9.5.2008   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 116/15


Ricorso proposto il 6 marzo 2008 — Commissione delle Comunità europee/Repubblica portoghese

(Causa C-105/08)

(2008/C 116/26)

Lingua processuale: il portoghese

Parti

Ricorrente: Commissione delle Comunità europee (rappresentanti: R. Lyal e M. Afonso, agenti)

Convenuta: Repubblica portoghese

Conclusioni della ricorrente

Dichiarare che, nel tassare i pagamenti di interessi all'estero in modo più gravoso rispetto al pagamento di interessi a soggetti residenti nel territorio portoghese, la Repubblica Portoghese impone restrizioni alla prestazione di servizi di credito ipotecario e di altro credito da parte di istituzioni finanziarie residenti in altri Stati membri e in Stati parte dell'accordo SEE, ed è pertanto venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza degli artt. 49 CE e 56 CE, e degli artt. 36 e 40 dell'accordo SEE.

condannare Repubblica portoghese alle spese.

Motivi e principali argomenti

Il Código do Imposto sobre o Rendimento das Pessoas Colectivas (CIRC) (Codice dell'imposta sulle società) prevede una differenza di trattamento fiscale dei redditi relativi agli interessi pagati alle istituzioni finanziarie, a seconda che queste siano o meno residenti in territorio portoghese.

La tassazione applicabile in Portogallo agli interessi pagati alle istituzioni finanziarie non residenti si traduce in una pressione fiscale effettiva ben superiore rispetto a quella dei contribuenti residenti in merito a redditi simili. La normativa nazionale dissuade in tal modo le istituzioni finanziarie non residenti dall'offrire sul mercato portoghese i loro servizi, in particolare, di credito ipotecario, e impedisce ai residenti in Portogallo di accedere ai servizi di credito che potrebbero essere loro proposti da tali istituzioni. Una normativa di tal genere costituisce, pertanto, una restrizione alle libertà fondamentali ai sensi degli artt. 49 CE e 56 CE e dei corrispondenti articoli dell'accordo SEE.