8.6.2013 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 164/15 |
Sentenza del Tribunale del 25 aprile 2013 — Gbagbo/Consiglio
(Causa T-119/11) (1)
(Politica estera e di sicurezza comune - Misure restrittive specifiche adottate nei confronti di determinate persone ed entità per tener conto della situazione in Costa d’Avorio - Congelamento dei capitali - Adattamento delle conclusioni - Obbligo di motivazione - Errore manifesto di valutazione - Sviamento di potere - Diritti della difesa - Diritto di proprietà)
2013/C 164/26
Lingua processuale: il francese
Parti
Ricorrente: Simone Gbagbo (Abidjan, Costa d’Avorio) (rappresentante: avv. J.-C. Tchikaya)
Convenuto: Consiglio dell’Unione europea (rappresentanti: B. Driessen e M. Chavrier, agenti)
Intervenienti a sostegno del convenuto: Commissione europea (rappresentanti: A. Bordes e M. Konstantinidis, agenti); e Repubblica della Costa d’Avorio (rappresentanti: avv.ti J.-P. Mignard, J.-P. Benoit e G. Merland)
Oggetto
Inizialmente domanda di annullamento, da un lato, della decisione 2011/18/PESC del Consiglio, del 14 gennaio 2011, recante modifica della decisione 2010/656/PESC del Consiglio che proroga le misure restrittive nei confronti della Costa d’Avorio (GU L 11, pag. 36), e, dall’altro, del regolamento (UE) n. 25/2011 del Consiglio, del 14 gennaio 2011, recante modifica del regolamento (CE) n. 560/2005 che istituisce misure restrittive specifiche nei confronti di determinate persone ed entità per tener conto della situazione in Costa d’Avorio (GU L 11, pag. 1), nella parte in cui tali atti riguardano la ricorrente.
Dispositivo
1) |
Il ricorso è respinto. |
2) |
La sig.ra Simone Gbagbo sopporterà le proprie spese, nonché quelle sostenute dal Consiglio dell’Unione europea. |
3) |
La Repubblica della Costa d’Avorio e la Commissione europea sopporteranno le proprie spese. |