19.11.2011 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 340/26 |
Ricorso proposto il 9 settembre 2011 — Francia/Commissione
(Causa T-479/11)
2011/C 340/54
Lingua processuale: il francese
Parti
Ricorrente: Repubblica francese (rappresentanti: E. Belliard, G. de Bergues, B. Beaupère-Manokha e J. Gstalter, agenti)
Convenuta: Commissione europea
Conclusioni
La ricorrente chiede che il Tribunale voglia:
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annullare la decisione impugnata nella sua interezza; |
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condannare la Commissione alle spese. |
Motivi e principali argomenti
Con il suo ricorso, la ricorrente chiede al Tribunale l’annullamento della decisione della Commissione europea 29 giugno 2011, C(2011) 4483 def., relativa all’aiuto di Stato n. C 35/2008 concesso dalla Francia all’ente pubblico a carattere industriale e commerciale «Institut Français du Pétrole».
A sostegno del suo ricorso la ricorrente invoca tre motivi:
1) |
Primo motivo, vertente su un errore di diritto in quanto la Commissione non avrebbe adeguatamente dimostrato l’esistenza di un aiuto di Stato. Infatti, la ricorrente ritiene che, al fine di concludere per l’esistenza di un aiuto di Stato, la Commissione non abbia osservato le norme che disciplinano la prova in materia di aiuti di Stato per quanto riguarda sia l’onere della prova che il livello di prova richiesto. |
2) |
Secondo motivo, suddiviso in quattro parti, vertenti su errori di fatto e di diritto in quanto la Commissione ha ritenuto che esista una garanzia implicita illimitata a favore dell’Institut Français du Pétrole. La ricorrente deduce che:
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3) |
Terzo motivo, suddiviso in due parti, vertenti su una violazione della nozione di vantaggio ai sensi dell’art. 107, n. 1, TFUE, in quanto:
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