61965J0049

++++

NELLA CAUSA 49-65 PROMOSSA DALLA

FERRIERE E ACCIAIERIE NAPOLETANE S.P.A .,

CON SEDE IN NAPOLI,

IN PERSONA DEL RAG . GIOVANNI SCOTTO, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE,

CON GLI AVVOCATI PROF . PIETRO GASPARRI E CARLO SELVAGGI, ENTRAMBI AMMESSI AL PATROCINIO INNANZI ALLE MAGISTRATURE SUPERIORI,

E CON DOMICILIO ELETTO A LUSSEMBURGO PRESSO L' AVVOCATO ERNEST ARENDT, 6, RUE WILLY GOERGEN, RICORRENTE,

CONTRO

L' ALTA AUTORITA' DELLA COMUNITA' EUROPEA DEL CARBONE E DELL' ACCIAIO,

RAPPRESENTATA DAL SUO CONSULENTE GIURIDICO, AVVOCATO ITALO TELCHINI, IN QUALITA DI AGENTE,

ASSISTITO DALL' AVVOCATO GIUSEPPE GUARINO, PROFESSORE ALL' UNIVERSITA DI ROMA,

E CON DOMICILIO ELETTO PRESSO I SUOI UFFICI, 2, PLACE DE METZ, LUSSEMBURGO, CONVENUTA,

CAUSA AVENTE AD OGGETTO : L' ANNULLAMENTO DELLA DECISIONE INDIVIDUALE DEL 19 MAGGIO 1965, RELATIVA AGLI OBBLIGHI DELLA RICORRENTE NEI CONFRONTI DEL MECCANISMO DI PEREQUAZIONE DEL ROTTAME IMPORTATO E ASSIMILATO,

SULLA RICEVIBILITA

LA RICEVIBILITA DEL RICORSO NON E STATA CONTESTATA DALLA CONVENUTA NE DA LUOGO A RILIEVI D' UFFICIO . IL RICORSO E QUINDI RICEVIBILE .

NEL MERITO

NELLA DECISIONE IMPUGNATA SI DICHIARA CHE LA CONVENUTA NON HA PROVATO CHE IL ROTTAME DI CUI TRATTASI SIA ROTTAME LEGATO . SI AFFERMA ALTRESI' CHE LE SUE DICHIARAZIONI RELATIVE ALL' ACQUISTO DI DETTO ROTTAME NON SONO SUFFRAGATE DA PROVE ADEGUATE .

LA RICORRENTE ASSUME IN PRIMO LUOGO CHE UNA SIFFATTA PRETESA VIOLA LE NORME GENERALI DEL TRATTATO RELATIVE AL MECCANISMO FINANZIARIO DELLA PEREQUAZIONE E AI PRINCIPI GIURIDICI VIGENTI NEGLI STATI MEMBRI SULL' ONERE DELLA PROVA . AVENDO LE DECISIONI GENERALI RELATIVE ALLA PEREQUAZIONE DEL ROTTAME IMPOSTO ALLE IMPRESE UNICAMENTE L' OBBLIGO DI DICHIARARE GLI ACQUISTI DI ROTTAME, QUESTE DICHIARAZIONI DOVREBBERO ESSERE CONSIDERATE VERITIERE FINO A PROVA CONTRARIA . D' ALTRO LATO, - ARGOMENTA LA RICORRENTE - L' ALTA AUTORITA NON POTREBBE ESIGERE DOPO DIVERSI ANNI PROVE CHE ESSA AVREBBE POTUTO CHIEDERE AL MOMENTO IN CUI FURONO DENUNCIATI I FATTI CONTESTATI . IN MANCANZA DI TALE RICHIESTA, L' IMPRESA POTEVA LEGITTIMAMENTE RITENERE CHE LE SUE DICHIARAZIONI FOSSERO CONFORMI ALLE PRESCRIZIONI IN VIGORE . DATO CIO', LA PRETESA DELL' ALTA AUTORITA SAREBBE PURE VIZIATA DA SVIAMENTO DI POTERE IN QUANTO IMPORREBBE ALLA RICORRENTE DEI CONTRIBUTI MAGGIORI, PER NON AVER QUEST' ULTIMA ALLEGATO ALLE PROPRIE DICHIARAZIONI ELEMENTI DI PROVA CHE NON ERANO AFFATTO PRESCRITTI .

LA CORTE OSSERVA CHE, A NORMA DELLE DECISIONI GENERALI CHE HANNO ISTITUITO IL CONSORZIO, IL " ROTTAME DI ACCIAIO LEGATO " E ESENTE DAI CONTRIBUTI, QUALORA CONTENGA UNA DETERMINATA PERCENTUALE DI LEGA . DAL QUESTIONARIO 2-50 DELLA CECA USATO DALLE IMPRESE FIN DAL DICEMBRE 1954, RISULTA CHE QUESTE ERANO IN GRADO, FIN DALL' ISTITUZIONE DEL CONSORZIO, DI CONOSCERE TALI PERCENTUALI .

LA RICORRENTE HA FORNITO ALL' ALTA AUTORITA UN CERTO NUMERO DI INDICAZIONI CHE SAREBBERO, A SUO PARERE, ATTE A PROVARE CHE IL ROTTAME DI CUI TRATTASI ERA ROTTAME LEGATO . LA DECISIONE IMPUGNATA DICHIARA INSUFFICIENTI DETTE INDICAZIONI IN QUANTO NON SODDISFANO LE TRE CONDIZIONI PREVISTE DALLA RISOLUZIONE N . 17 DEL CONSIGLIO DELLA CASSA DI PEREQUAZIONE PER IL ROTTAME IMPORTATO, RISOLUZIONE ENTRATA IN VIGORE IL 1 ) MAGGIO 1958 . A NORMA DI DETTA RISOLUZIONE, E CONSIDERATO ROTTAME D' ACQUISTO UNICAMENTE QUELLO : 1 ) ACQUISTATO DA IMPRESE PRODUTTRICI DI ACCIAI LEGATI, 2 ) CONTENENTE DETERMINATE PERCENTUALI DI LEGA, E 3 ) PER IL QUALE IL PREZZO DEGLI ELEMENTI NOBILI E INDICATO SEPARATAMENTE NELLA FATTURA, CON MENZIONE DEL TENORE MEDIO .

LA RICORRENTE SOSTIENE CHE I CRITERI RELATIVI ALLA NATURA DELL' ACCIAIO PRODOTTO E AL LIVELLO DEI PREZZI DEL ROTTAME LEGATO NON HANNO RILIEVO NELLA SPECIE . IN PROPOSITO, ESSA DEDUCE CHE A QUELL' EPOCA SUL MERCATO NAPOLETANO GRANDI QUANTITA DI ROTTAME LEGATO ERANO OFFERTE A PREZZI IDENTICI A QUELLI DEL ROTTAME ORDINARIO . DATO CHE L' AUMENTO DEL COSTO DI PRODUZIONE DERIVANTE DALL' IMPIEGO DI ROTTAME LEGATO ERA COMPENSATO DAL FATTO CHE QUESTO ROTTAME E SOTTRATTO AI CONTRIBUTI DI PEREQUAZIONE, IL SUO ACQUISTO RISULTAVA QUINDI, A PARITA DI PREZZO, ALTRETTANTO VANTAGGIOSO DI QUELLO DEL ROTTAME ORDINARIO . A SOSTEGNO DI TALE ASSUNTO LA RICORRENTE ESIBISCE UN ATTESTATO DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI NAPOLI DA CUI RISULTA CHE A QUELL' EPOCA IL MERCATO NAPOLETANO ERA CARATTERIZZATO DALL' OFFERTA DI GRANDI QUANTITA DI ROTTAME LEGATO, ALLO STESSO PREZZO DEL ROTTAME ORDINARIO .

LA CONVENUTA NON HA CONTESTATO DETTO ASSUNTO, NE IL VALORE DI TALE DOCUMENTO . D' ALTRO LATO, ESSA HA RICONOSCIUTO LA NATURA DI ROTTAME LEGATO A 864 TONNELLATE DI ROTTAME PER IL QUALE LA RICORRENTE HA INDICATO IL TENORE IN METALLI DI LEGA, MA CHE NON RISPONDE INTERAMENTE AI TRE CRITERI SOPRA INDICATI .

CIO' POSTO, IL SOLO CRITERIO DECISIVO APPLICABILE NELLA FATTISPECIE, PER STABILIRE SE SIANO VERITIERE LE DICHIARAZIONI DELLA RICORRENTE RELATIVE AL ROTTAME DI CUI TRATTASI, E QUELLO CONCERNENTE L' INDICAZIONE DEL TENORE MEDIO DI METALLI DI LEGA, ED APPARE PERTANTO NECESSARIO ESAMINARE SE L' ALTA AUTORITA AVESSE NELLA SPECIE IL DIRITTO DI ESIGERE L' ASSOLUTO RISPETTO DI QUESTO CRITERIO, TAL QUALE L' ENUNCIA LA RISOLUZIONE N . 17 SOPRA CITATA .

ANZITUTTO E DA OSSERVARSI CHE, A DIFFERENZA DEL TESTO FRANCESE, IL TESTO ITALIANO DI DETTA RISOLUZIONE NON MENZIONA L' OBBLIGO DELLE IMPRESE DI INDICARE, NELLE FATTURE RELATIVE AGLI ACQUISTI DI ROTTAME LEGATO, IL TENORE MEDIO IN METALLI DI LEGA; ED E ASSODATO CHE IL TESTO ITALIANO E IL SOLO CHE SIA STATO INVIATO ALLE IMPRESE ITALIANE, IVI COMPRESA LA RICORRENTE . IN SECONDO LUOGO, LA RISOLUZIONE DISPONE CHE LE DICHIARAZIONI ANTERIORI ALLA SUA ENTRATA IN VIGORE SARANNO ESAMINATE CASO PER CASO . DATO CHE, IN BASE A QUANTO ESSA STESSA DISPONE, DETTA RISOLUZIONE E DIVENUTA OBBLIGATORIA NEI CONFRONTI DELLE IMPRESE INTERESSATE SOLO A PARTIRE DAL 1 ) MAGGIO 1958, SAREBBE ILLEGITTIMO PRETENDERNE L' OSSERVANZA NEL CASO DI ROTTAME ACQUISTATO ED UTILIZZATO PRIMA DI TALE DATA .

LE DICHIARAZIONI DELLA RICORRENTE RELATIVE ALL' ACQUISTO DEL ROTTAME DI CUI TRATTASI RISALGONO AD EPOCA ANTERIORE AL 1 ) MAGGIO 1958 . L' ALTA AUTORITA AVREBBE QUINDI DOVUTO CONTROLLARE LA VERIDICITA DI DETTE DICHIARAZIONI IN BASE AD ELEMENTI MOLTEPLICI E RELATIVI AL CASO DI SPECIE, SENZA ATTENERSI RIGIDAMENTE ALLE PRESCRIZIONI INDICATE NELLA RISOLUZIONE SOPRA MENZIONATA, E SENZA ESIGERE IN PARTICOLARE L' INDICAZIONE DEL TENORE MEDIO IN METALLI DI LEGA . PER TUTTI QUESTI MOTIVI LA DECISIONE IMPUGNATA, LA QUALE RIFIUTA DI CONSIDERARE IL ROTTAME DI CUI E CAUSA COME ROTTAME LEGATO ESENTE DALLA PEREQUAZIONE, NON E GIURIDICAMENTE FONDATA E VA QUINDI ANNULLATA .

LA RICORRENTE HA CONCLUSO INOLTRE PER LA CONDANNA DELL' ALTA AUTORITA AL RISARCIMENTO DEI DANNI NELLA MISURA CHE LA CORTE RITERRA EQUA . POICHE LA RICORRENTE NON FORNISCE ALCUNA INDICAZIONE CIRCA L' ESISTENZA O L' AMMONTARE DEL DANNO ASSERITO, TALI CONCLUSIONI NON POSSONO ESSERE ACCOLTE .

A NORMA DELL' ARTICOLO 69, PARAGRAFO 2, PRIMO COMMA, DEL REGOLAMENTO DI PROCEDURA, IL SOCCOMBENTE E CONDANNATO ALLE SPESE, OVE NE SIA STATA FATTA DOMANDA . LA CONVENUTA VA QUINDI CONDANNATA ALLE SPESE DEL GIUDIZIO .

LA CORTE,

RESPINTA OGNI ALTRA CONCLUSIONE PIU AMPIA O CONTRARIA, DICHIARA E STATUISCE :

1 . E' ANNULLATA LA DECISIONE DELL' ALTA AUTORITA DELLA COMUNITA EUROPEA DEL CARBONE E DELL' ACCIAIO, IN DATA 19 MAGGIO 1965, RELATIVA AGLI OBBLIGHI PECUNIARI DELLA RICORRENTE NELL' AMBITO DEL CONSORZIO DI PEREQUAZIONE PER IL ROTTAME IMPORTATO ED ASSIMILATO .

2 . LA CONVENUTA E CONDANNATA ALLE SPESE .