19.6.2010   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 161/43


Ricorso proposto il 25 gennaio 2010 — Noko Ngele/Commissione

(Causa T-15/10)

(2010/C 161/68)

Lingua processuale: il francese

Parti

Ricorrente: Mariyus Noko Ngele (Bruxelles, Belgio) (rappresentante: avv. F. Sabakunzi)

Convenuta: Commissione europea

Conclusioni della ricorrente

dichiarare che il CDE non ha mai sostituito il CDI e che non ha esistenza legale né personalità giuridica in Belgio;

condannare in solido la Commissione europea, uno dei suoi membri e alcuni suoi agenti a pagare a titolo di risarcimento finanziario l’importo di EUR 200 000, maggiorato degli interessi legali del 10 % all’anno dal 1995 nonché degli interessi giudiziari;

condannare in solido la Commissione europea, uno dei suoi membri e alcuni suoi agenti a pagare a titolo di risarcimento del danno morale e psicologico l’importo di EUR 5 milioni, maggiorato degli interessi giudiziari;

dichiarare che l’emananda sentenza sarà esecutiva nonostante qualunque ricorso;

condannare la convenuta alle spese nonché all’indennità di procedura stimata a EUR 30 000.

Motivi e principali argomenti

Con il presente ricorso la ricorrente chiede il risarcimento del danno asseritamente subito a seguito dell’impossibilità di procedere al recupero di un credito che vanterebbe nei confronti del «Centre pour le développement industriel (CDI)» a causa della sostituzione di tale organizzazione con un’istituzione congiunta del gruppo di Stati ACP (Africa, Caraibi, Pacifico) e dell’Unione Europea denominata «Centre pour le développement de l’entreprise (CDE)».