4.4.2016 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 118/27 |
Sentenza del Tribunale del 26 febbraio 2016 — Vidmar e a./Commissione
(Causa T-507/14) (1)
((«Responsabilità extracontrattuale - Adesione della Croazia all’Unione - Abrogazione, prima dell’adesione, di una normativa nazionale che prevede la creazione della professione di ufficiale giudiziario - Danno subìto dalle persone che sono state precedentemente nominate ufficiali giudiziari - Mancata adozione da parte della Commissione di misure volte all’osservanza degli impegni di adesione - Violazione sufficientemente qualificata di una norma giuridica che conferisce diritti ai singoli - Articolo 36 dell’atto di adesione»))
(2016/C 118/29)
Lingua processuale: il croato
Parti
Ricorrenti: Vedran Vidmar (Zagabria, Croazia) e gli altri 21 ricorrenti i cui nomi figurano in allegato alla sentenza (rappresentante: D. Graf, avvocato), nonché Darko Graf (Zagabria) (rappresentanti: inizialmente D Graf, successivamente L. Duvnjak, avvocati)
Convenuta: Commissione europea (rappresentanti: S. Ječmenica e G. Wils, agenti)
Oggetto
Ricorso diretto a ottenere il risarcimento del danno che i ricorrenti asseriscono di aver subìto a causa del comportamento illecito tenuto dalla Commissione all’atto del controllo da essa esercitato riguardo all’osservanza degli impegni d’adesione della Repubblica di Croazia.
Dispositivo
1) |
Il ricorso è respinto. |
2) |
I sigg.ri Vedran Vidmar e Darko Graf nonché gli altri ricorrenti i cui nomi figurano in allegato sono condannati alle spese. |