22.9.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 287/28 |
Ricorso presentato il 25 luglio 2012 — Commissione europea/Repubblica italiana
(Causa C-353/12)
2012/C 287/54
Lingua processuale: l’italiano
Parti
Ricorrente: Commissione europea (rappresentanti: S. Thomas, D. Grespan e B. Stromsky, agenti)
Convenuta: Repubblica italiana
Conclusioni
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Non avendo preso, nei termini stabiliti, tutti i provvedimenti necessari a recuperare l’aiuto di Stato giudicato illegittimo ed incompatibile con il mercato interno con la decisione C(2009) 8123 della Commissione, del 28 ottobre 2009, relativa all’aiuto di Stato C 59/2007 (ex N 127/2006 e NN 13/2006) al quale l’Italia ha dato esecuzione a favore di Ixfin SpA (notificata il 29 ottobre 2009 e pubblicata in G.U. L 167 dell’1.7.2010, pag. 39), la Repubblica italiana è venuta meno agli obblighi imposti dagli artt. 2, 3 e 4 di tale decisione e dal Trattato TFUE. |
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condannare la convenuta alle spese. |
Motivi e principali argomenti
Il ricorso della Commissione ha ad oggetto la mancata esecuzione da parte della Repubblica italiana della decisione della Commissione relativa all’aiuto di Stato sotto forma di garanzia concesso dal Ministero dello Sviluppo Economico a copertura di un prestito contratto da Ixfin con Banca Apulia SpA.
La Commissione osserva che l’Italia avrebbe dovuto assicurare l’esecuzione dell’obbligo di recupero dell’aiuto entro il 1o marzo 2010 e, inoltre, avrebbe dovuto informare la Commissione, entro il 29 dicembre 2009, delle misure adottate per eseguire la decisione.
Alla data dell’introduzione del presente ricorso, la convenuta non aveva ancora adottato tutte le misure necessarie per adempiere tali obblighi.