16.2.2013 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 46/24 |
Ricorso proposto il 24 dicembre 2012 — Dalli/Commissione
(Causa T-562/12)
2013/C 46/43
Lingua processuale: l’inglese
Parti
Ricorrente: John Dalli (St. Julians, Malta) (rappresentanti: avv.ti L. Levi, A. Alamanou e S. Rodrigues)
Convenuta: Commissione europea
Conclusioni
Il ricorrente chiede che il Tribunale voglia:
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annullare la decisione orale del Presidente della Commissione europea, del 16 ottobre 2012, di sua cessazione dall'ufficio con effetto immediato; |
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condannare la convenuta a risarcire sia il danno morale sia quello materiale; e |
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condannare la convenuta alla totalità delle spese. |
Motivi e principali argomenti
A sostegno del ricorso, il ricorrente deduce cinque motivi.
1) |
Primo motivo, vertente sulla violazione degli articoli 245 e 247 TFUE, essendo la decisione impugnata stata adottata da un'autorità incompetente. |
2) |
Secondo motivo, vertente, in subordine, sulla violazione dell'articolo 17, paragrafo 6, TUE e del principio generale di certezza del diritto, non potendo la decisione impugnata essere considerata come comportante una valida dimissione del ricorrente. |
3) |
Terzo motivo, vertente su errori manifesti e sulla violazione di regole procedurali, in quanto la decisione impugnata non poggia su giustificati motivi e gli accertamenti dell'OLAF, sui quali è basata la decisione impugnata, derivano da un procedimento illegittimo. |
4) |
Quarto motivo, vertente sulla violazione dei diritti della difesa, non avendo il ricorrente potuto fare alcuna valutazione e accertamento dei fatti che gli sono stati contestati. |
5) |
Quinto motivo, vertente sulla violazione del principio di proporzionalità, non avendo potuto il ricorrente conoscere quali siano gli scopi legittimamente perseguiti dalla decisione impugnata e se qualsiasi altra misura meno repressiva sia stata presa in considerazione. |