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19.11.2011 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 340/10 |
Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Tribunale di Palermo — Sezione Distaccata di Bagheria (Italia) il 7 settembre 2011 — Paola Galioto/Maria Guccione e a.
(Causa C-464/11)
2011/C 340/18
Lingua processuale: l'italiano
Giudice del rinvio
Tribunale di Palermo — Sezione Distaccata di Bagheria
Parti nella causa principale
Ricorrente: Paola Galioto
Convenuti: Maria Guccione, Maria Piera Savona, Fabio Savona
Questioni pregiudiziali
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1) |
Se gli articoli 3 e 4 della direttiva 2008/52/CE (1) sull’efficacia e competenza del mediatore possano interpretarsi nel senso di richiedere che il mediatore sia dotato anche di competenze in campo giuridico e che la scelta del mediatore da parte del responsabile dell’organismo debba avvenire in considerazione delle specifiche conoscenze ed esperienze professionali in relazione alla materia oggetto di controversia; |
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2) |
se l’articolo 1 della direttiva 2008/52/CE possa interpretarsi nel senso di richiedere criteri di competenza territoriale degli organismi di mediazione che mirino a facilitare l’accesso alla risoluzione alternativa delle controversie ed a promuovere la composizione amichevole delle medesime; |
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3) |
se l’articolo 1 della direttiva 2008/52/CE sull’equilibrata relazione tra mediazione e procedimento giudiziario, l’articolo 3 lett. a), il considerando 10 ed il considerando 13 della direttiva 2008/52/CE sull’assoluta centralità della volontà delle parti nella gestione del procedimento di mediazione e nella decisione relativa alla sua conclusione possano interpretarsi nel senso che, quando l’accordo amichevole e spontaneo non è raggiunto, il mediatore possa formulare una proposta di conciliazione salvo che le parti non gli chiedano congiuntamente di non farlo (poiché ritengono di dover porre fine al procedimento di mediazione). |
(1) GU L 136, pag. 3.