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3.11.2015 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 363/16 |
Sentenza della Corte (Quarta Sezione) del 10 settembre 2015 — Parlamento europeo/Consiglio dell'Unione europea
(Causa C-363/14) (1)
((Ricorso di annullamento - Cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale - Europol - Elenco dei paesi e delle organizzazioni terzi con cui Europol stipula accordi - Determinazione della base giuridica - Quadro giuridico applicabile a seguito dell’entrata in vigore del Trattato di Lisbona - Disposizioni transitorie - Base giuridica derivata - Distinzione tra atti legislativi e misure di esecuzione - Consultazione del Parlamento - Iniziativa di uno Stato membro o della Commissione))
(2015/C 363/19)
Lingua processuale: il francese
Parti
Ricorrente: Parlamento europeo (rappresentanti: F. Drexler, A. Caiola e M. Pencheva, agenti)
Convenuto: Consiglio dell'Unione europea (rappresentanti: E. Sitbon, K. Pleśniak e K. Michoel, agenti)
Intervenienti a sostegno del convenuto: Repubblica ceca (rappresentanti: M. Smolek, J. Vláčil e J. Škeřík, agenti), Ungheria (rappresentanti: M.Z. Fehér, G. Szima e M. Bóra, agenti)
Dispositivo
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1) |
Il ricorso è respinto. |
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2) |
Il Parlamento europeo è condannato alle spese. |
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3) |
La Repubblica ceca e l’Ungheria sopporteranno le proprie spese. |