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24.7.2017 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 239/69 |
Ricorso proposto il 2 giugno 2017 — Korwin-Mikke/Parlamento
(Causa T-352/17)
(2017/C 239/80)
Lingua processuale: il francese
Parti
Ricorrente: Janusz Korwin-Mikke (Jozefow, Polonia) (rappresentanti: M. Cherchi, A. Daoût e M. Dekleermaker, avvocati)
Convenuto: Parlamento europeo
Conclusioni
Il ricorrente chiede che il Tribunale voglia:
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dichiarare il presente ricorso ricevibile e fondato; |
conseguentemente:
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annullare la decisione dell’Ufficio di presidenza del Parlamento europeo del 3 aprile 2017; |
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annullare la precedente decisione del Presidente del Parlamento del 14 marzo 2017; |
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disporre il risarcimento del danno finanziario e morale cagionato dalle decisioni impugnate, ovvero versare al ricorrente la somma di EUR 19 180; |
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ad ogni modo, condannare il Parlamento europeo all’integralità delle spese. |
Motivi e principali argomenti
A sostegno del ricorso, il ricorrente deduce due motivi.
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1. |
Primo motivo, vertente sulla violazione dell’articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, del principio generale di libertà di espressione, in combinato disposto con l’articolo 10 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e con l’articolo 52 della Carta dei diritti fondamentali, stante la particolare circostanza secondo cui le dichiarazioni di cui trattasi nelle decisioni impugnate sono state rese da un parlamentare europeo nell’esercizio delle sue funzioni e all’interno delle istituzioni dell’Unione europea, nonché sulla violazione dell’articolo 166 del regolamento del Parlamento dell’Unione europea, dell’articolo 41 della Carta dei diritti fondamentali, del principio di motivazione degli atti delle istituzioni dell’Unione europea, dell’articolo 296 TFUE, su un errore manifesto di valutazione e su un eccesso di potere. |
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2. |
Secondo motivo, vertente sulla violazione dell’articolo 41 della Carta dei diritti fondamentali, del principio di motivazione degli atti delle istituzioni dell’Unione europea, del principio generale di proporzionalità, su un errore manifesto di valutazione e su un eccesso di potere. |