12.2.2018 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 52/19 |
Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Tribunale di Brindisi (Italia) il 17 novembre 2017 — procedimento penale a carico di Gianluca Moro
(Causa C-646/17)
(2018/C 052/26)
Lingua processuale: l’italiano
Giudice del rinvio
Tribunale di Brindisi
Imputato nel procedimento principale
Gianluca Moro
Questione pregiudiziale
Se l’articolo 2, § 1, l’articolo 3, § 1 lettera c), l’articolo 6, § § 1, 2 e 3, della direttiva 2012/13/UE (1), nonché l’art. 48 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, debbano essere interpretati nel senso che ostino a disposizioni processuali penali di uno Stato membro in base alle quali le garanzie difensive conseguenti alla modifica dell’imputazione vengano assicurate in termini, qualitativamente e quantitativamente, diversi a seconda che la modifica riguardi gli aspetti fattuali dell’accusa, ovvero la qualificazione giuridica della stessa, in particolare consentendo soltanto nel primo caso all’imputato di chiedere il rito alternativo premiale dell’applicazione della pena (c.d. patteggiamento).
(1) Direttiva 2012/13/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2012, sul diritto all’informazione nei procedimenti penali (GU L 142, pag. 1).