Bruxelles, 4.6.2025

COM(2025) 619 final

Raccomandazione di

DECISIONE DEL CONSIGLIO

che stabilisce che la Romania non ha dato seguito effettivo
alla raccomandazione del Consiglio del 21 gennaio 2025


Raccomandazione di

DECISIONE DEL CONSIGLIO

che stabilisce che la Romania non ha dato seguito effettivo
alla raccomandazione del Consiglio del 21 gennaio 2025

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 126, paragrafo 8,

vista la raccomandazione della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1)L’articolo 126, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) prevede che gli Stati membri debbano evitare disavanzi pubblici eccessivi.

(2)Il patto di stabilità e crescita è un insieme di norme fondato sull’obiettivo di perseguire finanze pubbliche sane come mezzo per rafforzare le condizioni per la stabilità dei prezzi e per una crescita forte e sostenibile che favorisca la creazione di posti di lavoro. Il patto di stabilità e crescita comprende il regolamento (CE) n. 1467/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per l'accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi 1 , adottato al fine di favorire la tempestiva correzione di disavanzi pubblici eccessivi.

(3)Il 3 aprile 2020 il Consiglio ha adottato, a norma dell’articolo 126, paragrafo 6, TFUE, la decisione (UE) 2020/509 2 sull’esistenza di un disavanzo eccessivo in Romania a causa della prevista inosservanza del criterio del disavanzo nel 2019 e ha formulato una raccomandazione a norma dell’articolo 126, paragrafo 7, TFUE 3 intesa a far cessare la situazione di disavanzo pubblico eccessivo in Romania entro il 2022.

(4)Il 18 giugno 2021, vista la profonda contrazione dell’attività economica legata alla pandemia di COVID-19, il Consiglio ha adottato una raccomandazione rivista indirizzata alla Romania 4 , a norma dell’articolo 126, paragrafo 7, TFUE, raccomandando che la Romania ponesse fine alla situazione di disavanzo eccessivo al più tardi entro il 2024.

(5)Il 26 luglio 2024 il Consiglio ha adottato la decisione (UE) 2024/2130 5 a norma dell'articolo 126, paragrafo 8, TFUE, nella quale ha stabilito che la Romania non aveva preso misure efficaci in risposta alla raccomandazione del Consiglio del 18 giugno 2021. La decisione del Consiglio del 26 luglio 2024 ha tenuto conto del fatto che la fase successiva della procedura per i disavanzi eccessivi, vale a dire una raccomandazione rivista del Consiglio a norma dell'articolo 126, paragrafo 7, TFUE sulla correzione del disavanzo eccessivo, si sarebbe svolta dopo la presentazione del piano nazionale strutturale di bilancio di medio termine a norma dell'articolo 11 e dell'articolo 36, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) 2024/1263.

(6)Il 25 ottobre 2024 la Romania ha presentato il suo primo piano nazionale strutturale di bilancio di medio termine, come previsto dal regolamento (UE) 2024/1263. Il piano copre il periodo 2025-2028 e presenta un aggiustamento di bilancio ripartito su sette anni. Il 21 gennaio 2025 il Consiglio ha adottato una raccomandazione che approva il piano nazionale strutturale di bilancio di medio termine della Romania 6 .

(7)Il 21 gennaio 2025 il Consiglio ha adottato un'altra raccomandazione rivista a norma dell'articolo 126, paragrafo 7, TFUE, con cui raccomandava alla Romania di porre fine alla situazione di disavanzo eccessivo entro il 2030 7 . Il Consiglio ha raccomandato un percorso correttivo di spesa netta 8 per la Romania a norma dell'articolo 3, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 1467/97 con i seguenti tassi massimi di crescita della spesa netta: 5,1 % nel 2025, 4,9 % nel 2026, 4,7 % nel 2027, 4,3 % nel 2028, 4,2 % nel 2029 e 3,9 % nel 2030, che corrispondono ai tassi di crescita cumulati massimi calcolati con riferimento al 2023 del 20,2 % nel 2025, del 26,0 % nel 2026, del 31,9 % nel 2027, del 37,6 % nel 2028, del 43,3 % nel 2029 e del 49,0 % nel 2030. Il Consiglio ha fissato al 30 aprile 2025 il termine entro il quale la Romania doveva dare seguito effettivo alla raccomandazione e presentare le misure necessarie, unitamente alla relazione annuale 2025 sui progressi compiuti da trasmettere alla Commissione a norma dell'articolo 21 del regolamento (UE) 2024/1263.

(8)Ad oggi la Romania non ha presentato la sua relazione annuale sui progressi compiuti in risposta alla raccomandazione del Consiglio del 21 gennaio 2025 intesa a far cessare la situazione di disavanzo eccessivo e sull'attuazione della serie di riforme e investimenti che giustificano la proroga del periodo di aggiustamento.

(9)Una valutazione del seguito dato dalla Romania alla raccomandazione del Consiglio del 21 gennaio 2025 porta a una serie di conclusioni elencate di seguito. La valutazione è effettuata sulla base dei dati di consuntivo di Eurostat, delle previsioni di primavera 2025 della Commissione e di altre informazioni a sua disposizione.

(10)Sulla base dei dati sui risultati di bilancio notificati dalla Romania e convalidati dalla Commissione (Eurostat) e dei calcoli della Commissione, la spesa netta è aumentata del 19,9 % nel 2024. Secondo le previsioni di primavera 2025 della Commissione, la spesa netta crescerà del 5,4 % nel 2025, superando quindi il massimo raccomandato del 5,1 % stabilito nella raccomandazione del Consiglio del 21 gennaio 2025. In rapporto al PIL, la deviazione tra il tasso di crescita della spesa netta previsto per il 2025 e il valore massimo raccomandato è pari allo 0,1 % del PIL. Considerando congiuntamente il 2024 e il 2025, la Commissione prevede che il tasso di crescita cumulato della spesa netta per il 2024 e il 2025 sia del 26,4 %, superando quindi la crescita cumulativa massima raccomandata del 20,2 % di cui alla raccomandazione del Consiglio del 21 gennaio 2025. In rapporto al PIL, la deviazione tra la crescita cumulativa della spesa netta per il 2024 e il 2025 e il valore massimo raccomandato è pari all'1,7 % del PIL. Lo scostamento è dovuto in larga misura alla forte crescita della spesa pubblica corrente nel 2024, che è aumentata del 18,7 % rispetto al 2023, in particolare a causa di un aumento del 21,5 % della spesa salariale del settore pubblico e un aumento del 19,5 % dei trasferimenti sociali (comprese le pensioni).

(11)A causa dell'elevato tasso di crescita della spesa netta nel 2024, il disavanzo delle amministrazioni pubbliche della Romania è salito al 9,3 % del PIL, dal 6,6 % del PIL nel 2023, un valore ben al di sopra del previsto 7,9 % del PIL notificato dalla Romania nell'autunno 2024. Secondo le previsioni di primavera 2025 della Commissione, il disavanzo pubblico scenderà all'8,6 % del PIL nel 2025. Il previsto calo del disavanzo nel 2025 riflette principalmente l'attuazione di un pacchetto di risanamento di bilancio alla fine del 2024. Il pacchetto comprendeva un congelamento nominale delle retribuzioni e delle pensioni e alcune misure supplementari volte a incrementare le entrate, tra cui la soppressione delle agevolazioni fiscali concesse a vari settori. Tuttavia la revisione del quadro normativo fiscale, inclusa nel piano strutturale di bilancio di medio termine della Romania e fondamentale per conseguire gli obiettivi di bilancio nel 2025 e nel 2026, non è entrata in vigore entro il 1º aprile 2025 come raccomandato dalla raccomandazione del Consiglio del 21 gennaio 2025 che approva il piano strutturale di bilancio di medio termine della Romania. Il rapporto debito pubblico/PIL è aumentato dal 48,9 % alla fine del 2023 al 54,8 % del PIL alla fine del 2024 e, secondo le proiezioni della Commissione, salirà al 59,4 % entro la fine del 2025, a causa degli elevati disavanzi pubblici.

(12)Pertanto le misure adottate dalla Romania in risposta alla raccomandazione del Consiglio del 21 gennaio 2025 non sono state sufficienti. La spesa netta è cresciuta molto più rapidamente di quanto raccomandato dal Consiglio. Ciò comporta il persistere di un disavanzo pubblico elevato, il che mette a rischio una tempestiva correzione del disavanzo eccessivo entro il 2030. Non vi sono "fattori significativi" attenuanti da considerare nella procedura per i disavanzi eccessivi che modificherebbero tale valutazione, mentre gli elevati rischi per la sostenibilità di bilancio a medio termine cui la Romania è esposta costituiscono un fattore aggravante,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

La Romania non ha dato seguito effettivo alla raccomandazione del Consiglio del 21 gennaio 2025.

Articolo 2

La Romania è destinataria della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, il

   Per il Consiglio

   Il presidente

(1)    Regolamento (CE) n. 1467/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per l'accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi (GU L 209 del 2.8.1997, pag. 6).
(2)    Decisione (UE) 2020/509 del Consiglio del 3 aprile 2020 sull’esistenza di un disavanzo eccessivo in Romania (GU L 110 dell’8.4.2020, pag. 58).
(3)    Raccomandazione (UE) 2020/C 116/01 del Consiglio, del 3 aprile 2020, intesa a far cessare la situazione di disavanzo pubblico eccessivo in Romania (GU C 116 dell'8.4.2020, pag. 1).
(4)    Raccomandazione (UE) 2021/C 304/24 del Consiglio, del 18 giugno 2021, intesa a far cessare la situazione di disavanzo pubblico eccessivo in Romania (GU C 304 del 29.7.2021, pag. 111).
(5)    Decisione (UE) 2024/2130 del Consiglio, del 26 luglio 2024, che stabilisce che la Romania non ha dato seguito effettivo alla raccomandazione del Consiglio del 18 giugno 2021 (GU L, 2024/2130, 1.8.2024).
(6)    Raccomandazione del Consiglio, del 21 gennaio 2025, che approva il piano strutturale di bilancio di medio termine della Romania (GU C/2025/647 del 10.2.2025).
(7)    Tutti i documenti relativi alla procedura per i disavanzi eccessivi della Romania sono consultabili al seguente indirizzo: https://economy-finance.ec.europa.eu/economic-and-fiscal-governance/stability-and-growth-pact/corrective-arm-excessive-deficit-procedure/excessive-deficit-procedures-overview/romania_it .
(8)    Spesa netta quale definita all'articolo 2, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2024/1263, ossia spesa pubblica al netto di: i) spesa per interessi, ii) misure discrezionali sul lato delle entrate, iii) spesa per i programmi dell'Unione interamente finanziata da fondi dell'Unione, iv) spesa nazionale per il cofinanziamento di programmi finanziati dall'Unione, v) componenti cicliche della spesa per i sussidi di disoccupazione e vi) misure una tantum e altre misure temporanee.