

L'attuale tasso di assorbimento relativo a questo progetto è dell'11%, con previsioni di raddoppio (22%) per la fine del 1997: a tale momento, i contratti firmati corrisponderanno a 120 Mecu. La Commissione ritiene che l'introduzione di un sistema di catasto nazionale abbia richiesto una buona preparazione legislativa e organizzativa, la quale ha necessariamente richiesto del tempo, e che l'assorbimento vero e proprio sia potuto partire soltanto dall'anno in corso. Essa è del parere che non esistono più ostacoli a che l'assorbimento dei crediti abbia luogo entro i termini previsti dal QCS.

Secondo la programmazione delle autorità elleniche, il completamento del catasto sull'insieme del territorio greco richiederà una quindicina d'anni.