29.3.2014   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 93/9


Sentenza della Corte (Quarta Sezione) del 13 febbraio 2014 (domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dall’Unabhängiger Verwaltungssenat des Landes Oberösterreich — Austria) — Procedimento instaurato da Susanne Sokoll-Seebacher

(Causa C-367/12) (1)

(Libertà di stabilimento - Sanità pubblica - Articolo 49 TFUE - Farmacie - Adeguato approvvigionamento della popolazione in medicinali - Autorizzazione - Ripartizione territoriale delle farmacie - Previsione di limitazioni fondate essenzialmente su un criterio demografico - Distanza minima tra le farmacie)

2014/C 93/13

Lingua processuale: il tedesco

Giudice del rinvio

Unabhängiger Verwaltungssenat des Landes Oberösterreich

Parti

Susanne Sokoll-Seebacher

Con l’intervento di: Agnes Hemetsberger, succeduta a Susanna Zehetner

Oggetto

Domanda di pronuncia pregiudiziale — Unabhängiger Verwaltungssenat des Landes Oberösterreich — Interpretazione degli articoli 49 TFUE, nonché 16 e 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea — Normativa di uno Stato membro che subordina il rilascio di una concessione per l’esercizio di una farmacia a una valutazione del fabbisogno del mercato fondata su diversi criteri complessi e pressoché imprevedibili

Dispositivo

L’articolo 49 TFUE, in particolare l’esigenza di coerente perseguimento dell’obiettivo prestabilito, deve essere interpretato nel senso che esso osta ad una normativa di uno Stato membro, come quella oggetto della controversia principale, la quale fissi come criterio essenziale per verificare la necessità di aprire una nuova farmacia una soglia tassativa di «persone destinate ad approvvigionarsi», se le autorità nazionali competenti non hanno la possibilità di derogare a tale soglia per tenere conto di peculiarità locali.


(1)  GU C 331 del 27.10.2012.