Bruxelles, 25.7.2025

COM(2025) 426 final

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO

Trentaseiesima relazione annuale sulla tutela degli interessi finanziari dell'Unione europea e sulla lotta contro la frode – 2024

{SWD(2025) 196 final} - {SWD(2025) 197 final} - {SWD(2025) 198 final} - {SWD(2025) 199 final} - {SWD(2025) 228 final} - {SWD(2025) 229 final} - {SWD(2025) 230 final}


Indice

1.Introduzione

1.1.Gli interessi finanziari dell'UE e la relativa tutela

1.2.Fonti di dati

2.Misure chiave

2.1.Misure adottate a livello dell'UE

2.1.1.La risoluzione del Parlamento europeo sulla relazione PIF 2023

2.1.2.Cooperazione tra i principali soggetti a livello dell'UE

2.1.3.La Commissione: attuazione del piano d'azione che accompagna la CAFS

2.1.4.L'AMLA: il nuovo attore dell'architettura antifrode dell'UE

2.1.5.Una nuova autorità: l'Autorità doganale dell'UE

2.2.Misure adottate a livello nazionale

2.2.1.Rafforzare la governance delle reti antifrode degli Stati membri

2.2.2.Strategie nazionali antifrode

2.2.3.Misure nazionali adottate per rafforzare la tutela degli interessi finanziari
dell'UE

2.2.4.Rafforzamento della cooperazione e dello scambio di informazioni

2.3.Cooperazione tra il livello UE e il livello nazionale

2.3.1.Forum dedicati: COCOLAF e relativi sottogruppi

2.3.2.Attuazione del programma antifrode dell'UE

2.3.3.Miglioramento della segnalazione delle frodi sospette e del seguito
dato alle stesse

3.Digitalizzazione della lotta contro la frode

3.1.Promuovere la digitalizzazione e l'uso di strumenti informatici per combattere
la frode in seno alla Commissione

3.2.Misure nazionali volte a rafforzare la digitalizzazione della lotta contro la frode

3.2.1.Seguito dato alla raccomandazione contenuta nella relazione PIF 2023 concernente la necessità di accelerare la digitalizzazione della lotta contro
la frode

3.2.2.Digitalizzazione e uso di nuove tecnologie nei sistemi di controllo

4.Lotta contro le irregolarità, la frode, la corruzione e i conflitti di interessi a danno
del bilancio dell'UE

4.1.Quadro generale

4.1.1.Indagini dell'OLAF

4.1.2.Indagini dell'EPPO

4.2.Entrate

4.2.1.Entrate – IVA

4.2.2.Entrate – risorse proprie tradizionali()

4.3.Spese

4.3.1.Agricoltura()

4.3.2.Politica di coesione()

4.3.3.Altri settori di bilancio()

4.3.4.Dispositivo per la ripresa e la resilienza

4.4.Criminalità organizzata, corruzione e conflitti di interessi

5.Conclusioni e raccomandazioni

5.1.Miglioramento della segnalazione e canali di comunicazione più efficaci

5.2.Le strategie nazionali antifrode come elemento fondamentale della governance
antifrode

5.3.Uso di tecnologie innovative



SINTESI

In linea con l'obbligo stabilito dall'articolo 325, paragrafo 5, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Commissione europea, in cooperazione con gli Stati membri dell'UE, presenta ogni anno al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sulla tutela degli interessi finanziari (relazione PIF) sulle misure adottate al riguardo.

Il 6 maggio 2025 il Parlamento europeo ha adottato la risoluzione sulla tutela degli interessi finanziari dell'UE per il 2023 sulla base della relazione PIF. Il Parlamento ha evidenziato le sfide significative che l'UE si trova ad affrontare in un contesto sempre più complesso e in rapida evoluzione e ha sottolineato la necessità di modernizzare l'architettura antifrode dell'UE lungo tre direttrici principali, ossia: a) rafforzarne la governance, b) massimizzare l'impatto finanziario delle azioni antifrode degli organismi investigativi e c) adeguare le misure antifrode alle nuove tecnologie.

In linea con le richieste del Parlamento, la presente relazione PIF si concentra sui progressi compiuti nel 2024 nei tre ambiti individuati.

In diversi consessi si svolgono regolarmente scambi di informazioni, competenze e know-how tra i principali organismi a livello dell'UE che intervengono nell'ambito dell'architettura antifrode. Lo scambio annuale di opinioni a livello politico al fine di discutere la politica dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode in materia di lotta contro le frodi ha riunito, per il secondo anno consecutivo, tutti i principali soggetti che operano in tale ambito a livello dell'UE allo scopo di esaminare, in particolare, il potenziale impatto dell'intelligenza artificiale sulla lotta contro la frode. A livello operativo le indagini amministrative complementari da parte dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode consentono un recupero più rapido delle risorse finanziarie compromesse dai truffatori che sono sottoposti a indagine da parte della Procura europea.

Tutti gli Stati membri hanno riferito di disporre di strategie antifrode, anche se queste variano notevolmente in termini di portata e solo 10 Stati membri sono dotati di una vera e propria strategia nazionale antifrode.

Nel 2024 la Commissione ha portato avanti l'attuazione del piano d'azione che accompagna la sua strategia antifrode.

La digitalizzazione della lotta contro la frode e l'uso di tecnologie innovative costituiscono un tema ricorrente nell'agenda antifrode dell'UE (e anche nel piano d'azione che accompagna la strategia della Commissione) e a tale proposito sono in corso varie iniziative, alcune delle quali sono sostenute anche dal programma antifrode dell'UE. Gli Stati membri prestano particolare attenzione allo sviluppo di capacità e si impegnano a promuovere la digitalizzazione.

Rispetto agli anni precedenti, nel 2024 si è registrato un aumento minimo delle irregolarità individuate e segnalate. Tuttavia il numero di irregolarità fraudolente segnalate è notevolmente cresciuto in tutti i settori di bilancio, ad eccezione dell'agricoltura. Sebbene ciò rappresenti uno sviluppo positivo in linea con le precedenti raccomandazioni della Commissione, permangono alcuni problemi per quanto riguarda il seguito dato ai casi di frode sospetta segnalati, il che indica la necessità di sviluppare ulteriormente lo scambio di informazioni tra gli organi amministrativi e gli organi giudiziari.

La Commissione invita nuovamente gli Stati membri a garantire i) la segnalazione rapida e costante dei casi di frode sospetta individuati e il seguito dato agli stessi, ii) l'istituzione di canali di comunicazione più efficaci tra i soggetti coinvolti, iii) l'adozione di strategie nazionali antifrode, che costituiscono un elemento fondamentale della governance antifrode nazionale e iv) lo sviluppo di tecnologie innovative nella lotta contro la frode.

Nell'ambito dei suoi sforzi volti a garantire nel modo più efficiente possibile la tutela dei suoi interessi finanziari, l'UE ha anche avviato i lavori preparatori per la revisione della sua architettura antifrode. Tale revisione globale, che coinvolgerà tutti i soggetti pertinenti nell'ambito dell'architettura antifrode dell'UE, si concentrerà sulla deterrenza e creerà maggiori sinergie ed efficienze tra gli attori pertinenti, evitando duplicazioni in ogni fase del ciclo antifrode: prevenzione, individuazione, indagine, rettifica delle frodi e recupero degli importi in questione, compresi quelli destinati al bilancio dell'UE.

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

AFA

Architettura antifrode

AFIS

Sistema d'informazione antifrode

IA

Intelligenza artificiale

AMLA

Autorità per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo

AFCOS

Servizi di coordinamento antifrode

CAFS

Strategia antifrode della Commissione

PAC

Politica agricola comune

COCOLAF

Comitato consultivo per il coordinamento nel settore della lotta contro le frodi

CONT

Commissione per il controllo dei bilanci

ECA

Corte dei conti europea

EDES

Sistema di individuazione precoce e di esclusione

EPPO

Procura europea

FESR

Fondo europeo di sviluppo regionale

FSE

Fondo sociale europeo

UE

Unione europea

FEAD

Fondo di aiuti europei agli indigenti

FPDNet

Rete di prevenzione e individuazione delle frodi

IBOA

Istituzioni, organi e organismi

IMS

Sistema di gestione delle irregolarità

IPA

Strumento di assistenza preadesione

IT

Tecnologie dell'informazione

ODC

Operazione doganale congiunta

NAFS

Strategie nazionali antifrode

OLAF

Ufficio europeo per la lotta antifrode

PIF

Tutela degli interessi finanziari

Audit PFIU

Audit sulla tutela degli interessi finanziari dell'Unione

RRF

Dispositivo per la ripresa e la resilienza

PNRR

Piano nazionale per la ripresa e la resilienza

TFUE

Trattato sul funzionamento dell'Unione europea

RPT

Risorse proprie tradizionali

UAFP

Programma antifrode dell'Unione

IVA

Imposta sul valore aggiunto



1.Introduzione

1.1.Gli interessi finanziari dell'UE e la relativa tutela

Il bilancio dell'UE per il 2024 ammonta a 189,4 miliardi di EUR in stanziamenti di impegno e 142,6 miliardi di EUR in stanziamenti di pagamento. Il quadro finanziario pluriennale 2021-2027 ammonta a 1 200,6 miliardi di EUR( 1 ). Risorse aggiuntive provengono da NextGeneration EU, il pacchetto per la ripresa economica dell'UE nell'ambito del quale tra il 2021 e il 2026 saranno spesi 750 miliardi di EUR.

Tali risorse finanziarie consentono all'UE di finanziare le proprie politiche e di promuovere i propri obiettivi e valori.

Gli Stati membri dell'UE gestiscono la quota più consistente delle spese dell'Unione e riscuotono l'IVA e le risorse proprie tradizionali (RPT); queste ultime sono riscosse principalmente sotto forma di dazi doganali.

L'UE e i suoi Stati membri, conformemente all' articolo 325 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), devono combattere la frode e le altre attività illegali che ledono gli interessi finanziari dell'UE. In linea con l'articolo 325, paragrafo 5, TFUE, la Commissione, in cooperazione con gli Stati membri, presenta ogni anno al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sulle misure adottate ai fini dell'attuazione di detto articolo. La presente relazione, denominata anche relazione PIF, soddisfa tale obbligo per il 2024( 2 ). Essa è accompagnata da sette documenti di lavoro( 3 ).

Il 6 maggio 2025 il Parlamento europeo ha adottato la risoluzione sulla tutela degli interessi finanziari dell'UE per il 2023( 4 ). Il Parlamento ha chiesto che la relazione PIF diventi uno strumento al servizio di una migliore governance dell'architettura antifrode dell'UE e che l'approccio olistico della relazione sia ulteriormente rafforzato. In linea con tale richiesta, la relazione PIF 2024 è stata strutturata per rispondere a tale invito e fornire una panoramica più completa delle principali misure adottate nel 2024 ai vari livelli e per i diversi elementi dell'architettura antifrode.

La Sezione 2 è suddivisa in due parti principali. Esamina l'architettura antifrode dapprima a livello dell'UE (ossia dei soggetti dell'UE) e successivamente a livello degli Stati membri. La sezione offre inoltre una panoramica della cooperazione tra i diversi organismi coinvolti e delle azioni intraprese per rafforzare la tutela degli interessi finanziari dell'UE e la governance delle reti nazionali antifrode. Nella sezione 3 è illustrato il modo in cui l'UE e le autorità nazionali utilizzano la digitalizzazione e le tecnologie innovative per intensificare la lotta contro la frode. Nella sezione 4 sono presentati dati relativi alla lotta contro la frode, la corruzione, i conflitti di interessi e altre irregolarità che ledono gli interessi finanziari dell'UE. Ove disponibili, i dati riflettono anche lo stato dei recuperi. La sezione 5 contiene conclusioni e raccomandazioni.

1.2.Fonti di dati

La presente relazione si basa sulle informazioni fornite dagli Stati membri attraverso appositi questionari( 5 ). La sezione 4 è basata sulle irregolarità individuate e segnalate dagli Stati membri( 6 ) (sezioni 4.2.2 e 4.3) e dai paesi beneficiari dell'assistenza preadesione( 7 ) (sezione 4.3.3) e sugli ordini di riscossione estratti dal sistema di contabilità della Commissione( 8 ) (sezione 4.3.3, gestione diretta).

I regolamenti settoriali in materia di risorse proprie tradizionali, fondi in regime di gestione concorrente e strumenti di preadesione specificano le condizioni alle quali gli Stati membri e i paesi beneficiari dell'assistenza preadesione devono segnalare le irregolarità riscontrate in tali settori. La segnalazione di irregolarità è soggetta ad alcune limitazioni( 9 ).

Nella presente relazione sono utilizzate due ampie categorie per i casi segnalati dagli Stati membri e dai paesi beneficiari: irregolarità fraudolente( 10 ) e irregolarità non fraudolente( 11 ).

Nella presente relazione si fa riferimento ai risultati delle indagini dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) e della Procura europea (EPPO). I dati riportati sono tratti dalle rispettive relazioni annuali( 12 ) o sono pervenuti direttamente da tali organismi (nel qual caso è precisato che si tratta di calcoli effettuati dalla Commissione sulla base dei dati forniti dall'OLAF/dall'EPPO).

Tali fonti di dati presentano alcune differenze di fondo significative in termini di natura, portata, settori di bilancio interessati e intervalli temporali( 13 ).

La relazione PIF adotta principalmente un approccio basato su un singolo anno, mostrando le irregolarità segnalate nell'anno di riferimento, e presenta gli importi calcolati e comunicati dagli Stati membri come incidenza finanziaria delle irregolarità individuate( 14 ).

La tabella seguente riassume le principali differenze tra le tre principali fonti di dati.

Figura 1: analogie e differenze tra le fonti di dati utilizzate nella presente relazione

Ambito di applicazione

Relazione PIF

Relazione OLAF

Relazione EPPO

Riguardanti nello specifico le attività di un solo organismo

No

Irregolarità fraudolente

(a)

Irregolarità non fraudolente

No

Ambito di applicazione territoriale

 

 

 

Stati membri partecipanti all'EPPO.

Stati membri non partecipanti all'EPPO

(a)

Paesi non appartenenti all'UE

(b)

(a)

Settore di bilancio

 

 

 

Gestione concorrente

Frode doganale (non IVA)

Gestione indiretta (preadesione)

(a)

Gestione diretta (non RRF)

Gestione diretta (RRF)

No

Frodi in materia di IVA

No

Fonti di dati

 

 

 

Dirette(c)

In parte

Indirette(d)

No

No

Intervallo temporale

 

 

 

Su base annua(e)

In parte

Su base aggregata(f)

In parte

In parte

(a) Entro i limiti del suo mandato.

(b) Limitatamente ai paesi che beneficiano dell'assistenza preadesione.

(c) Per fonte diretta di dati si intende che la segnalazione si riferisce a casi oggetto di indagine diretta da parte dell'organismo responsabile della segnalazione. I dati sui casi individuati dalla Commissione costituiscono solo una parte limitata della serie di dati utilizzata nella relazione PIF.

(d) Per fonte indiretta di dati si intende che i dati comunicati provengono da una fonte di dati diversa. Per la relazione PIF, la Commissione utilizza i dati sulle irregolarità (fraudolente e non fraudolente) segnalate dalle autorità nazionali degli Stati membri e dei paesi candidati.

(e) La relazione dell'EPPO contiene informazioni sui dati indicati nell'anno di riferimento (indagini avviate, provvedimenti di congelamento concessi) e dati aggregati (indagini attive).

(f) I dati aggregati (solitamente relativi agli ultimi cinque anni) per la relazione PIF sono disponibili nel documento di lavoro dei servizi della Commissione "Statistical evaluation of reported irregularities", ma non nella relazione stessa.
- La relazione dell
'OLAF fornisce dati aggregati su alcuni tipi di informazioni, riguardanti principalmente gli ultimi cinque anni.
— La relazione dell
'EPPO fornisce dati aggregati quando si riferiscono a indagini attive.

2.Misure chiave 

L'architettura antifrode dell'UE è costituita da varie componenti con compiti e ruoli specifici in materia di prevenzione, individuazione e contrasto delle attività fraudolente che ledono gli interessi finanziari dell'UE. Tali componenti sono principalmente: i) nelle istituzioni, negli organi e negli organismi dell'UE, gli ordinatori delegati; ii) l'OLAF iii) l'EPPO; iv) Eurojust; v) Europol; vi) la Corte dei conti europea; e vii) l'Autorità per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo (AMLA), istituita di recente.

Il 17 maggio 2023 la Commissione ha proposto l'istituzione di un'Autorità doganale dell'UE nell'ambito del pacchetto di riforma doganale( 15 ).

A livello degli Stati membri la tutela degli interessi finanziari dell'UE è affidata a una vasta gamma di autorità e organismi, che svolgono un ruolo significativo attraverso la riscossione delle entrate, la gestione e il controllo dei fondi, le indagini sulle frodi e l'azione penale nei loro confronti e il recupero dei fondi indebitamente versati. Ad esempio nel settore fiscale è stata istituita nel 2010 la rete degli Stati membri Eurofisc( 16 ) per combattere le frodi transfrontaliere in materia di IVA. Rientrano nel suo mandato il trattamento congiunto e l'analisi dei dati, il coordinamento delle azioni di follow-up e l'accesso ai dati doganali sulle importazioni esenti dall'IVA( 17 ).

La complessa architettura legislativa e organizzativa messa in atto per tutelare gli interessi finanziari dell'UE è il risultato di un processo continuo che dura da oltre tre decenni. Il 16 luglio 2025 la Commissione ha avviato una riflessione in vista della revisione dell'architettura antifrode( 18 ).

La presente sezione della relazione è incentrata sugli aspetti fondamentali della cooperazione tra i principali attori dell'architettura antifrode a livello sia dell'UE sia degli Stati membri, nonché sulle misure adottate per rafforzare ulteriormente la loro governance e la tutela degli interessi finanziari dell'UE nel 2024.

2.1.Misure adottate a livello dell'UE

2.1.1.La risoluzione del Parlamento europeo sulla relazione PIF 2023

Ogni anno il Parlamento europeo adotta, sulla base dell'analisi svolta nell'ultima relazione PIF, una proposta di risoluzione sulla tutela degli interessi finanziari dell'UE e sulla lotta contro la frode. La risoluzione più recente, basata su una relazione adottata dalla commissione per il controllo dei bilanci (CONT)( 19 ), è stata approvata dal Parlamento in seduta plenaria il 6 maggio 2025. Si tratta di un documento fondamentale (ancorato alla procedura di discarico del bilancio) attraverso il quale l'autorità di bilancio trasmette il suo principale messaggio politico in relazione alla lotta contro la frode. Oltre ai tre settori principali di cui alla sezione 1.1, la risoluzione di quest'anno evidenzia le sfide per l'architettura antifrode, in particolare le minacce poste dalla criminalità organizzata e la necessità di adattarsi alle nuove tecnologie. La questione dell'adattamento alle nuove tecnologie riguarda i) la capacità dell'UE di sfruttare le opportunità offerte da tali tecnologie per aumentare l'efficienza e l'efficacia della lotta contro la frode, e ii) la prontezza dell'UE nell'affrontare il problema del maggiore ricorso a queste tecnologie da parte dei truffatori.

Nella sua risoluzione il Parlamento evidenzia alcuni problemi relativi all'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza e di NextGenerationEU. Invita la Commissione e gli Stati membri ad affrontare tali problemi e a tenere conto degli insegnamenti tratti al momento di elaborare i programmi di spesa nell'ambito del prossimo quadro finanziario pluriennale.

Nella risoluzione il Parlamento ribadisce inoltre l'importanza di una maggiore trasparenza. Invita la Commissione a sfruttare appieno tutti gli strumenti a sua disposizione per proteggere lo Stato di diritto. Sottolinea la necessità di porre maggiormente l'accento sui fondi spesi nei paesi terzi e ritiene che si debba accordare priorità alla lotta contro la corruzione nei negoziati di preadesione. Invita inoltre l'UE e gli Stati membri a unire le forze per contrastare le frodi intracomunitarie dell'operatore inadempiente in materia di IVA.

Il Parlamento accoglie con favore i risultati operativi dell'OLAF e dell'EPPO e ritiene che i due organismi debbano intensificare la loro cooperazione. Sottolinea inoltre l'importanza di misurare i risultati delle indagini dell'OLAF e dell'EPPO in termini di recuperi degli importi indebitamente versati e di quantificare gli importi di cui è stata impedita la spesa indebita.

La presente relazione PIF fornisce informazioni sui principali sviluppi nella maggior parte degli ambiti evidenziati dal Parlamento.

2.1.2.Cooperazione tra i principali soggetti a livello dell'UE 

La cooperazione tra i principali attori dell'architettura antifrode dell'UE può assumere diverse forme, a seconda della diversa natura delle istituzioni e degli organismi coinvolti. Le principali forme di cooperazione sono: a) lo scambio di conoscenze e competenze; b) il coordinamento; c) il coordinamento e il sostegno operativi tra gli organismi investigativi.

Nel corso del 2024 la Commissione europea ha agevolato i dialoghi interistituzionali, consentendo uno scambio dinamico di opinioni. Oltre ai tradizionali partner del dialogo, quali il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione europea, lo scambio annuale di opinioni a norma dell'articolo 16 del regolamento (UE, Euratom) n. 883/2013( 20 ) ha coinvolto per la seconda volta tutti i principali soggetti a livello dell'UE che si occupano di lotta antifrode: la Corte dei conti europea, l'EPPO, Eurojust e Europol. Le discussioni tra tali soggetti si sono concentrate soprattutto sul modo in cui l'intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata per rafforzare la tutela degli interessi finanziari dell'UE.

Su base continuativa si svolge uno scambio di informazioni, conoscenze e competenze in vari consessi, ad esempio durante le audizioni del Parlamento o attraverso la partecipazione a conferenze e seminari (cfr. la sezione 2.1.3).

Il coordinamento e la cooperazione in materia di indagini sono assicurati dagli organismi operativi dell'architettura antifrode. L'EPPO ad esempio ha segnalato che Europol ha fornito sostegno (scambio di informazioni, supporto analitico, competenze) in risposta a 83 richieste e che alla fine del 2024 erano in corso 25 casi nell'ambito dei quali gli uffici nazionali di Eurojust prestavano assistenza( 21 ).

Nel 2024 l'OLAF ha trasmesso 74 casi all'EPPO per l'avvio di un'indagine penale e l'EPPO ne ha avviate 69 grazie al contributo dell'OLAF. Nello stesso anno l'OLAF ha concluso 26 indagini complementari e ne ha avviate 17( 22 ).

2.1.3.La Commissione: attuazione del piano d'azione che accompagna la CAFS

Nel corso del 2024 la Commissione ha adottato ulteriori misure per rafforzare la propria governance antifrode interna. La strategia antifrode della Commissione (CAFS) e il piano d'azione che l'accompagna costituiscono la base per una cooperazione e un coordinamento stretti in seno alla Commissione e l'OLAF, in quanto servizio capofila, provvede al monitoraggio e al coordinamento della sua attuazione( 23 ).

La rete di prevenzione e individuazione delle frodi (FPDNet) dell'OLAF, un'apposita rete di corrispondenti antifrode dei servizi della Commissione, ha tenuto periodicamente riunioni plenarie e di sottogruppi finalizzate allo scambio di migliori prassi e al coordinamento dell'attuazione delle azioni previste dalla CAFS.

Tre dei sette temi del piano d'azione riguardano direttamente la governance antifrode dell'UE, con riferimento ai due livelli dell'architettura antifrode, ossia nazionale e dell'UE: i) aiutare gli Stati membri a rafforzare la protezione dei fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza e dei fondi per la coesione, l'agricoltura e la pesca; ii) rafforzare l'architettura antifrode dell'UE; e iii) rafforzare la governance antifrode della Commissione.

Nell'ambito del primo tema, la maggior parte delle azioni riguarda lo scambio di dati tra gli Stati membri e la Commissione( 24 ).

Nell'ambito del secondo tema, è posto l'accento sulla cooperazione tra la Commissione e l'EPPO, sul sostegno alle agenzie decentrate e alle imprese comuni, sulla protezione dei giornalisti investigativi e sul coinvolgimento della società civile( 25 ).

Nell'ambito del terzo tema, i servizi della Commissione e le agenzie esecutive hanno continuato ad aggiornare le proprie strategie antifrode e le proprie valutazioni dei rischi ogni tre anni, in linea con la metodologia dell'OLAF. L'OLAF ha fornito orientamenti metodologici e valutazioni inter pares per ciascuna strategia antifrode presentata( 26 ).

Sulla base del proprio mandato e delle proprie competenze, l'OLAF e l'EPPO hanno inoltre fornito contributi per la relazione della Commissione sullo Stato di diritto e per il meccanismo di condizionalità dello Stato di diritto.

Infine la Commissione ha sfruttato le sinergie tra la prevenzione della frode e la prevenzione della corruzione. A seguito dell'adozione del pacchetto anticorruzione nel maggio 2023, il 4 novembre 2024 la Commissione ha pubblicato uno studio sui settori ad alto rischio di corruzione, con una sezione dedicata alle sovrapposizioni tra frode e corruzione( 27 ).

2.1.4.L'AMLA: il nuovo attore dell'architettura antifrode dell'UE

L'Autorità per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo (AMLA) è un'agenzia decentrata dell'UE che coordinerà le autorità nazionali per garantire l'applicazione corretta e coerente delle norme dell'UE. L'AMLA mira a trasformare la supervisione in materia di lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo nell'UE, promuovendo nel contempo la cooperazione tra le unità di informazione finanziaria.

A seguito dell'adozione del regolamento relativo all'AMLA( 28 ) il 31 maggio 2024, l'Autorità è stata legalmente istituita il 26 giugno 2024 e sarà pienamente operativa dal 1º gennaio 2028.

2.1.5.Una nuova autorità: l'Autorità doganale dell'UE

L'attuale proposta relativa all'istituzione dell'Autorità doganale dell'UE mira ad adottare un approccio digitale più centralizzato, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei rischi e i controlli nel settore doganale, al fine di garantire un'unione doganale più efficiente, rafforzata e a prova di frode e svolgere un ruolo chiave nella lotta contro le frodi alle frontiere esterne dell'UE. L'Autorità gestirà il centro doganale digitale dell'UE, fornendo un pool di dati in tempo reale sui flussi doganali e una capacità rafforzata di analisi dei dati che consentirà di migliorare la gestione dei rischi e i controlli doganali alle frontiere esterne, allo scopo di rafforzare la tutela degli interessi finanziari dell'UE.

2.2.Misure adottate a livello nazionale

2.2.1.Rafforzare la governance delle reti antifrode degli Stati membri

Nelle sue relazioni PIF del 2022 e del 2023 la Commissione ha raccomandato agli Stati membri di rafforzare la loro governance antifrode istituendo o migliorando apposite reti cui partecipano tutti gli organismi nazionali incaricati di tutelare gli interessi finanziari dell'UE( 29 ).

In base alle informazioni raccolte presso gli Stati membri, la situazione è rimasta relativamente invariata rispetto a quella riportata nella relazione PIF 2023 : la maggior parte degli Stati membri non ha segnalato sviluppi significativi. Per quanto riguarda i paesi che hanno introdotto modifiche( 30 ), è stato posto l'accento sul rafforzamento del ruolo e delle capacità dei servizi di coordinamento antifrode degli Stati membri (AFCOS).

2.2.2.Strategie nazionali antifrode 

Un altro elemento fondamentale di questa governance è l'adozione di strategie specifiche per combattere le frodi che ledono gli interessi finanziari dell'UE. Nel corso degli anni la Commissione ha sostenuto l'adozione di strategie nazionali antifrode (NAFS), che devono essere elaborate dai soggetti chiave dell'architettura antifrode che intervengono a livello nazionale.

Nel 2024 tutti i 27 Stati membri hanno riferito di disporre di strategie antifrode per tutelare gli interessi finanziari dell'UE, anche se i loro approcci differiscono notevolmente. Specificamente 10 Stati membri hanno indicato di disporre di una NAFS; due di questi Stati membri hanno aggiornato la propria NAFS nel 2024, mentre sette stavano per adottarne una. I 17 Stati membri che attualmente non dispongono di una NAFS a livello nazionale si sono comunque dotati di altri tipi di strategie antifrode per tutelare gli interessi finanziari dell'UE, come illustrato nella f igur a 3 .

Figura 2 – Panoramica delle strategie antifrode comunicate dagli Stati membri

SM

AT

BE

BG

CY

CZ

DE

DK

EE

EL

ES

FI

FR

HR

HU

IE

IT

LT

LU

LV

MT

NL

PL

PT

RO

SE

SI

SK

NAFS

Adozione prevista

Altra strategia antifrode

Strategia antifrode regionale (trasversale e riguardante gli interessi finanziari dell'UE)

Strategia settoriale nazionale (che copre l'intero territorio nazionale)

Strategia antifrode settoriale regionale

Strategia anticorruzione (riguardante anche gli interessi finanziari dell'UE)

Strategia antifrode a livello di autorità

Strategia antifrode a livello di programma

Altra

No

2.2.3.Misure nazionali adottate per rafforzare la tutela degli interessi finanziari dell'UE

Gli Stati membri dell'UE gestiscono la quota più consistente delle spese dell'Unione e riscuotono le risorse proprie tradizionali (RPT, principalmente dazi doganali) e l'IVA. Essi rivedono e perfezionano costantemente i propri approcci, sulla base degli atti giuridici e delle misure politiche dell'UE (quali le raccomandazioni contenute nelle relazioni PIF) o di propria iniziativa. La Commissione ha inviato agli Stati membri un apposito questionario per raccogliere informazioni sulle misure nazionali che essi ritengono più importanti per rafforzare la tutela degli interessi finanziari dell'UE.

Gli Stati membri hanno comunicato in totale 69 misure (50 misure singole e 19 descritte come "pacchetto di misure")( 31 ), suddivise quasi equamente tra misure legislative, amministrative, organizzative e operative. La maggior parte( 32 ) di tali misure riguarda in particolare la prevenzione o l'individuazione delle frodi (rispettivamente 91 % e 86 %), mentre quasi metà mira a rafforzare le indagini e l'azione penale nonché il recupero e le sanzioni (rispettivamente 46 % e 45 %), come indicato nel grafico 1 dell'allegato 3. Nella grande maggioranza dei casi le misure riguardano le spese, in particolare la politica di coesione e il dispositivo per la ripresa e la resilienza (rispettivamente 15 e 12 misure), mentre circa 10 misure sono volte a contrastare le frodi in materia di entrate (in ambito fiscale e doganale).

Oltre a riguardare la gestione concorrente e il controllo dei fondi dell'UE (32 misure comunicate da 18 Stati membri( 33 )), le misure erano incentrate in particolare sulla prevenzione dei "conflitti di interessi" (30 misure comunicate da 16 Stati membri)( 34 ), sugli "appalti pubblici" (21 misure comunicate da 13 Stati membri)( 35 ) e sulla "strategia antifrode o anticorruzione" (20 misure comunicate da 13 Stati membri)( 36 ).

Istantanea 1: misure riguardanti i conflitti di interessi

Le 30 misure in materia di conflitto di interessi comunicate dagli Stati membri rientrano in tre sottosettori principali: i) formazione e sviluppo di capacità; ii) gestione e deterrenza; e iii) trasparenza e migliore governance( 37 ). Tali misure pongono un forte accento sulla prevenzione. Tuttavia, con l'emergere di nuove tecnologie, diverse misure integrano anche nuovi e sofisticati meccanismi di individuazione.

Questa combinazione di strategie di prevenzione e individuazione evidenzia un cambiamento verso l'adozione di sistemi globali di gestione dei conflitti di interessi che si avvalgono sia della sorveglianza umana sia dell'innovazione tecnologica per ridurre i rischi di frode.

i) Formazione e sviluppo di capacità

La particolare attenzione rivolta alla formazione riflette la consapevolezza dell'elemento umano nella gestione dei conflitti di interessi. Quattro Stati membri( 38 ) hanno avviato programmi di formazione globali volti a dotare i funzionari pubblici delle competenze necessarie per individuare e affrontare efficacemente i conflitti di interessi.

ii) Gestione e deterrenza

L'obiettivo di tali misure è prevenire i conflitti di interessi, individuarli e affrontarli rapidamente qualora insorgano e produrre un efficace effetto deterrente. Tale obiettivo è conseguito: imponendo il rilascio di dichiarazioni obbligatorie nel settore degli appalti pubblici al fine di mantenere la conformità normativa( 39 ); concentrando l'attenzione sulla trasparenza attraverso dichiarazioni obbligatorie( 40 ); migliorando l'individuazione attraverso appositi strumenti e rivelando le relazioni complesse( 41 ); ricorrendo a un meccanismo di controllo preventivo per gli appalti finanziati dall'UE( 42 ).

iii) Miglioramento della trasparenza e della governance

Gli Stati membri( 43 ) conferiscono priorità a tali aspetti al fine di rafforzare la conformità normativa e di attenuare i conflitti di interessi. Le misure adottate prevedono una migliore osservanza della normativa nelle procedure di appalto e la fornitura di istruzioni e orientamenti chiari ai funzionari. A sua volta ciò rafforza le norme etiche e la responsabilità nella pubblica amministrazione.

2.2.4.Rafforzamento della cooperazione e dello scambio di informazioni

Il miglioramento della cooperazione e dello scambio di informazioni a livello nazionale e dell'UE è un altro settore prioritario su cui si concentrano le misure comunicate quest'anno, in linea con la raccomandazione 3 della relazione PIF 2023 concernente il rafforzamento della governance dell'architettura antifrode( 44 ). Sono circa 11 le misure adottate dagli Stati membri per migliorare la cooperazione e lo scambio di informazioni.

Sette di queste misure (elencate nella tabella 1 dell'allegato 3) affrontano la questione della cooperazione a livello nazionale attraverso l'istituzione di appositi organismi e servizi antifrode. Tali iniziative comprendono anche la creazione di punti di contatto e di riunioni in rete per migliorare il coordinamento, nonché un programma di affiancamento lavorativo ("job shadowing") all'interno della rete AFCOS per agevolare lo scambio delle migliori prassi.

2.3.Cooperazione tra il livello UE e il livello nazionale

2.3.1.Forum dedicati: COCOLAF e relativi sottogruppi

La Commissione collabora direttamente con le autorità degli Stati membri per migliorare la prevenzione delle frodi attraverso il comitato consultivo per il coordinamento nel settore della lotta contro le frodi (COCOLAF), un gruppo di esperti della Commissione istituito nel 1994( 45 ) e gestito dall'OLAF. Composto da rappresentanti dei servizi nazionali competenti degli Stati membri e dei servizi della Commissione, il COCOLAF funge da forum per agevolare la cooperazione e lo scambio di informazioni e buone prassi in materia di tutela degli interessi finanziari dell'UE.

Il COCOLAF si riunisce due volte l'anno in seduta plenaria e più volte in sottogruppi e gruppi di lavoro specializzati, affrontando temi fondamentali quali le politiche e le azioni in materia di prevenzione delle frodi, le strategie antifrode, la segnalazione e l'analisi delle irregolarità, la cooperazione e il coordinamento a livello operativo tra gli AFCOS e l'OLAF. La relazione PIF annuale è elaborata sotto l'egida del COCOLAF. Nel 2024 sono stati istituiti appositi gruppi di lavoro incaricati di rivedere il manuale sulla segnalazione delle irregolarità e di redigere un documento per la condivisione delle esperienze degli Stati membri in materia di doppio finanziamento nei progetti finanziati dall'UE( 46 ).

Istantanea 2: misure volte a rafforzare la cooperazione tra il livello UE e il livello nazionale dell'architettura antifrode

Quattro Stati membri hanno comunicato misure (elencate nella tabella 2 dell'allegato 3) incentrate sul rafforzamento della collaborazione con gli organismi dell'UE. Tali misure hanno comportato l'organizzazione di una conferenza antifrode a livello dell'UE in collaborazione con l'OLAF e l'attuazione di iniziative volte a incoraggiare una più ampia cooperazione transfrontaliera.

2.3.2.Attuazione del programma antifrode dell'UE

Il programma antifrode dell'UE (UAFP), dotato di un bilancio di 181 milioni di EUR per il periodo 2021-2027, fornisce un sostegno finanziario:

(I)per la tutela degli interessi finanziari dell'Unione da parte degli Stati membri;

(II)per l'organizzazione della mutua assistenza amministrativa e della cooperazione in ambito doganale e agricolo (sistema d'informazione antifrode – AFIS); nonché

(III)per lo sviluppo e la manutenzione del sistema di gestione delle irregolarità (IMS) per la segnalazione di irregolarità da parte degli Stati membri.

La decisione di finanziamento del 2024 ha previsto lo stanziamento di 16,1 milioni di EUR per la prima componente, 8,4 milioni di EUR per la componente AFIS e circa 1 milione di EUR per la componente IMS. Ai fondi disponibili è stata data esecuzione con esito positivo nel 2024, ricorrendo ai vari strumenti di finanziamento esistenti( 47 ).

Nel 2024 la Commissione (rappresentata dall'OLAF) e le autorità competenti dell'Ucraina hanno negoziato un accordo di associazione riguardante la partecipazione dell'Ucraina al programma. L'accordo è stato adottato nel marzo 2024.

Per la prima componente, è stato posto l'accento sul finanziamento (sotto forma di sovvenzioni) di progetti collegati al versante delle spese del bilancio dell'UE, nonché sulla digitalizzazione, sullo sviluppo informatico e sull'integrazione dell'IA nella lotta contro la frode. I due inviti pubblicati nel 2024 (per un importo di circa 11,4 milioni di EUR) hanno registrato un'elevata domanda di finanziamenti (quattro volte superiore al bilancio disponibile) e la partecipazione di una vasta maggioranza di Stati membri (123 domande provenienti da 19 paesi). Oltre un quarto delle richieste riguardava il finanziamento di strumenti informatici e di tecnologie di analisi dei dati.

Le attività oggetto degli appalti nel 2024 (per un totale di circa 4,4 milioni di EUR) riguardavano convegni specialistici, la formazione di analisti e informatici forensi, l'accesso a banche dati commerciali e strumenti di analisi in ambito doganale( 48 ).

2.3.3.Miglioramento della segnalazione delle frodi sospette e del seguito dato alle stesse

Per migliorare la qualità e l'affidabilità dei dati disponibili sulle frodi sospette (che gli Stati membri hanno l'obbligo giuridico di segnalare), nel 2023 la Commissione ha raccomandato agli Stati membri di garantire aggiornamenti tempestivi dei casi segnalati e la segnalazione completa dei casi, compresi quelli oggetto di indagine da parte dell'OLAF e dell'EPPO( 49 ). A tal fine gli Stati membri sono stati invitati a istituire canali di comunicazione adeguati con le autorità di contrasto e preposte all'azione penale.

Un'ampia maggioranza degli Stati membri ha molta fiducia nei propri sistemi di segnalazione. In totale 11 Stati membri hanno riferito di utilizzare un sistema di segnalazione consolidato( 50 ) che raccoglie tutti i dati pertinenti sui casi di frode sospetta e sulle irregolarità, mentre nove Stati membri hanno dichiarato di disporre di un solido sistema di segnalazione che tuttavia presenta alcune lacune nella raccolta di tutti i dati pertinenti( 51 ). In particolare 17 Stati membri provvedono ad esaminare e valutare periodicamente l'efficacia dei propri meccanismi di segnalazione( 52 ), sottolineando l'impegno a mantenere e migliorare la solidità del sistema.

13 Stati membri hanno invece segnalato difficoltà persistenti per quanto riguarda lo scambio di informazioni pertinenti( 53 ). In generale sono riferite difficoltà nella comunicazione tra le autorità giudiziarie e le autorità di segnalazione, difficoltà che spesso emergono quando i procedimenti giudiziari si protraggono a lungo o quando la riservatezza delle indagini ostacola la segnalazione completa. Tali problemi evidenziano la necessità di misure di collaborazione più efficaci e di una maggiore chiarezza procedurale per garantire l'efficace funzionamento dei sistemi di segnalazione a tutti i livelli di governance. Lo scorso anno 17 Stati membri hanno riferito di avere introdotto miglioramenti nelle procedure utilizzate per dare seguito alle segnalazioni( 54 ). Tra le buone prassi individuate per migliorare i sistemi figurano il coordinamento centralizzato, orientamenti esaustivi e sistemi completi, quadri giuridici e obblighi chiari e una comunicazione sistematica e diretta.

Al fine di migliorare la qualità dei dati, l'OLAF ha avviato un'analisi approfondita delle irregolarità e delle frodi connesse alla politica di coesione segnalate tramite l'IMS. Nell'ambito di tale analisi sono stati valutati eventuali problemi legati all'accuratezza e alla completezza della segnalazione. Sulla base di tale esame, l'OLAF ha avviato un dialogo strutturato con 10 Stati membri per affrontare tutte le questioni individuate. Sebbene sia ancora in corso, tale processo ha già contribuito a sensibilizzare le autorità coinvolte e ha permesso di individuare un notevole arretrato nelle segnalazioni in uno Stato membro( 55 ).

3.Digitalizzazione della lotta contro la frode

3.1.Promuovere la digitalizzazione e l'uso di strumenti informatici per combattere la frode in seno alla Commissione

Il primo tema del piano d'azione che accompagna la CAFS è incentrato sulla necessità di introdurre nuove soluzioni informatiche a livello di istituzione per rendere più efficace ed efficiente la lotta antifrode. La Commissione sta esaminando la possibilità di accrescere la digitalizzazione e l'interoperabilità e di potenziare e ampliare ulteriormente l'uso degli strumenti informatici esistenti quali Arachne, EDES, SUMMA e IMS per prevenire, individuare e indagare le frodi. Lo strumento di valutazione del rischio e di estrazione di dati sarà sviluppato per coprire tutte le modalità di gestione; inoltre l'OLAF sta esplorando opzioni digitali per comunicare in maniera più efficace le proprie indagini ad altri servizi e agenzie esecutive della Commissione. La tabella 3 dell'allegato 3 sintetizza lo stato di attuazione delle azioni connesse a tale tema.

Inoltre il tema "Rafforzare la capacità dell'UE di contrastare le frodi doganali e proteggere le entrate dell'UE"( 56 ) prevede diverse azioni in materia di digitalizzazione, interoperabilità dei sistemi e analisi dei dati. Tra giugno 2024 e maggio 2025 ad esempio, in seguito all'introduzione della piattaforma analitica nel quadro dell'AFIS (FraudAP), sono state realizzate varie applicazioni e relazioni di intelligence ed è stata impartita una formazione online alle autorità doganali nazionali. È in corso lo sviluppo dell'interfaccia B2B tra il sistema d'informazione doganale e i sistemi nazionali( 57 ).

Nel 2024 è stato effettuato un importante aggiornamento dell'IMS al fine di renderlo di più facile utilizzo e tecnologicamente pronto per altri sviluppi futuri significativi.

3.2.Misure nazionali volte a rafforzare la digitalizzazione della lotta contro la frode

3.2.1.Seguito dato alla raccomandazione contenuta nella relazione PIF 2023 concernente la necessità di accelerare la digitalizzazione della lotta contro la frode

Nelle sue relazioni PIF del 2022 e del 2023 la Commissione ha raccomandato agli Stati membri di accelerare la digitalizzazione della lotta contro la frode( 58 ).

Nelle risposte inviate, la grande maggioranza degli Stati membri ha indicato che la digitalizzazione è un obiettivo chiaro della propria attività di contrasto alle frodi. Per colmare le lacune esistenti, 17 Stati membri( 59 ) utilizzano la formazione, otto Stati membri effettuano un'analisi delle lacune e otto Stati membri ricorrono a valutazioni interne( 60 ). Ciò evidenzia la particolare attenzione riservata allo sviluppo di capacità e al miglioramento della digitalizzazione. Circa 20 Stati membri( 61 ) hanno comunicato risultati almeno parzialmente positivi per quanto riguarda l'introduzione di strumenti informatici, dimostrando di avere compiuto notevoli progressi nella trasformazione digitale.

Prevalgono gli strumenti di analisi dei dati (esterni o integrati nei sistemi nazionali), che sono attualmente utilizzati o sono in programma in 24 Stati membri( 62 ). Il ricorso all'analisi predittiva e all'IA è meno frequente, sebbene l'IA figuri tra gli strumenti di cui è maggiormente "previsto l'utilizzo in futuro" (cfr. la figura 3).

Figura 3 – Strumenti e tecnologie digitali in uso negli Stati membri nel 2024

L'esistenza di ostacoli giuridici o normativi e le preoccupazioni relative alla sicurezza e alla riservatezza dei dati costituiscono le principali sfide per la digitalizzazione; ciò indica che gli Stati membri sono frenati da ostacoli specifici piuttosto che dalla mancanza di impegno (cfr. la figura 4).

Figura 4: difficoltà incontrate nell'accelerare la digitalizzazione per combattere le frodi

Circa 16 Stati membri( 63 ) hanno sviluppato sistemi interoperabili di gestione dei dati. Il miglioramento dell'interoperabilità è fondamentale perché consente di condividere dati senza soluzione di continuità a livello transfrontaliero, di migliorare l'individuazione delle frodi e di concentrare l'attenzione sulle potenziali attività di normazione future.

Circa 22 Stati membri( 64 ) stanno integrando l'attuale sistema ARACHNE nelle proprie strategie antifrode. Tra i principali soggetti attuatori figurano le autorità di gestione e le autorità di audit. ARACHNE è ampiamente utilizzato per tutti i fondi dell'UE a fini di prevenzione e individuazione e permette di individuare frodi e irregolarità attraverso una valutazione del rischio. Sebbene il sistema sia stato adottato, si ritiene che, per garantirne l'efficacia, siano ancora necessari un ampio sostegno e una formazione completa.

Molti Stati membri hanno segnalato miglioramenti dei processi grazie ad ARACHNE( 65 ).

Con il conferimento obbligatorio di dati nello strumento unico di estrazione di dati e valutazione del rischio (Arachne+) a fini di audit e controllo a partire dal 1º gennaio 2028, i dati raccolti dalle autorità di tutti gli Stati membri in relazione a tutti i fondi saranno inclusi in un unico strumento a livello dell'UE. In tal modo si rafforzeranno le funzioni di controllo e di audit in tutta l'UE e si assisteranno le autorità nazionali e gli attori dell'architettura antifrode nelle attività di prevenzione, individuazione e correzione delle frodi, della corruzione e delle irregolarità, compresi i conflitti di interessi e il doppio finanziamento, e nel seguito dato alle stesse.

3.2.2.Digitalizzazione e uso di nuove tecnologie nei sistemi di controllo

Nel 2024 è stato posto un forte accento sulla digitalizzazione, a conferma della tendenza osservata nell'anno precedente e in linea con le raccomandazioni della relazione PIF 2023.

Le iniziative in materia di digitalizzazione riguardano principalmente la politica di coesione e le entrate, con particolare attenzione alla lotta contro le frodi fiscali e al miglioramento delle operazioni doganali. Gli strumenti attuati facilitano i controlli di verifica, il rilevamento delle anomalie, il monitoraggio in tempo reale e l'individuazione di collegamenti tra persone e entità. In tale ambito svolge un ruolo fondamentale il quadro giuridico dello sportello unico dell'UE per le dogane, che stabilisce una serie vincolante di norme armonizzate per la condivisione dei dati e la cooperazione digitale tra le autorità doganali e altre autorità, stimolando anche gli sforzi di digitalizzazione da entrambe le parti, a livello nazionale e dell'UE: l'elemento centrale di tale quadro è costituito dal sistema di scambio di certificati nell'ambito dello sportello unico dell'UE per le dogane (EU CSW-CERTEX), che consente di verificare in tempo reale le formalità esistenti, coadiuvando le autorità doganali nazionali nelle loro attività antifrode. Un esempio particolarmente significativo di come le nuove tecnologie siano utilizzate per battere sul tempo i truffatori è l'iniziativa della Spagna di integrare l'IA per individuare le frodi nel settore del commercio elettronico, in cui i metodi tradizionali non sono sufficienti a gestire il crescente volume delle attività fraudolente online. Poiché i truffatori utilizzano e sfruttano sempre più le nuove tecnologie per commettere le frodi, è importante accelerare la digitalizzazione negli sforzi antifrode dell'UE.

La tabella 4 dell'allegato 3 sintetizza le principali iniziative in materia di digitalizzazione comunicate dagli Stati membri( 66 ).

4.Lotta contro le irregolarità, la frode, la corruzione e i conflitti di interessi a danno del bilancio dell'UE

4.1.Quadro generale

Dal punto di vista operativo, la tutela degli interessi finanziari dell'UE da frode, irregolarità e altre attività illecite è un compito affidato alle autorità nazionali, all'OLAF e all'EPPO.

Nel 2024 sono state segnalate complessivamente 13 589 irregolarità fraudolente e non fraudolente, per un importo di 1,84 miliardi di EUR( 67 ). Rispetto al 2023 si è registrato un lieve calo del numero delle irregolarità segnalate (-2,6 %), mentre i relativi importi irregolari sono aumentati (+19,5 %)( 68 ). Le irregolarità segnalate nel 2024 sono state superiori del 3,6 % rispetto alla media degli ultimi cinque anni, mentre i relativi importi finanziari sono aumentati del 12 %.

Il numero di irregolarità fraudolente segnalate alla Commissione dalle autorità nazionali è rimasto relativamente stabile tra il 2020 e il 2023, ma è aumentato notevolmente nel 2024 fino ad attestarsi a 1 364 (+26 % rispetto al 2023). Tale dato rappresenta il 10 % del numero totale di irregolarità segnalate. Gli importi finanziari legati a tali casi sono variati maggiormente, a causa di un numero limitato di singoli casi con un elevato impatto finanziario, e nel 2024 sono aumentati a 548,8 milioni di EUR (+138,7 % rispetto al 2023), confermando la volatilità di tale indicatore( 69 ). Rispetto alla media degli ultimi cinque anni, il numero di irregolarità fraudolente segnalate è stato superiore del 19 % e i relativi importi sono cresciuti del 56 %. L'aumento delle segnalazioni di irregolarità fraudolente potrebbe essere il risultato delle ripetute raccomandazioni rivolte dalla Commissione agli Stati membri negli ultimi anni. Sarebbe prematuro trarre conclusioni a tale riguardo e la Commissione continuerà a monitorare eventuali sviluppi futuri in tale ambito.

Il numero e l'impatto finanziario delle irregolarità non fraudolente segnalate hanno registrato una tendenza al rialzo tra il 2020 e i 2023, in linea con le previste tendenze legate al ciclo dei programmi di spesa. Nel 2024 la situazione si è stabilizzata, con 12 225 irregolarità non fraudolente segnalate (-5 % rispetto al 2023), per un importo finanziario di 1,29 miliardi di EUR (-1,4 % rispetto al 2023)( 70 ). Rispetto alla media degli ultimi cinque anni, il numero di irregolarità non fraudolente segnalate nel 2024 è stato superiore del 2 %, mentre il loro valore finanziario è rimasto stabile.

Figura 5: irregolarità segnalate e relativi importi finanziari – 2020-2024; irregolarità e relativi importi finanziari per settore di bilancio – 2024

4.1.1.Indagini dell'OLAF

Nel 2024 l'OLAF ha concluso 246 indagini. Ha formulato 301 raccomandazioni, di cui 188 di carattere finanziario, per un importo totale di cui è raccomandato il recupero pari a 871,5 milioni di EUR e un importo totale di cui è stata impedita la spesa indebita pari a 43,5 milioni di EUR( 71 ). Nello stesso periodo sono state aperte 230 nuove indagini, di cui 32 (14 %) relative alle risorse proprie, 95 (41 %) relative alla gestione concorrente e al dispositivo per la ripresa e la resilienza, 20 (9 %) riguardanti la gestione indiretta e 57 (25 %) relative alla gestione diretta. 29 indagini (13 %) sono state avviate in relazione a questioni interne( 72 ).

Istantanea 3: recuperi a seguito di indagini dell'OLAF

Al termine delle sue indagini, l'OLAF può formulare raccomandazioni finanziarie destinate agli Stati membri, alle istituzioni, agli organi e agli organismi dell'UE. Tali raccomandazioni specificano gli importi effettivi delle spese irregolari dell'UE e delle entrate dell'UE irregolarmente non versate al bilancio dell'Unione, importi che l'OLAF, sulla base dell'esito delle proprie indagini, raccomanda di recuperare. Se gli esborsi previsti non hanno ancora avuto luogo, l'OLAF raccomanda di non effettuare la spesa irregolare.

Nel periodo 2022-2024 le indagini dell'OLAF hanno portato a recuperi per un importo di 4,5 miliardi di EUR e hanno evitato spese irregolari per oltre 800 milioni di EUR.

4.1.2.Indagini dell'EPPO

Nel 2024 l'EPPO ha avviato 1 504 indagini, per un totale di 13,07 miliardi di EUR di danni stimati( 73 ). Alla fine del 2024 l'EPPO aveva 2 666 indagini attive per un danno stimato pari a 24,80 miliardi di EUR. Tale importo è ripartito come segue tra i vari settori di bilancio:

·488 indagini attive sulle frodi in materia di IVA (cfr. l'istantanea 4),

·252 indagini attive sulle frodi doganali (danno totale stimato pari a 886,9 milioni di EUR),

·1 807 indagini in materia di spese (danno totale stimato pari a 9,4 miliardi di EUR), di cui 279 connesse al dispositivo per la ripresa e la resilienza (per un danno totale stimato di 2,7 miliardi di EUR)( 74 ).

Tra le tipologie individuate in tali indagini attive, 2 105 reati (33,2 % del totale) riguardano frodi connesse alle spese non relative ad appalti, 591 (9,3 %) frodi connesse alle spese relative ad appalti, 385 (6 %) organizzazioni criminali incentrate sui reati PIF, 480 (7,6 %) frodi a danno del gettito non IVA, 1 287 (20,3 %) frodi a danno del gettito IVA, 191 (3 %) corruzione, 115 (1,8 %) appropriazione indebita, 380 (6 %) riciclaggio di denaro e 808 (12,7 %) reati indissolubilmente connessi( 75 ).

Per quanto riguarda le indagini dell'EPPO, è importante osservare che il danno finanziario stimato potrebbe essere quello indicato all'inizio e non il danno effettivo calcolato nella fase finale delle indagini.

4.2.Entrate

Nella presente sezione sono forniti dati e informazioni riguardanti le frodi e le irregolarità relative alle entrate (IVA e risorse proprie tradizionali).

Le entrate rappresentano il settore di bilancio più esposto alle frodi transfrontaliere. Alla fine del 2024 l'EPPO aveva 767 indagini attive con una componente transfrontaliera. Di queste, 573 (74 % del totale) sono legate alle entrate (416 alle frodi in materia di IVA, 86 sono connesse alle frodi a danno del gettito non IVA e 71 riguardano entrambi i tipi di frode). I danni totali stimati nell'ambito di tali indagini ammontano a 13,6 miliardi di EUR, pari all'87 % dei danni stimati totali connessi alle frodi transfrontaliere( 76 ).

4.2.1.Entrate – IVA

Nel 2024 la Commissione ha stimato l'ammanco di gettito IVA ("divario dell'IVA") per il 2022 a 89,3 miliardi di EUR, pari al 7,0 % del totale dell'IVA esigibile. Il divario dell'IVA misura la differenza tra le entrate IVA che sarebbero riscosse in caso di pieno adempimento degli obblighi e le entrate effettivamente riscosse( 77 ).

In base a questi dati, il divario si sta riducendo: nel 2018 era stimato a 121,2 miliardi di EUR, pari all'11,2 % del totale dell'IVA esigibile.

Si noti che solo una parte di questo divario stimato è dovuta alla frode (cfr. l'istantanea 4), all'evasione e all'elusione dell'IVA. Altri fattori sono l'insolvenza e il fallimento delle imprese e gli errori amministrativi. In termini di interessi finanziari dell'UE in gioco, solo una minima percentuale (0,3 %) degli importi finanziari legati all'IVA appartiene al bilancio dell'UE( 78 ). In base ai dati sul divario dell'IVA stimato, tale percentuale corrisponderebbe a circa 270 milioni di EUR nel 2022.

Istantanea 4: indagini dell'EPPO sulle frodi in materia di entrate IVA

Per il 2024 l'EPPO ha riferito di avere 488 indagini attive correlate all'IVA, per un danno finanziario stimato di 13,15 miliardi di EUR, che rappresentava quasi il 53 % del danno finanziario totale stimato nell'ambito delle 2 666 indagini attive dell'EPPO.

Come indicato, sulla base di tale ammontare l'importo dovuto al bilancio dell'UE sarebbe di circa 40 milioni di EUR. L'importo residuo è dovuto ai bilanci nazionali degli Stati membri.

Tra le pratiche fraudolente figurano la frode carosello, la riduzione fraudolenta della tassazione del margine di profitto, la fatturazione incrociata attraverso crediti IVA artificiosi, la frode nel commercio elettronico, l'uso di società "cartiere" (che emettono fatture false per servizi inesistenti) e l'abuso del differimento dell'IVA doganale.

4.2.2.Entrate – risorse proprie tradizionali( 79 )

Nel 2024 il numero totale di irregolarità relative alle risorse proprie tradizionali (RPT), sia fraudolente sia non fraudolente, ha raggiunto 5 000 casi, con un aumento del 2 % rispetto alla media quinquennale di 4 904 casi. Tuttavia l'importo totale di RPT stimato e accertato, pari a 489,5 milioni di EUR, è diminuito di quasi il 14 % rispetto alla media quinquennale. Nel 2024 l'importo medio per caso è stato pari a 97 903 EUR, rispetto a una media quinquennale di 116 254 EUR.

Nel 2024 il 10,7 % di tutti i casi di irregolarità individuati è stato classificato come frode. Rispetto al periodo 2020-2024, le irregolarità fraudolente sono aumentate del 6,6 %, per un totale di 537 casi, mentre il numero di irregolarità non fraudolente è aumentato solo dell'1,4 %, con 4 463 casi nel 2024. Ciononostante l'importo di RPT stimato e accertato è diminuito di quasi il 28 % per i casi di frode, attestandosi a 84 milioni di EUR, e dell'11 % per i casi non fraudolenti, scendendo a 405 milioni di EUR.

Nei casi di frode il "valore inesatto" è diventato il principale modus operandi, con 279 casi per un importo di 15,5 milioni di EUR. Tuttavia il contrabbando e l'errata indicazione dell'origine o del paese di spedizione continuano a interessare importi di RPT più elevati (67 casi per un totale di 31,4 milioni di EUR e 69 casi per un totale di 18 milioni di EUR). Per quanto riguarda i casi non fraudolenti, la violazione più comune è la "classificazione/designazione errata" delle merci, in termini sia di numero di casi (1 629) sia di importi di RPT interessati (124 milioni di EUR). I veicoli (biciclette elettriche e automobili) sono diventati i beni più colpiti in termini di valore, mentre i prodotti tessili e le calzature continuano ad essere i più colpiti in termini di numero di casi. Per taluni prodotti come il tabacco (sigarette) e l'olio d'oliva si è registrato un notevole aumento nel 2024. La Cina, gli Stati Uniti e la Turchia sono i primi tre paesi di origine delle merci interessate da irregolarità.

Figura 6: irregolarità individuate e segnalate nelle risorse proprie tradizionali e individuazione per tipo di controllo

Istantanea 5: individuazione di frodi e irregolarità nelle risorse proprie tradizionali

L'"immissione in libera pratica" rimane il regime doganale più colpito con 4 054 casi, per un importo complessivo stimato e accertato di 349,5 milioni di EUR. Ciò rappresenta l'81 % di tutti i casi e il 71 % degli importi comunicati per il 2024, a prescindere dalla natura fraudolenta o meno. Nel 2024 sono aumentati gli importi di RPT registrati per i casi di frode riguardanti i regimi di "transito" e di "perfezionamento attivo". Per quanto concerne i casi non fraudolenti, il secondo regime doganale più colpito in termini di importi di RPT è stato il "perfezionamento attivo", seguito dal "deposito doganale".

Nel 2024 i controlli a posteriori (48 % dei casi e 21 % degli importi) insieme alle ispezioni da parte dei servizi antifrode (30 % dei casi e 63 % degli importi) hanno svolto un ruolo cruciale nell'individuazione dei casi di frode. Le irregolarità non fraudolente sono state individuate principalmente mediante controlli a posteriori (46 % dei casi e degli importi), sebbene si siano dimostrati efficaci anche altri metodi di individuazione, come i controlli allo sdoganamento e gli audit fiscali.

Nel 2024 11 Stati membri hanno segnalato 65 casi di contrabbando di sigarette, per un importo stimato di RPT interessate pari a 32 milioni di EUR. Come nel 2023, la Lituania ha segnalato il maggior numero di casi (19) e il Belgio l'importo più elevato di RPT (25 milioni di EUR in totale). Rispetto al 2023, nove Stati membri hanno continuato a segnalare casi di contrabbando di sigarette per un importo di RPT superiore a 10 000 EUR( 80 ), mentre altri Stati membri hanno fatto la loro comparsa nelle statistiche( 81 ). Nel frattempo taluni Stati membri (ad esempio la Spagna) sono scomparsi dalle statistiche, il che suggerisce un potenziale spostamento delle attività fraudolente o delle rotte del contrabbando di sigarette.

Istantanea 6: operazioni doganali congiunte

Le operazioni doganali congiunte (ODC) sono azioni mirate di durata limitata volte a contrastare il contrabbando di merci sensibili e la frode in specifici settori a rischio e/o su determinate rotte commerciali. Nel 2024 l'OLAF ha organizzato in modo congiunto o sostenuto sette ODC riguardanti un ampio spettro di obiettivi quali i medicinali contraffatti, le bevande alcoliche illegali e il commercio illecito( 82 ).

Istantanea 7: tassi di recupero delle risorse proprie tradizionali

Il tasso di recupero per le irregolarità fraudolente e non fraudolente individuate nel 2024 in relazione alle RPT è stato molto positivo, attestandosi all'80 % (in aumento rispetto al 77 % del 2023). Per quanto riguarda i casi non fraudolenti, i risultati sono stati molto simili a quelli del 2023, con un tasso di recupero dell'85 %. Per quanto concerne i casi di frode, il tasso di recupero del 39 % indica un aumento significativo rispetto all'anno precedente. Il tasso di recupero inferiore nei casi di frode è legato alla maggiore complessità di questi casi.

Il tasso di recupero storico si attesta all'84 % (70 % per i casi di frode e 90 % per i casi non fraudolenti). Il recupero è un processo in divenire nel quale gli importi possono potenzialmente aumentare nel corso del tempo via via che si concludono i ricorsi a livello nazionale, dell'UE o in altre sedi a livello amministrativo con l'adozione delle decisioni definitive.

4.3.Spese

La presente sezione riguarda i settori di spesa in regime di gestione concorrente, indiretta e diretta. Le prime due categorie si basano sull'analisi delle irregolarità fraudolente e non fraudolente segnalate tramite l'IMS e l'ultima su dati estratti dal sistema di contabilità ABAC della Commissione. In relazione al dispositivo per la ripresa e la resilienza, per il quale non è previsto alcun obbligo di segnalazione nell'IMS, i dati riguardano le indagini dell'OLAF e dell'EPPO.

124 indagini attive dell'EPPO hanno una dimensione transfrontaliera (il 7 % del totale delle indagini attive in termini di spesa). Il relativo danno finanziario stimato ammonta a 994,1 milioni di EUR (circa il 10,6 % del danno finanziario totale stimato connesso alle indagini attive sui programmi di spesa). ( 83 )

Istantanea 8: misure preventive e correttive risultanti dai controlli effettuati dalla Commissione e dagli Stati membri nel 2024

Nel 2024, a seguito dei controlli della Commissione e degli Stati membri e delle indagini dell'OLAF, per proteggere il bilancio dell'UE sono state attuate misure preventive e correttive( 84 ) per un valore di 2,66 miliardi di EUR, pari allo 0,82 % della spesa pertinente( 85 ). Il 79 % di tale importo (2,09 miliardi di EUR) riguarda le rubriche di bilancio "Coesione, resilienza e valori" e "Risorse naturali e ambiente"( 86 ).

4.3.1.Agricoltura( 87 )

Tra il 2020 e il 2024 gli Stati membri hanno segnalato 1 618 irregolarità fraudolente e 16 572 irregolarità non fraudolente relative alla politica agricola, che hanno interessato i pagamenti diretti, lo sviluppo rurale e le misure di mercato. Per quanto riguarda lo sviluppo rurale le irregolarità fraudolente sono aumentate per via delle segnalazioni relative al periodo di programmazione 2014-2020, sebbene queste ultime siano state comunque inferiori rispetto ai corrispondenti anni di attuazione del periodo di programmazione 2007-2013. Le irregolarità relative al sostegno all'agricoltura hanno raggiunto il loro picco nel 2022, a causa di molti casi interconnessi con una limitata incidenza finanziaria in uno Stato membro, per poi scendere ai livelli del 2020 e aumentare nuovamente nel 2024.

L'importo finanziario totale interessato da irregolarità fraudolente è pari a 133 milioni di EUR. I finanziamenti dell'UE a favore di progetti o operazioni interessati da tali irregolarità ammontavano a 160 milioni di EUR, il che significa che l'83 % del valore delle relative operazioni era irregolare.

Spesso le irregolarità fraudolente individuate riguardavano la falsificazione delle richieste di aiuto o delle prove documentali. Ad esempio i richiedenti che presentano domande concernenti i pagamenti diretti potrebbero utilizzare contratti di locazione falsi per chiedere aiuti in relazione ad appezzamenti che non hanno il diritto di utilizzare. Nell'ambito dello sviluppo rurale, i beneficiari potrebbero ad esempio utilizzare fatture false, dichiarare come nuove attrezzature che in realtà sono usate e manipolare le offerte negli appalti. Per quanto riguarda le misure di mercato e lo sviluppo rurale, sono state spesso segnalate anche violazioni relative all'attuazione dell'azione.

Istantanea 9: misure interessate da frodi nella politica agricola comune

Per quanto riguarda i pagamenti diretti, circa il 75 % delle irregolarità fraudolente riguardava solo un tipo di misura di "aiuto diretto", principalmente il regime di pagamento unico per superficie, mentre la quota rimanente riguardava più di una misura. Circa il 40 % delle irregolarità fraudolente ha interessato pratiche agricole benefiche per il clima e l'ambiente (da sole o in combinazione con altre misure di "aiuto diretto"). Circa il 13 % delle irregolarità fraudolente riguardava il sostegno accoppiato facoltativo e il 10 % i pagamenti ridistributivi a favore dei piccoli agricoltori o i regimi per i piccoli agricoltori, nei quali ad esempio il frazionamento artificioso delle aziende agricole potrebbe essere utilizzato per ottenere pagamenti più elevati. Nel 2024 gli Stati membri hanno segnalato le prime irregolarità fraudolente individuate in relazione alle spese nell'ambito dei piani strategici della PAC nazionali; quasi tutte riguardavano regimi per il clima e l'ambiente.

Per quanto concerne le misure di mercato, la maggior parte delle irregolarità fraudolente negli ultimi dieci anni ha riguardato i) il settore vitivinicolo (principalmente finanziamenti per investimenti, promozione nei paesi terzi e ristrutturazione e riconversione dei vigneti), ii) il settore ortofrutticolo (soprattutto aiuti alle organizzazioni di produttori per il prericonoscimento, forniti sotto forma di aiuti agli investimenti o di aiuti per la costituzione e il funzionamento amministrativo o erogati in entrambe le forme), o iii) promozione.

Per quanto concerne lo sviluppo rurale, la maggior parte delle irregolarità fraudolente ha riguardato misure basate sul rimborso, in particolare investimenti nelle aziende agricole. Un'altra quota significativa di irregolarità fraudolente ha interessato i pagamenti basati sul rispetto di determinate condizioni, in particolare i pagamenti agroambientali e i pagamenti agli agricoltori nelle zone soggette a vincoli naturali o di altro tipo.

I tassi di individuazione per lo sviluppo rurale sono stati notevolmente superiori a quelli per il sostegno all'agricoltura. Tuttavia per una parte del sostegno all'agricoltura, ossia le misure di mercato, si è registrato un tasso di individuazione simile a quello riguardante lo sviluppo rurale e il tasso di individuazione più elevato in relazione alle irregolarità non fraudolente. L'individuazione delle irregolarità, in particolare delle frodi, si è concentrata in pochi Stati membri.

Figura 7: Irregolarità segnalate nella PAC per tipo di spesa

Nel periodo 2020-2024 l'analisi dei rischi ha contribuito solo marginalmente all'individuazione delle frodi riguardanti lo sviluppo rurale e i pagamenti diretti. Per quanto concerne le misure di mercato, tale analisi sembra avere svolto un ruolo più incisivo, ma solo laddove le attività di controllo si sono effettivamente basate su di essa. Anche la percentuale di casi di frode individuati sulla base di soffiate di informatori è stata modesta, fatta eccezione per le misure di mercato, per le quali ha raggiunto il 12 %. Tuttavia, essendo basato su pochissimi casi, tale dato può risultare volatile. È stato individuato un unico caso di frode (nei pagamenti diretti agli agricoltori) a seguito della pubblicazione di informazioni sui media.

4.3.2.Politica di coesione( 88 )

Le irregolarità segnalate tra il 2020 e il 2024 in relazione alla politica di coesione e alla politica della pesca riguardano principalmente tre diversi periodi di programmazione: 2007-2013, 2014‑2020 e 2021-2027.

La maggior parte delle irregolarità fraudolente segnalate in un quinquennio ha riguardato in particolare il periodo di programmazione 2014-2020. Le segnalazioni relative al periodo di programmazione 2021-2027 sono appena iniziate. Le irregolarità fraudolente segnalate tra il 2020 e il 2024 riguardano importi finanziari per circa 0,9 miliardi di EUR. L'importo totale dei finanziamenti dell'UE concessi a favore dei progetti o delle operazioni interessati da tali irregolarità si è attestato a circa 6,4 miliardi di EUR. Pertanto gli importi finanziari irregolari interessati da irregolarità fraudolente hanno rappresentato circa il 14 % del valore delle relative operazioni( 89 ).

Il numero e gli importi finanziari delle irregolarità non fraudolente segnalate tra il 2014 e il 2024 (primi 11 anni) per il periodo di programmazione 2014‑2020 sono nettamente inferiori a quelli comunicati tra il 2007 e il 2017 (primi 11 anni) per il periodo di programmazione 2007-2013. La diminuzione riguarda tutti i fondi( 90 ). La stessa situazione si verifica in relazione al numero di irregolarità segnalate come frode, ma la differenza è molto meno marcata e si sta riducendo.

Figura 8: Approfondimento sul periodo di programmazione 2014-2020 – irregolarità segnalate per fondo

Per quanto riguarda le frodi, le violazioni più frequenti hanno interessato i documenti giustificativi (segnalate nel 46 % dei casi di frode per il periodo di programmazione 2014-2020). Le violazioni fraudolente di norme/disposizioni contrattuali spesso sono consistite nella mancata attuazione dell'azione finanziata. Le violazioni delle norme sugli appalti pubblici sono state le irregolarità non fraudolente maggiormente segnalate (38 % dei casi di irregolarità non fraudolente relative al periodo di programmazione 2014-2020) ma raramente hanno dato origine a un caso di frode sospetta. Ciò indica la necessità di migliorare l'individuazione delle frodi oppure la capacità amministrativa delle amministrazioni aggiudicatrici. La maggior parte delle violazioni fraudolente in materia di etica e integrità era correlata a conflitti di interessi( 91 ).

Istantanea 10: individuazione di frodi e irregolarità nella politica di coesione

Nel periodo 2020-2024 l'analisi dei rischi ha continuato a contribuire solo marginalmente all'individuazione delle frodi, in un contesto in cui la società civile ha svolto in generale un ruolo più importante (comprese le soffiate da parte di informatori e le informazioni pubblicate sui media). Per quanto riguarda le irregolarità non fraudolente, né l'analisi dei rischi né le informazioni provenienti dalla società civile hanno svolto un ruolo significativo nella loro individuazione.

Il tasso di individuazione delle frodi( 92 ) per il periodo di programmazione 2014-2020 è dello 0,22 %, ossia inferiore a quello registrato per il periodo di programmazione 2007-2013 (0,42 %). Il tasso di individuazione delle irregolarità( 93 ) è dello 0,76 %, ossia di gran lunga inferiore a quello registrato per il periodo di programmazione 2007 2013 (2,5 %). L'individuazione e la segnalazione variano notevolmente da uno Stato membro all'altro: si tratta di un problema da affrontare.

4.3.3.Altri settori di bilancio( 94 )

Vari fondi, eseguiti in regime di gestione concorrente, sostengono altre politiche interne. Ne sono un esempio l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile (IOG)( 95 ), il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD), il Fondo Sicurezza interna, il Fondo per una transizione giusta e il Fondo Asilo, migrazione e integrazione. Dal 2016 gli Stati membri hanno segnalato 340 irregolarità (di cui 35 segnalate come frode, principalmente in relazione all'IOG e al FEAD), per un valore di 58,8 milioni di EUR di importi irregolari (di cui 8,4 milioni di EUR relativi a irregolarità fraudolente, che riguardano principalmente il FEAD). Di queste, 42 irregolarità sono state segnalate nel 2024, per un importo totale irregolare di 3,9 milioni di EUR.

Dal 2007 l'UE utilizza lo strumento di assistenza preadesione (IPA) per fornire assistenza finanziaria e tecnica a sostegno delle riforme nei paesi dell'allargamento. Le irregolarità segnalate dai paesi beneficiari tra il 2020 e il 2024 in relazione alla preadesione hanno interessato principalmente i fondi distribuiti nell'ambito dell'IPA I 2007-2013 e dell'IPA II 2014-2020. Nel 2024 sono state segnalate come frode 17 irregolarità, per un importo di 2,4 milioni di EUR. Il numero di irregolarità non fraudolente segnalate è aumentato nel 2024, attestandosi a 316 (rispetto alle 242 del 2023); i relativi importi finanziari irregolari sono ammontati a 22,5 milioni di EUR.

Per quanto riguarda le spese effettuate nell'ambito della gestione diretta (non a titolo del dispositivo per la ripresa e la resilienza), nel 2024 sono state registrate nell'ABAC 1 040 pratiche di recupero classificate come irregolarità, per un valore totale di 135,4 milioni di EUR. Di queste, 63 sono state segnalate come frode, per un importo di 62,4 milioni di EUR. Circa il 90 % delle irregolarità identificate come potenzialmente fraudolente sono state individuate in seguito a indagini dell'OLAF. Le pratiche di recupero classificate come irregolarità fraudolente riguardavano in massima parte la rubrica di bilancio "Mercato unico, innovazione e digitale" (43 elementi) e interessavano gli importi finanziari più elevati (59,7 milioni di EUR).

4.3.4.Dispositivo per la ripresa e la resilienza

Nel 2024 la Commissione ha continuato a sostenere gli Stati membri nel processo di modifica dei rispettivi piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PNRR). La Commissione ha erogato 41 pagamenti agli Stati membri per un totale di 85,3 miliardi di EUR (di cui 29,4 miliardi di EUR in prestiti), portando gli esborsi totali alla fine del 2024 a 306,1 miliardi di EUR, suddivisi in 197,5 miliardi di EUR in sovvenzioni (il 55 % della dotazione totale del dispositivo per la ripresa e la resilienza, pari a 359 miliardi di EUR) e 108,7 miliardi di EUR in prestiti (il 37 % della dotazione totale del dispositivo per la ripresa e la resilienza, pari a 291 miliardi di EUR).

Dall'inizio dell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza la Commissione ha adottato un approccio dinamico all'audit e al controllo. Avvalendosi delle risultanze e delle raccomandazioni dei propri revisori, del servizio di audit interno, della Corte dei conti europea, del Consiglio e del Parlamento europeo, nel corso del 2024 la Commissione ha continuato a rafforzare il proprio quadro di audit e di controllo per il dispositivo per la ripresa e la resilienza.

In totale alla fine di maggio 2025 la Commissione aveva effettuato 113 audit, relativi a 358 traguardi e obiettivi, che avevano interessato 395 entità controllate e dato luogo a 565 risultanze.

Alla fine del 2023 la Commissione aveva sottoposto ad audit ogni Stato membro attraverso almeno un audit dei sistemi sulla tutela degli interessi finanziari dell'Unione. Nel 2024 la Commissione ha effettuato altri due audit dei sistemi sulla tutela degli interessi finanziari dell'Unione( 96 ). In linea con la sua strategia di audit riveduta del dicembre 2023, la Commissione ha elaborato una metodologia di valutazione dei rischi da applicare annualmente per selezionare gli Stati membri da sottoporre a ulteriori audit dei sistemi sulla tutela degli interessi finanziari dell'Unione.

Sulla base dell'attività di audit in corso, la Commissione rileva un graduale miglioramento complessivo nell'attuazione dei sistemi di controllo interno in tutti gli organismi di attuazione e coordinamento sottoposti ad audit. In alcuni casi i traguardi in materia di audit e di controllo hanno fornito un ulteriore incentivo ad attuare tempestivamente le raccomandazioni di audit. Per quanto riguarda gli appalti pubblici e gli aiuti di Stato, la Commissione ha continuato ad attuare controlli approfonditi e rafforzati( 97 ) per tutti i tipi di attività di audit riguardanti i sistemi di controllo interno degli Stati membri, al fine di verificare in che modo tali sistemi garantiscono il rispetto delle norme in materia di appalti pubblici e aiuti di Stato, compresa l'efficacia di tali controlli.

I servizi della Commissione hanno inoltre migliorato ulteriormente la governance antifrode a livello dell'UE per il dispositivo per la ripresa e la resilienza, attraverso una maggiore cooperazione con l'OLAF e l'EPPO.

Istantanea 11: cooperazione tra la Commissione, l'OLAF e l'EPPO nella lotta contro le frodi e le irregolarità nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza

Al 27 maggio 2025 la Commissione aveva segnalato all'OLAF 34 casi di potenziali irregolarità individuate nel corso di audit ex post o sulla base di dati provenienti da fonti aperte in relazione ad azioni sostenute attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza. L'OLAF ha informato la Commissione di altri 40 casi, per un totale di 74 irregolarità potenziali.

Dall'inizio dell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza e fino al 27 maggio 2025 la Commissione ha ricevuto in totale 75 notifiche dall'EPPO, di cui 64 erano relative a casi attivi oggetto di procedimenti giudiziari o di indagini in corso( 98 ). L'80 % dei casi in corso notificati alla Commissione dall'EPPO riguardava una misura in un solo Stato membro.

L'8 maggio 2025, a seguito di una delle raccomandazioni dell'OLAF, la Commissione ha adottato la sua prima decisione di esecuzione relativa a una riduzione di 1,225 milioni di EUR del sostegno per la Slovacchia a norma dell'articolo 22, paragrafo 5, del regolamento RRF e dell'articolo 19, paragrafo 1 e paragrafo 2, lettera a), dell'accordo di finanziamento conformemente al quadro per le riduzioni e i recuperi nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza( 99 ).

Questi dati dimostrano che i sistemi di controllo a livello nazionale e dell'UE sono efficaci nell'individuare i conflitti di interessi, le frodi e la corruzione.

4.4.Criminalità organizzata, corruzione e conflitti di interessi

Le informazioni relative alle attività della criminalità organizzata ai danni degli interessi finanziari dell'UE sono disponibili nella relazione annuale dell'EPPO, in cui sono indicati, tra le indagini attive fino alla fine del 2024, 385 reati oggetto di indagini commessi da organizzazioni criminali specializzate in tale ambito( 100 ).

Per quanto concerne i casi di corruzione, l'EPPO ha segnalato 191 reati oggetto di indagini( 101 ) fino alla fine del 2024. Dal 2020 al 2024 sette paesi hanno segnalato alla Commissione tramite l'IMS 56 casi. Da un'analisi basata sui dati relativi al periodo 2007-2023 emerge che la segnalazione di irregolarità fraudolente connesse alla corruzione è insufficiente( 102 ). Ove segnalata, la corruzione riguardava principalmente gli appalti pubblici (procedure semplificate/ristrette e procedure aperte); in alcuni casi erano coinvolti dirigenti o esperti esterni. Ciò conferma che gli appalti pubblici rappresentano un'attività a rischio di frode e pertanto le irregolarità in tale ambito dovrebbero essere oggetto di opportune indagini. Circa il 20 % di questi casi di corruzione è emerso da controlli avviati a seguito di soffiate da parte di informatori o di informazioni pubblicate sui media.

Nello stesso periodo sono stati segnalati tramite l'IMS 418 casi di conflitti di interessi (di cui il 92 % è relativo alla coesione, il 3 % riguarda l'agricoltura e il 3 % è relativo alla preadesione) per un valore di circa 159 milioni di EUR.


5.Conclusioni e raccomandazioni

La tutela degli interessi finanziari dell'UE comporta sfide significative in un contesto sempre più complesso e in rapida evoluzione. I rapidi sviluppi riguardanti le tecnologie, i sistemi finanziari e le reti della criminalità a livello globale impongono all'UE di adattarsi rapidamente alle minacce emergenti.

Il 16 luglio 2025 la Commissione ha adottato la comunicazione "Libro bianco sulla revisione dell'architettura antifrode". La comunicazione ha avviato una riflessione sulla revisione dell'architettura antifrode dell'UE nel suo complesso, al fine di affrontare meglio le sfide e colmare le lacune esistenti nella tutela degli interessi finanziari dell'UE. Tale processo di revisione offrirà inoltre l'opportunità di migliorare e razionalizzare la cooperazione tra i vari attori, sulla base dei risultati delle pertinenti valutazioni in corso dei quadri giuridici applicabili a taluni attori pertinenti dell'architettura antifrode (ad esempio Eurojust, Europol, l'OLAF e l'EPPO).

La revisione dell'architettura antifrode integra i lavori preparatori per il prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP). L'obiettivo è garantire che il prossimo QFP possa beneficiare di un'architettura antifrode rafforzata e più efficiente per tutelare gli interessi finanziari dell'UE facendo il miglior uso possibile delle risorse (in particolare per quanto riguarda la complementarità e il coordinamento delle funzioni e delle attività di tutti gli attori interessati).

Anche a livello nazionale sono indispensabili quadri rafforzati per l'attuazione efficace delle misure antifrode dell'UE. La complessità delle indagini transnazionali, con particolare riferimento alla tracciatura dei flussi finanziari, evidenzia l'importanza di una forte cooperazione tra l'UE e gli attori nazionali dell'architettura antifrode.

A tal fine e fatta salva la revisione futura dell'architettura antifrode, sulla base dell'analisi e delle risultanze presentate nella presente relazione PIF, la Commissione ha individuato alcuni settori, evidenziati nei paragrafi successivi, nei quali l'azione degli Stati membri può contribuire ad affrontare le carenze individuate e a sfruttare opportunità concrete per rafforzare la tutela degli interessi finanziari dell'UE.

5.1.Miglioramento della segnalazione e canali di comunicazione più efficaci

Lo scambio di informazioni tempestive, accurate e complete tra le varie componenti dell'architettura antifrode dell'UE è fondamentale. Permane la necessità di migliorare ulteriormente la segnalazione dei casi di irregolarità e di frode sospetta e il seguito dato agli stessi.

Raccomandazione 1: colmare le lacune per quanto riguarda la segnalazione di frodi sospette e irregolarità

Si ricorda agli Stati membri la necessità di segnalare alla Commissione tutte le frodi sospette e le irregolarità in modo completo e tempestivo, conformemente agli obblighi stabiliti nei regolamenti settoriali. In tal modo sarà disponibile un insieme di dati più completo a livello dell'UE che faciliterà una migliore analisi delle tendenze e interventi più tempestivi a livello di prevenzione e indagine.

La segnalazione delle frodi è anche l'ambito in cui le sinergie tra gli organismi amministrativi e giudiziari possono consentire di ottimizzare la realizzazione del duplice obiettivo di perseguire i truffatori e di proteggere il bilancio dell'UE, recuperando le somme indebitamente versate. È necessario predisporre canali di comunicazione più efficaci affinché le varie componenti dell'architettura antifrode dell'UE possano scambiarsi, senza soluzione di continuità, le informazioni e i dati necessari.

Raccomandazione 2: istituire canali di comunicazione più efficaci

È inoltre necessario un migliore coordinamento tra le autorità nazionali, l'OLAF e l'EPPO per garantire che i casi oggetto di indagine da parte degli organismi dell'UE siano debitamente segnalati il prima possibile, in conformità della pertinente normativa settoriale dell'UE.

Le autorità nazionali devono individuare e affrontare correttamente le lacune esistenti nel flusso di informazioni in relazione alle frodi sospette, nel momento in cui esse sono segnalate per la prima volta e ancor più quando viene dato seguito alle stesse nell'ambito di procedimenti giudiziari e amministrativi a livello nazionale.

La Commissione si impegna a sviluppare ulteriormente e a fornire gli orientamenti, gli strumenti informatici e il sostegno necessari. La Commissione inoltre faciliterà, nella misura più ampia possibile, il coordinamento necessario tra gli organismi interessati.

5.2.Le strategie nazionali antifrode come elemento fondamentale della governance antifrode

La Commissione ha costantemente sollecitato l'adozione generalizzata di strategie nazionali antifrode per la tutela degli interessi finanziari dell'UE. Tali strategie possono garantire che i vari soggetti nazionali coinvolti adottino un approccio comune e possono agevolare la cooperazione con l'UE. Il loro ruolo appare ancora più centrale con l'adozione progressiva di piani nazionali (ad esempio i piani nazionali per la ripresa e la resilienza o i piani agricoli nazionali) su cui si basa l'utilizzo delle risorse finanziarie dell'UE.

Raccomandazione 3: adozione di una strategia nazionale antifrode

La Commissione raccomanda nuovamente agli Stati membri di adottare una NAFS, ove non abbiano già provveduto in tal senso.

In diversi Stati membri sono state sviluppate reti nazionali antifrode, nell'ambito delle quali l'AFCOS nazionale spesso svolge un ruolo fondamentale. Tali reti costituiscono la struttura ideale per effettuare una valutazione del rischio di frode a livello nazionale ed elaborare di conseguenza strategie nazionali.

La Commissione sostiene e incoraggia tale processo.

5.3.Uso di tecnologie innovative

L'aumento della criminalità informatica e l'uso dell'IA da parte dei criminali rappresentano rischi senza precedenti per il bilancio dell'UE. L'architettura antifrode deve stare al passo con questi sviluppi elaborando strumenti e strategie all'avanguardia. Parallelamente all'attuazione, da parte della Commissione, del piano d'azione che accompagna la sua strategia antifrode, con particolare attenzione alle azioni dedicate alla digitalizzazione e all'uso di strumenti informatici per combattere le frodi, è importante che gli Stati membri continuino a introdurre tecnologie innovative e a svilupparne l'utilizzo nei propri sistemi di controllo a un ritmo sostenuto.

Raccomandazione 4: la digitalizzazione come pilastro della strategia nazionale antifrode

La Commissione ribadisce l'invito alle autorità nazionali a integrare la digitalizzazione della lotta contro la frode nelle loro strategie nazionali antifrode, con l'obiettivo di:

a) valutare il livello della minaccia che l'aumento della criminalità informatica e l'uso dell'IA e di altre tecnologie innovative, in particolare da parte della criminalità organizzata, rappresentano per il bilancio dell'UE;

b) individuare le proprie lacune in termini di conoscenze e competenze in relazione alla diffusione, allo sviluppo e all'uso di tecnologie innovative per combattere le frodi in modo più efficace;

c) individuare le azioni necessarie per affrontare tali minacce e vulnerabilità.

(1) ()    Massimali del quadro finanziario pluriennale, in milioni di EUR, a prezzi correnti. Fonte: GU L, 2024/207, 22.2.2024.
(2) ()    Articolo 310, paragrafo 6, TFUE.
(3) ()    I sette documenti di lavoro dei servizi della Commissione sono:
(4) ()    Fascicolo di procedura 2024/2083(INI) .
(5) ()    I questionari riguardano le misure adottate dagli Stati membri per tutelare gli interessi finanziari dell'UE e il seguito dato alle raccomandazioni contenute nella relazione PIF 2023.
(6) ()    Cfr. in particolare il riquadro 2 della relazione PIF 2021 , sezione 6.1, pag. 31.
(7) ()    Segnalate alla Commissione tramite il sistema di gestione delle irregolarità (IMS).
(8) ()    I dati sono estratti dal sistema ABAC per l'ultimo anno, in quanto il sistema è stato sostituito da SUMMA.
(9) ()    Per una descrizione di tali limitazioni, cfr. il riquadro 3 della relazione PIF 2021 , sezione 6.1, pag. 32.
(10) ()    Le "irregolarità fraudolente" sono quelle che il paese che effettua la segnalazione ha classificato come frode nel contesto delle risorse proprie tradizionali, come frode sospetta o come frode accertata in relazione alla gestione concorrente e alla preadesione.
(11) ()    Tutte le irregolarità che non sono state classificate come frode sono considerate non fraudolente.
(12) ()    La relazione annuale 2024 dell'OLAF e la relazione annuale 2024 dell'EPPO sono notevolmente diverse, per natura e ambito di applicazione, dalla relazione PIF. Le differenze sono state ampiamente illustrate nella sezione 1.2 della relazione PIF 2023.
(13) ()    Il flusso di lavoro relativo alle segnalazioni degli Stati membri e, in ultima analisi, la disponibilità di dati completi per preparare la presente relazione dipendono in larga misura dalle informazioni fornite dalle autorità che individuano le irregolarità o le frodi e le sottopongono a indagine. Gli organismi responsabili delle segnalazioni negli Stati membri (principalmente le autorità di gestione o gli organismi pagatori nell'ambito della gestione concorrente e le autorità doganali in relazione alle risorse proprie tradizionali) possono riferire in merito a indagini penali solo se le autorità giudiziarie o di contrasto competenti forniscono loro l'autorizzazione e le informazioni necessarie. Ciò implica che, mentre l'EPPO, l'OLAF o le autorità nazionali di contrasto stanno indagando attivamente su un caso, gli organismi responsabili della segnalazione di irregolarità e frodi alla Commissione, in alcuni casi, potrebbero non essere in grado di procedere alla segnalazione a causa dell'eventuale riservatezza delle indagini. In tali casi, tali informazioni saranno disponibili solo al termine dell'indagine e saranno pertanto incluse nella relazione PIF solo a quel punto.
(14) ()    Tali importi finanziari tendono a essere in gran parte quelli per i quali viene effettivamente perseguito il recupero.
(15) ()    Cfr. in particolare la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il codice doganale dell'Unione e l'Autorità doganale dell'Unione europea e abroga il regolamento (UE) n. 952/2013 (COM(2023) 258 final). La proposta è all'esame dei colegislatori.
(16) () Regolamento (UE) n. 904/2010 del Consiglio, del 7 ottobre 2010, relativo alla cooperazione amministrativa e alla lotta contro la frode in materia d'imposta sul valore aggiunto (rifusione) (GU L 268 del 12.10.2010, pag. 1).
(17) () Europol, Eurojust e Eurofisc sono ancora caratterizzati dallo "spirito intergovernativo del terzo pilastro" in quanto dipendono dalle decisioni adottate in ultima istanza dalle autorità nazionali, alle quali non intendono sostituirsi.
(18) ()    Libro bianco sulla revisione dell'architettura antifrode (COM(2025) 546).
(19) ()    La relazione è identificata con il nome del relatore della commissione CONT. Per la procedura 2024/2083(INI) , collegata alla relazione PIF 2023, il relatore era l'onorevole Gilles Boyer.
(20) ()    Regolamento (UE, Euratom) n. 883/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 settembre 2013, modificato dal regolamento (UE, Euratom) 2016/2030 del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 ottobre 2016 e dal regolamento (UE, Euratom) 2020/2223 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020.
(21) ()    Relazione annuale 2024 dell'EPPO, cit., pag. 107.
(22) ()     Relazione annuale 2024 dell'OLAF , cit.
(23) ()    Cfr. il documento "Commission anti-fraud strategy (CAFS) action plan implementation monitoring: state-of-play 31 May 2025" che accompagna la presente relazione.
(24) ()    Cfr. la nota 23, azioni da 12 a 19.
(25) ()    Cfr. la nota 23, azioni da 30 a 33.
(26) ()    Cfr. nota 23, azioni da 34 a 39.
(27) ()     Lo studio è stato presentato e discusso in occasione della seconda riunione plenaria della rete dell'UE contro la corruzione il 3 ottobre 2024. Gli appalti pubblici, l'edilizia, le infrastrutture e la sanità sono stati ritenuti tra i settori maggiormente a rischio. Nell'ambito di uno studio di follow-up saranno esaminate azioni volte ad attenuare la corruzione in questi settori ad alto rischio. Come annunciato nella comunicazione congiunta del 2023 sulla lotta contro la corruzione, la ricerca confluirà nella prima strategia dell'UE contro la corruzione, che definirà azioni volte a prevenire e combattere la corruzione nei settori ad alto rischio.
(28) ()    Regolamento (UE) 2024/1620 del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 maggio 2024 (GU L, 2024/1620, 19.6.2024).
(29) ()    Sono state raccolte, tramite un questionario specifico, informazioni sui progressi compiuti nell'attuazione di questa e delle altre raccomandazioni contenute nella relazione PIF del 2023. Per conoscere le risposte complete al questionario, consultare il documento "Follow-up on recommendations to the Commission report on the protection of the EU's financial interests and the fight against fraud – 2023" che accompagna la presente relazione.
(30) ()    Cipro, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Spagna.
(31) ()    Per una panoramica completa delle misure comunicate dagli Stati membri, cfr. il documento "Measures adopted by Member States to protect the EU's financial interests in 2024" che accompagna la presente relazione. Le misure specifiche sono presentate nell' Snapshot 1 (conflitti di interessi), nella sezione 2.2.4 (collaborazione e scambio di informazioni), nella sezione 2.3.3 (cooperazione tra il livello interno e il livello esterno dell'architettura antifrode dell'UE) e nella sezione 3.2.2 (digitalizzazione e uso delle nuove tecnologie).
(32) ()    Una misura può riguardare più di una fase del ciclo antifrode e più di un settore di bilancio/settore.
(33) ()    Austria, Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia e Svezia.
(34) ()    Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Italia, Lituania, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Svezia.
(35) ()    Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Germania, Grecia, Italia, Lituania, Slovacchia, Slovenia e Ungheria.
(36) ()    Austria, Belgio, Cechia, Cipro, Finlandia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Ungheria.
(37) ()    Per una descrizione delle relative misure, cfr. rispettivamente le sezioni 1.6.1.1, 1.6.1.2 e 1.6.1.3 del documento "Measures adopted by Member States to protect the EU's financial interests in 2024" che accompagna la presente relazione.
(38) ()    Estonia, Finlandia, Lituania e Germania (Brema).
(39) ()    Belgio.
(40) ()    Germania (Baden-Württemberg).
(41) ()    Polonia (strumento SAMPLER).
(42) ()    Slovacchia.
(43) ()    Bulgaria, Cipro, Croazia, Polonia e Slovacchia.
(44) ()    Per l'attuazione di questa raccomandazione, cfr. la sezione 2.2.1 .
(45) ()    Decisione 94/140/CE della Commissione, del 23 febbraio 1994, che istituisce il comitato consultivo per il coordinamento nel settore della lotta contro le frodi (GU L 61 del 4.3.1994, pag. 27), modificata dalla decisione 2005/223/CE della Commissione, del 25 febbraio 2005, recante modifica della decisione 94/140/CE che istituisce un comitato consultivo per il coordinamento nel settore della lotta contro le frodi (GU L 71 del 17.3.2005, pag. 67).
(46) ()    Entrambi i documenti dovrebbero essere ultimati prima dell'estate 2025.
(47) ()    Il documento "Annual overview with information on the results of the Union anti-fraud programme in 2024" che accompagna la presente relazione fornisce una descrizione delle iniziative finanziate attraverso l'UAFP.
(48) ()    Attraverso il Centro comune di ricerca.
(49) ()    Cfr. il documento "Follow-up on recommendations to the Commission report on the protection of the EU's financial interests and the fight against fraud – 2023" che accompagna la presente relazione, in particolare la sezione 1.1.
(50) ()    Austria, Cechia, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia.
(51) ()    Belgio, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Italia, Lettonia, Slovenia, Svezia e Ungheria.
(52) ()    Bulgaria, Cechia, Cipro, Danimarca, Estonia, Germania, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ungheria.
(53) ()    Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ungheria.
(54) ()    Bulgaria, Cechia, Danimarca, Estonia, Germania, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Spagna e Ungheria.
(55) ()    Cfr. la nota 90.
(56) ()    Cfr. il documento "Commission anti-fraud strategy (CAFS) action plan implementation monitoring: state-of-play 31 May 2025" che accompagna la presente relazione, azioni da 26 a 29.
(57) ()    Cfr. la nota 56, azione 26.
(58) ()    La Commissione ha raccolto, tramite uno specifico questionario, informazioni relative ai progressi compiuti nell'attuazione di tale raccomandazione. Per conoscere le risposte complete al questionario, consultare il documento "Follow-up on recommendations to the Commission report on the protection of the EU's financial interests and the fight against fraud – 2023" che accompagna la presente relazione.
(59) ()    Austria, Belgio, Bulgaria, Cechia, Cipro, Finlandia, Germania, Grecia, Italia, Lituania, Malta, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.
(60) ()    Valutazioni interne: Cechia, Danimarca, Estonia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo e Romania.
Analisi delle lacune: Belgio, Cechia, Germania, Italia, Romania, Slovacchia, Slovenia e Spagna.
(61) ()    Risultati parzialmente positivi: Austria, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Lituania, Lettonia, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Svezia.    
Risultati del tutto positivi: Italia, Malta, Polonia e Ungheria.
(62) ()    Esterni (in uso): Austria, Belgio, Cechia, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.Esterni (in programma): Portogallo.Integrati (in uso): Belgio, Cechia, Francia, Germania, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svezia e Ungheria.Integrati (in programma): Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Portogallo e Spagna.
(63) ()    Austria, Belgio, Cechia, Estonia, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia e Ungheria.
(64) ()    Austria, Belgio, Bulgaria, Cechia, Cipro, Croazia, Estonia, Francia, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ungheria.
(65) ()    Miglioramenti moderati: Austria, Belgio, Cechia, Malta, Portogallo, Romania, Slovacchia, Spagna Miglioramenti significativi: Cipro, Grecia, Italia.
(66) ()    Per una panoramica di tutte le misure comunicate e per ulteriori dettagli sulle misure riportate nella tabella, cfr. il documento "Measures adopted by Member States to protect the EU's financial interests in 2024" che accompagna la presente relazione.
(67) ()    Gli Stati membri e i paesi terzi hanno segnalato irregolarità relative alla spesa tramite l'IMS e irregolarità relative alle risorse proprie tradizionali tramite OWNRES. Le irregolarità relative alla gestione diretta sono estratte dal sistema di contabilità ABAC della Commissione.
(68) ()    Tale aumento è il risultato degli aggiornamenti ricevuti nel corso del 2024 riguardo a irregolarità segnalate nel 2023. Tali aggiornamenti rientrano nella normale prassi, in quanto indicano i progressi compiuti nell'attuazione delle misure correttive. Nella relazione PIF 2023 il valore finanziario delle irregolarità segnalate nel 2023 ammontava a 1,90 miliardi di EUR; nel 2024 la situazione è dunque rimasta stabile. Tutte le variazioni indicate nel presente paragrafo sono calcolate sulla base dei valori aggiornati per tutti gli anni pertinenti.
(69) ()    Per quanto riguarda gli importi finanziari legati a irregolarità fraudolente, gli aggiornamenti effettuati nel 2024 in relazione a dati meno recenti hanno avuto un impatto ancora maggiore. Se fosse stato utilizzato il valore riportato nella relazione PIF 2023 (585,8 milioni di EUR), gli importi finanziari relativi ai casi segnalati nel 2024 sarebbero diminuiti del 6,6 % rispetto al 2023.
(70) ()    Non si osservano variazioni significative negli importi finanziari legati alle irregolarità non fraudolente rispetto a quelli riportati nella relazione PIF 2023 .
(71) ()    I dati riportati in questa sezione sono inclusi nella relazione annuale 2024 dell'OLAF .
(72) ()    La somma delle indagini aperte per settore di bilancio è superiore al numero totale di indagini aperte nel 2024 (230) in quanto un'indagine può riguardare più di un settore.
(73) ()    I dati riportati in questa sezione sono inclusi nella relazione annuale 2024 dell'EPPO .
(74) ()    Dati forniti dall'EPPO.
(75) ()    Ogni caso può determinare un'indagine su più di un reato. Cfr. la relazione annuale 2024 dell'EPPO , pag. 13.
(76) ()    Calcoli effettuati dalla Commissione sulla base dei dati forniti dall'EPPO.
(77) ()    Commissione europea, VAT gap in the EU – 2024 report .
(78) ()    Per il periodo 2021-2027 alla base IVA di ciascuno Stato membro si applica un'aliquota uniforme di prelievo dello 0,3 %.
(79) ()    Per un'analisi dettagliata delle irregolarità segnalate dagli Stati membri in relazione alle RPT, cfr. il documento "Statistical evaluation of irregularities reported for own resources, natural resources, cohesion policy, pre-accession assistance and direct expenditure in 2024" che accompagna la presente relazione, sezione 2.
(80) ()    Belgio, Bulgaria, Croazia, Estonia, Grecia, Francia, Lituania, Polonia e Romania.
(81) ()    Slovenia e Svezia.
(82) ()    Cfr. la relazione annuale 2024 dell'OLAF.
(83) ()    Calcoli effettuati dalla Commissione sulla base dei dati forniti dall'EPPO.
(84) ()    Le misure correttive sono rettifiche finanziarie e recuperi. Le misure preventive sono interruzioni e sospensioni di pagamenti.
(85) ()    Tali misure correttive e preventive sono state attuate nel 2024 ma possono riferirsi a spese sostenute in anni precedenti.
(86) ()    Cfr. volume III, allegato 5, sezione 5.4, tabella G, della relazione annuale sulla gestione e il rendimento 2024 della Commissione.
(87) ()    Per un'analisi dettagliata delle irregolarità segnalate dagli Stati membri in relazione all'agricoltura, cfr. il documento "Statistical evaluation of irregularities reported for own resources, natural resources, cohesion policy, pre-accession assistance and direct expenditure in 2024" che accompagna la presente relazione, sezione 3.
(88) ()    Per un'analisi dettagliata delle irregolarità segnalate dagli Stati membri in relazione alla politica di coesione, cfr. il documento "Statistical evaluation of irregularities reported for own resources, natural resources, cohesion policy, pre-accession assistance and direct expenditure in 2024" che accompagna la presente relazione, sezione 4.
(89) ()    Ciò significa che si tratta di casi di frode (o di frode sospetta) in cui però la frode riguarda soltanto una parte dell'operazione/del progetto, mentre la rimanente parte è considerata legittima e regolare e il finanziamento è confermato.
(90) ()    Nel quadro del "dialogo strutturato" di cui alla sezione 2.3.4 è stato individuato in relazione alla Spagna un arretrato di circa mille irregolarità, di cui metà è stata assorbita entro la fine di aprile 2025 e l'altra metà dovrebbe essere eliminata entro la fine dell'anno.
(91) ()    Cfr. anche la sezione 4.4 .
(92) ()    Il tasso di individuazione delle frodi è calcolato come la percentuale di importi finanziari irregolari relativi a irregolarità fraudolente sul totale dei pagamenti.
(93) ()    Il tasso di individuazione delle irregolarità è calcolato come la percentuale di importi finanziari irregolari relativi a irregolarità non fraudolente sul totale dei pagamenti.
(94) ()    Per un'analisi dettagliata delle irregolarità segnalate dagli Stati membri in relazione alla preadesione e alla gestione diretta, cfr. il documento "Statistical evaluation of irregularities reported for own resources, natural resources, cohesion policy, pre-accession assistance and direct expenditure in 2024" che accompagna la presente relazione, sezioni 5 e 6.
(95) ()    Nell'ambito del quadro finanziario pluriennale 2021-2027, l'iniziativa rientra nei Fondi strutturali e di investimento europei.
(96) ()    Belgio e Lituania.
(97) () In particolare la Commissione utilizza liste di controllo esaustive per gli appalti pubblici e gli aiuti di Stato, introdotte nell'aprile 2023 e approvate nel settembre 2023.
(98) ()    Per quanto riguarda le indagini dell'EPPO, cfr. anche la sezione 4.1.2 .
(99) () Comunicazione della Commissione – Orientamenti sui piani per la ripresa e la resilienza (C/2024/4618).
(100) ()    Pari al 6 % dei reati oggetto di indagini da parte dell'EPPO. Cfr. la sezione 4.1.2 .
(101) ()    Pari al 3 % dei reati oggetto di indagini da parte dell'EPPO. Cfr. la sezione 4.1.2 . 
(102) ()    Dall'analisi è emerso che le segnalazioni degli Stati membri relative a casi di corruzione non sono del tutto affidabili, in quanto diversi casi segnalati potrebbero non essere effettivamente attinenti alla corruzione.

Bruxelles, 25.7.2025

COM(2025) 426 final

ALLEGATI

della

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO

Trentaseiesima relazione annuale sulla tutela degli interessi finanziari dell'Unione europea e sulla lotta contro la frode – 2024

{SWD(2025) 196 final} - {SWD(2025) 197 final} - {SWD(2025) 198 final} - {SWD(2025) 199 final} - {SWD(2025) 228 final} - {SWD(2025) 229 final} - {SWD(2025) 230 final}


Allegato 1 - Irregolarità segnalate come frode nel 2024

Il numero di irregolarità segnalate come frode misura i risultati dell'attività svolta dagli Stati membri per combattere le frodi e altre attività illecite che ledono gli interessi finanziari dell'UE. Di conseguenza le cifre non devono essere interpretate come indicative del livello di frode nei territori degli Stati membri. L'allegato della relazione PIF non comprende i paesi terzi (preadesione), il Regno Unito e le spese dirette.


Allegato 2 - Irregolarità segnalate come non fraudolente nel 2024

L'allegato della relazione PIF non comprende i paesi terzi (preadesione), il Regno Unito e le spese dirette.

Allegato 3 – Grafici e tabelle

Grafico 1: natura delle misure adottate dagli Stati membri e settori di intervento (sezione 2.2.3)


Tabella 1: cooperazione rafforzata e scambio di informazioni - cooperazione interna / livello nazionale (sezione 2.2.4)

Cooperazione interna / livello nazionale

Stato membro

Misura adottata

Obiettivo della misura

Elementi salienti della cooperazione e dello scambio di informazioni

Cipro

Rafforzamento delle strategie antifrode: iniziativa "gruppo interno"

Istituzione di un gruppo interno

·Raccolta di informazioni da tutti i livelli operativi dell'organismo cipriota per i pagamenti agricoli

·Messa in comune di conoscenze collettive

Estonia

Creazione di un servizio per i reati economici e di corruzione

Istituzione, presso la Procura, di un servizio per i reati economici e di corruzione

·Riorganizzazione degli organismi esistenti al fine di concentrare la loro azione sui reati economici

·Miglioramento dell'assegnazione di risorse e competenze

Italia

Istituzione del Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell'Unione europea

Riorganizzazione interna

·Riorganizzazione della Procura generale presso la Corte dei conti

·Istituzione, presso l'Unità affari internazionali, di un apposito Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell'Unione europea

·Collaborazione con organismi nazionali e sovranazionali

Lettonia

Affiancamento lavorativo ("job shadowing") presso l'AFCOS

Affiancamento lavorativo ("job shadowing") per i dipendenti presso le istituzioni della rete AFCOS

·Miglioramento della collaborazione tra i dipendenti delle varie istituzioni della rete AFCOS

·Migliore comprensione delle fasi del ciclo antifrode e del miglioramento della cooperazione tra le varie autorità

Paesi Bassi

Riunione in rete con i partner nazionali dei fondi UE

Riunioni in rete con la partecipazione dei partner nazionali

·Promuovere la collaborazione

·Scambiare migliori prassi e imparare dalle esperienze reciproche

Paesi Bassi

Coordinamento dei fondi antifrode dell'UE nell'ambito dell'AFCOS

Nomina di un coordinatore all'interno della rete AFCOS

·Garantire un flusso regolare di informazioni

·Dare priorità agli sforzi antifrode

Slovenia

Rafforzamento della cooperazione interistituzionale nel settore dei reati economici, della corruzione e della tutela degli interessi finanziari dell'UE

Adozione di un piano strategico per la cooperazione interistituzionale

·Riorganizzazione degli organismi esistenti

·Istituzione di punti di contatto con gli organismi competenti

Tabella 2: cooperazione rafforzata e scambio di informazioni – cooperazione esterna (sezione 2.3.3)

Cooperazione esterna

Stato membro

Misura adottata

Obiettivo della misura

Elementi salienti della cooperazione e dello scambio di informazioni

Cipro

Rafforzamento della collaborazione tra l'AFCOS e l'OLAF a Cipro

Rafforzamento della cooperazione tra l'AFCOS e l'OLAF

·Elaborazione di protocolli per la collaborazione e l'efficace scambio di informazioni tra Cipro e l'OLAF

Grecia

Conferenza "Prevent - Detect - Investigate II: Data-driven Protection of the EU Budget" organizzata in collaborazione con l'OLAF

Conferenza sulla cooperazione a livello dell'UE

·Incontro tra le autorità antifrode di tutta l'UE

·Temi specifici quali la digitalizzazione / nuovi strumenti

Italia

Collaborazione rafforzata per combattere le frodi transfrontaliere in materia di IVA

Cooperazione transfrontaliera per combattere le frodi in materia di IVA

·Migliorare la cooperazione internazionale per contrastare le frodi fiscali

·Migliorare la collaborazione con soggetti chiave quali l'EPPO, l'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA) e l'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Romania

Ampliamento dell'organico della Direzione nazionale anticorruzione

Potenziamento delle risorse per migliorare la cooperazione con l'EPPO

·Aumentare le risorse per migliorare la collaborazione



Tabella 3: stato di attuazione delle azioni collegate al tema "Promuovere la digitalizzazione e l'uso di strumenti informatici per combattere la frode" (sezione 3.1)

Azione

Stato

1

Sviluppare, promuovere e estendere ulteriormente l'uso di Arachne presso la Commissione e negli Stati membri

2

Continuare a sviluppare il sistema informatico integrato unico di estrazione di dati e valutazione del rischio (Arachne a livello istituzionale)

3

Sviluppare ed estendere ulteriormente l'uso di EDES presso la Commissione e negli Stati membri

4

Sondare la possibilità di rafforzare le funzionalità antifrode nel sistema SUMMA

5

Aumentare la facilità d'uso del sistema di gestione delle irregolarità (IMS)

6

Esaminare le opzioni per migliorare l'efficienza e l'accuratezza del monitoraggio finanziario e amministrativo del seguito dato ai casi dell'OLAF

7

Esaminare le opzioni per migliorare la comunicazione interna sui casi di frode e irregolarità

8

Istituire un gruppo di lavoro incaricato di esaminare le opzioni disponibili e le eventuali opzioni future per rafforzare il controllo digitale contro il plagio

9

Elaborare una matrice di indicatori di rischio nel sistema GETI ("Get Intelligence") per contribuire alla prevenzione delle frodi e per individuare in maniera proattiva i progetti e le entità ad alto rischio

10

Istituire un gruppo di lavoro incaricato di esaminare le opzioni disponibili e le eventuali opzioni future per rafforzare il controllo digitale sugli esperti esterni e sui fornitori esterni di servizi

11

Rafforzare ulteriormente la sicurezza informatica e delle informazioni della Commissione per rispondere all'evoluzione delle minacce per la sicurezza informatica

12

Incoraggiare gli Stati membri a digitalizzare adeguatamente la prevenzione, l'individuazione e l'investigazione delle frodi, sostenendo lo sviluppo e l'utilizzo di strumenti informatici

Eseguita

Eseguita e continua

In corso

Tabella 4: misure comunicate dagli Stati membri in merito alla digitalizzazione e all'uso di nuove tecnologie nei sistemi di monitoraggio e controllo

Stato membro

Strumento o tecnologia utilizzati

Nuovo strumento /

Interoperabilità

Misura adottata

Settore

Descrizione e valore aggiunto della digitalizzazione

Danimarca

Sistema di controlli automatizzati
"e-indkomst" (piattaforma digitale)

Nuovo strumento informatico

Rafforzamento della sorveglianza con controlli automatizzati sulle retribuzioni

Spesa:

politica di coesione

Questa misura migliora il monitoraggio e il controllo attraverso la verifica automatica dell'avvenuto pagamento delle retribuzioni alle persone elencate nelle relazioni dei progetti, individuando rapidamente eventuali discrepanze nei pagamenti. Il sistema automatizzato, e-indkomst, utilizza la digitalizzazione per registrare e verificare le retribuzioni, consentendo di rilevare più agevolmente se un determinato pagamento sia stato effettuato o meno.

Estonia

Rendiconto sulla classificazione e sul dumping

Nuovo strumento informatico

Rendiconto dell'Estonia sulla classificazione e sul dumping: miglioramento dell'attività di individuazione delle frodi doganali

Entrate:

dazi doganali

Questa misura introduce un nuovo strumento informatico per l'individuazione dei meccanismi di evasione doganale, che consente di automatizzare l'analisi delle dichiarazioni doganali e il rilevamento delle irregolarità. La misura garantisce una corretta imposizione e previene frodi potenziali, assicurando il rispetto delle norme dell'UE. Digitalizza l'analisi di ampie serie di dati, individuando le dichiarazioni doganali degli importatori ed evidenziando la necessità di rettifiche.

Polonia

Strumento SAMPLER (strumento di business intelligence / analisi dei dati)

Nuovo strumento informatico

SAMPLER (strumento per la verifica dei conflitti di interessi)

Spesa:

politica di coesione

Questa misura consente di individuare i legami personali e patrimoniali tra persone fisiche e giuridiche, rilevando i conflitti di interessi e prevenendo le irregolarità. Lo strumento SAMPLER si avvale della digitalizzazione per analizzare ampie serie di dati, verificando i collegamenti tra identificativi quali il codice fiscale o il numero di identificazione personale.

Portogallo

Automazione della trasmissione dei dati ad ARACHNE

Interoperabilità/trasmissione di dati

Sistema di segnalazione delle frodi e indicatori di rischio per i fondi della politica di coesione

Spesa:

politica di coesione

Questa misura riguarda lo sviluppo di un sistema di segnalazione delle frodi e di indicatori di rischio Comprende l'automazione della trasmissione dei dati ad ARACHNE nell'ambito dei programmi che rientrano nell'iniziativa "Portogallo 2030".

Portogallo

Interoperabilità

Sistema rafforzato di gestione dei rischi per il settore doganale nell'ambito delle disposizioni del codice doganale dell'Unione

Entrate:

dogane

Questa misura è incentrata sullo sviluppo di un sistema rafforzato di gestione dei rischi per il settore doganale, allineato ai nuovi modelli di dati e alle nuove procedure di gestione dei rischi. Il sistema migliora l'interoperabilità con i sistemi di gestione dei controlli e con i sistemi nazionali d'informazione doganale.

Romania

Piattaforma digitale

Nuovo strumento informatico

Istituzione del sistema RO e-transport per il monitoraggio del trasporto di merci

Entrate:

frode fiscale

Questa misura è incentrata sull'istituzione del sistema nazionale di monitoraggio del trasporto di merci su strada. La piattaforma digitale utilizza l'analisi dei dati e il tracciamento in tempo reale per individuare merci e persone ad alto rischio.

Slovenia

Nuova applicazione nell'ambito della piattaforma analitica QlickSense

Nuovo strumento informatico

Strumenti avanzati e aggiornamenti dei contratti per contrastare le frodi in Slovenia

Entrate:

frode fiscale

Questa misura rafforza il monitoraggio e il controllo identificando i proprietari effettivi, individuando le irregolarità e prevenendo l'evasione IVA attraverso l'analisi in tempo reale di dati provenienti da una molteplicità di fonti e aggiornati quotidianamente.

La misura utilizza la tecnologia per delineare un quadro complessivo di modelli di rischio e individuare potenziali discrepanze tra le registrazioni relative alle importazioni e le dichiarazioni IVA. Consente interventi immediati in caso di attività sospette e impedisce la distorsione dei prezzi grazie a un registro dei proprietari effettivi e delle relazioni.

Spagna

Intelligenza artificiale

Nuovo strumento / integrazione dell'intelligenza artificiale

L'intelligenza artificiale nell'individuazione delle frodi nel commercio elettronico

Entrate:

dogane

La misura integra l'intelligenza artificiale per individuare le frodi nel commercio elettronico, affrontando le sfide poste dalla crescita delle importazioni legate al commercio online. Poiché sempre più spesso gli strumenti tradizionali non sono sufficienti a gestire questo incremento di attività, l'uso dell'IA potenzia le capacità di monitoraggio e analisi delle operazioni. Questa tecnologia migliora l'individuazione delle operazioni sospette, riducendo il rischio di perdite finanziarie.