16.11.2013 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 336/26 |
Ricorso proposto il 3 settembre 2013 — Marchiani/Parlamento
(Causa T-479/13)
2013/C 336/56
Lingua processuale: il francese
Parti
Ricorrente: Jean-Charles Marchiani (Tolone, Francia) (rappresentante: C.-S. Marchiani, avvocato)
Convenuto: Parlamento europeo
Conclusioni
Il ricorrente chiede che il Tribunale voglia:
— |
annullare la decisione del Segretario generale del 4 luglio 2013; |
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annullare la nota di debito del 5 luglio 2013; |
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condannare il Parlamento europeo alle spese. |
Motivi e principali argomenti
Con il presente ricorso, il ricorrente contesta la decisione del Parlamento europeo di procedere al recupero delle somme percepite dal ricorrente tra il 2001 e il 2004 a titolo di indennità di assistenza parlamentare.
A sostegno del ricorso, il ricorrente deduce sei motivi.
1) |
Primo motivo, vertente su una irregolarità procedurale, in quanto la decisione del Segretario generale del Parlamento del 4 luglio 2013 sarebbe in contrasto con la decisione dell'Ufficio di presidenza del Parlamento europeo del 19 maggio e del 9 luglio 2008 recante misure di applicazione dello Statuto dei deputati del Parlamento europeo, nonché con il principio del contraddittorio e con il rispetto dei diritti della difesa. |
2) |
Secondo motivo, vertente su un'errata applicazione della normativa riguardante le spese e le indennità dei deputati del Parlamento (normativa SID). |
3) |
Terzo motivo, vertente su un errore di valutazione degli elementi del fascicolo. |
4) |
Quarto motivo, vertente su un difetto di imparzialità del Segretario generale del Parlamento europeo all'atto dell'adozione della decisione del 4 luglio 2013. |
5) |
Quinto e sesto motivo, vertenti sulla prescrizione delle somme che costituiscono oggetto di recupero. |