4.2.2019   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 44/36


Sentenza del Tribunale del 29 novembre 2018 — WL/ERCEA

(Causa T-493/17) (1)

((«Funzione pubblica - Agenti contrattuali - Indagine amministrativa - Prolungamento del periodo di prova - Atto preparatorio - Licenziamento - Notifica del licenziamento mediante messaggio di posta elettronica - Termine per la presentazione del reclamo - Dies a quo - Irricevibilità - Rispetto delle forme sostanziali - Decisione di licenziamento all’esito del periodo di prova - Cessazione del rapporto di fiducia - Responsabilità - Domanda di udienza formulata nell’atto introduttivo del ricorso e non reiterata ai sensi dell’articolo 106, paragrafo 2, del regolamento di procedura»))

(2019/C 44/46)

Lingua processuale: l'italiano

Parti

Ricorrente: WL (rappresentante: F. Elia, avvocato)

Convenuta: Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca (rappresentanti: F. Sgritta e M. Chacón Mohedano, agenti, assistite da A. Dal Ferro, avvocato)

Oggetto

Domanda fondata sull’articolo 270 TFUE e diretta, in primo luogo, all’annullamento della decisione di licenziamento dell’ERCEA comunicata oralmente alla ricorrente il 10 gennaio 2017, all’immediato ripristino del rapporto di lavoro e alla condanna dell’ERCEA al pagamento di tutte le retribuzioni medio tempore maturate; in secondo luogo, all’annullamento della decisione dell’ERCEA del 28 ottobre 2016 recante prolungamento del periodo di prova della ricorrente e all’accertamento dell’inesistenza di tale periodo di prova a partire dal 1o novembre 2016; in terzo luogo, all’annullamento degli atti dell’indagine amministrativa effettuata dall’Ufficio d’indagine e di disciplina della Commissione (IDOC) e della relazione di tale indagine datata 7 novembre 2016, nonché alla condanna dell’ERCEA alla cancellazione dell’indagine amministrativa dal sistema informatico di gestione del personale e da qualsivoglia altra banca dati presente nelle istituzioni dell’Unione europea; in quarto luogo, all’annullamento della decisione di licenziamento dell’ERCEA datata 22 dicembre 2016 e pervenuta alla ricorrente il 24 gennaio 2017, all’immediato ripristino del rapporto di lavoro e alla condanna dell’ERCEA al risarcimento del danno costituito dalle retribuzioni maturate dalla data del licenziamento fino alla pubblicazione della sentenza, oppure, in assenza di reintegrazione nel posto di lavoro, alla condanna dell’ERCEA al risarcimento del danno consistente nella perdita degli stipendi fino alla scadenza del contratto e pari ad EUR 39 000, e, in quinto luogo, ed in ogni caso, alla condanna dell’ERCEA al pagamento a favore della ricorrente della somma di EUR 300 000, ovvero della diversa somma, maggiore o minore, che sarà ritenuta equa, a titolo di risarcimento per la grave lesione dell’immagine e della reputazione personale e professionale della ricorrente.

Dispositivo

1)

Il ricorso è respinto.

2)

WL è condannata alle spese.


(1)  GU C 318 del 25.9.2017.