COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 12.5.2025
COM(2025) 238 final
Raccomandazione di
RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO
che approva il piano nazionale strutturale di bilancio di medio termine della Bulgaria
COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 12.5.2025
COM(2025) 238 final
Raccomandazione di
RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO
che approva il piano nazionale strutturale di bilancio di medio termine della Bulgaria
Raccomandazione di
RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO
che approva il piano nazionale strutturale di bilancio di medio termine della Bulgaria
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 121,
visto il regolamento (UE) 2024/1263, in particolare l'articolo 17,
vista la raccomandazione della Commissione,
considerando quanto segue:
CONSIDERAZIONI GENERALI
(1)Il 30 aprile 2024 è entrato in vigore il quadro riformato di governance economica dell'UE. Unitamente al regolamento modificato (CE) n. 1467/97, relativo all'attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi 1 , e alla direttiva modificata 2011/85/UE del Consiglio, relativa ai quadri di bilancio degli Stati membri 2 , il regolamento (UE) 2024/1263 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al coordinamento efficace delle politiche economiche e alla sorveglianza di bilancio multilaterale 3 costituisce l'elemento centrale del quadro riformato di governance economica dell'UE. Il quadro punta a garantire la sostenibilità del debito pubblico e la crescita sostenibile e inclusiva mediante riforme e investimenti. Promuove la titolarità nazionale ed è incentrato sul medio termine, oltre a prevedere un'esecuzione efficace e coerente delle norme.
(2)I piani nazionali strutturali di bilancio di medio termine che gli Stati membri presentano al Consiglio e alla Commissione sono al centro del nuovo quadro di governance economica. I piani devono perseguire due obiettivi: i) garantire che, entro la fine del periodo di aggiustamento, il debito pubblico segua una traiettoria di riduzione plausibile o rimanga a livelli prudenti e che il disavanzo pubblico sia portato e mantenuto al di sotto del valore di riferimento del 3 % del PIL nel medio termine,
e ii) garantire la realizzazione delle riforme e degli investimenti in risposta alle principali sfide individuate nel contesto del semestre europeo e affrontare le priorità comuni dell'UE. A tale fine ciascun piano deve presentare un impegno di medio termine a favore di un percorso della spesa netta
4
che stabilisca di fatto un vincolo di bilancio per la durata del piano, che copre quattro o cinque anni (a seconda della normale durata della legislatura di uno Stato membro). Il piano deve inoltre spiegare in che modo lo Stato membro garantirà la realizzazione delle riforme e degli investimenti in risposta alle principali sfide individuate nel contesto del semestre europeo, in particolare nelle raccomandazioni specifiche per paese (tra cui quelle relative alla procedura per gli squilibri macroeconomici, se del caso), e in che modo lo Stato membro affronterà le priorità comuni dell'Unione. L'aggiustamento di bilancio copre un periodo di quattro anni, che può essere prorogato fino a tre anni ulteriori se lo Stato membro si impegna a realizzare una serie di riforme e investimenti pertinenti che soddisfino i criteri di cui al regolamento (UE) 2024/1263.
(3)Dopo la presentazione dei piani, la Commissione deve valutare se questi soddisfano i requisiti del regolamento (UE) 2024/1263.
(4)Sulla base di una raccomandazione della Commissione, il Consiglio deve quindi adottare una raccomandazione per definire il percorso della spesa netta dello Stato membro interessato e, se del caso, approva la serie di impegni di riforma e di investimento che giustificano una proroga del periodo di aggiustamento di bilancio.
CONSIDERAZIONI RIGUARDANTI IL PIANO NAZIONALE STRUTTURALE DI BILANCIO DI MEDIO TERMINE DELLA BULGARIA
(5)Il 27 febbraio 2025 la Bulgaria ha presentato al Consiglio e alla Commissione il suo piano nazionale strutturale di bilancio di medio termine. La presentazione è avvenuta a seguito di due proroghe del termine di cui all'articolo 36 del regolamento (UE) 2024/1263, come concordato con la Commissione alla luce dei motivi addotti dalla Bulgaria, vale a dire la necessità di allineare il calendario di presentazione al ciclo politico, così da permettere alla Bulgaria di presentare un piano basato su un solido impegno politico.
Iter precedente la presentazione del piano
(6)Prima della presentazione del piano, la Bulgaria ha chiesto informazioni tecniche
5
che la Commissione ha fornito il 24 gennaio 2025 e pubblicato il 27 febbraio 2025
6
. Le informazioni tecniche indicano il livello del saldo primario strutturale nel 2028 necessario per fare in modo che il disavanzo pubblico sia mantenuto al di sotto del 3 % del PIL nel medio termine e che il debito pubblico rimanga al di sotto del 60 % del PIL nel medio termine, anche in assenza di ulteriori misure di bilancio oltre il periodo di aggiustamento di 4 anni. Il medio termine è definito come il periodo di dieci anni successivo alla fine del periodo di aggiustamento. Le informazioni tecniche sono state preparate e trasmesse agli Stati membri prendendo in considerazione due scenari:
uno scenario in cui la coerenza con la salvaguardia di resilienza relativa al disavanzo è assicurata, in linea con l'articolo 9, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2024/1263,
e uno scenario senza tale salvaguardia. Le informazioni tecniche per la Bulgaria stabiliscono che, per rispettare le regole di bilancio applicabili nell'arco di un periodo di aggiustamento di 4 anni e in base alle ipotesi della Commissione, alla fine del periodo di aggiustamento (2028; scenario senza la salvaguardia di resilienza relativa al disavanzo) il saldo primario strutturale dovrebbe essere pari almeno allo 2,1 % del PIL, come indicato nella tabella seguente. A titolo informativo, considerando anche la salvaguardia di resilienza relativa al disavanzo, alla fine del periodo di aggiustamento (2028) il saldo primario strutturale dovrebbe essere pari almeno allo 0,9 % del PIL. Tuttavia, la salvaguardia di resilienza relativa al disavanzo non è un requisito per la Bulgaria.
Tabella 1: Informazioni tecniche fornite dalla Commissione alla Bulgaria
|
Ultimo anno del periodo di aggiustamento |
2028 |
|
Valore minimo del saldo primario strutturale (in % del PIL), scenario senza salvaguardia di resilienza relativa al disavanzo |
-2,1 |
|
A titolo puramente informativo: valore minimo del saldo primario strutturale
|
-0,9 |
Fonte: calcoli della Commissione.
(7)In linea con l'articolo 12 del regolamento (UE) 2024/1263, da settembre a ottobre 2024 e da gennaio a febbraio 2025 7 la Bulgaria e la Commissione hanno svolto un dialogo tecnico. Il dialogo si è incentrato sul percorso della spesa netta previsto dalla Bulgaria e sulle ipotesi sottostanti (in particolare crescita potenziale e inflazione), nonché sulla prevista realizzazione di riforme e investimenti in risposta alle principali sfide individuate nel contesto del semestre europeo e alle priorità comuni dell'Unione in tema di transizione digitale e verde equa, resilienza sociale ed economica, sicurezza energetica e sviluppo di capacità di difesa.
(8)Stando alle informazioni fornite nel piano, a febbraio 2025, in linea con l'articolo 11, paragrafo 3, e con l'articolo 36, paragrafo 1, lettera c), del regolamento (UE) 2024/1263, la Bulgaria ha consultato la società civile, le parti sociali, le autorità regionali e altri portatori di interessi pertinenti. Secondo le informazioni fornite dalla Bulgaria nel suo piano, quest'ultimo è stato oggetto di consultazioni con un'ampia gamma di portatori di interessi, dalle parti sociali ai rappresentanti della società civile, del mondo accademico, delle organizzazioni imprenditoriali e delle organizzazioni non governative.
(9)Il piano, adottato dal Consiglio dei ministri bulgaro il 26 febbraio 2025, è stato quindi trasmesso all'Assemblea nazionale della Repubblica di Bulgaria.
Processi collegati
(10)Il 21 ottobre 2024 il Consiglio ha rivolto alla Bulgaria una serie di raccomandazioni specifiche per paese nel contesto del semestre europeo 8 .
(11)Il 25 febbraio 2025 la Bulgaria ha presentato una richiesta di valutazione della convergenza ai sensi dell'articolo 140, paragrafo 1, TFUE, in vista di un suo eventuale ingresso nella zona euro il 1º gennaio 2026. La valutazione della Commissione, pubblicata il 4 giugno 2025, ha tenuto conto anche del criterio delle finanze pubbliche.
(12)Il 2 maggio 2025 la Bulgaria ha chiesto l'attivazione della clausola di salvaguardia nazionale per far fronte all'aumento della spesa per la difesa, conformemente all'articolo 26, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2024/1263 e a seguito della comunicazione della Commissione (C (2025) 2000 final) del 19 marzo 2025.
SINTESI DEL PIANO E VALUTAZIONE DELLA COMMISSIONE
(13)In linea con l'articolo 16 del regolamento (UE) 2024/1263, la Commissione ha valutato il piano nel modo seguente.
Contesto: situazione e prospettive macroeconomiche e di bilancio
(14)L'attività economica in Bulgaria è cresciuta dello 2,8 % nel 2024, trainata dai consumi privati. Secondo le previsioni d'autunno 2024 della Commissione europea, nel 2025 si prevede un aumento del PIL reale del 2,9 %, grazie all'aumento delle esportazioni e degli investimenti pubblici. Nel 2026 si prevede un aumento del PIL reale del 3 % grazie a un ulteriore aumento degli investimenti e a altre componenti della domanda che mantengono tassi di crescita stabili. Nel periodo oggetto delle previsioni (2025-2026) si prevede che la crescita del PIL potenziale in Bulgaria rimarrà relativamente vigorosa, anche se in andamento discendente, trainata da forti investimenti ma parzialmente compensata da tendenze demografiche sfavorevoli. Il tasso di disoccupazione, che si è attestato al 4,2 % nel 2024, secondo le proiezioni della Commissione sarà pari al 4 % nel 2025 e al 3,8 % nel 2026. L'inflazione (deflatore del PIL) è data in discesa dal 6,5 % del 2024 al 2,3 % nel 2025 e al 2,8 % nel 2026.
(15)Per quanto riguarda l'andamento del bilancio, nel 2024 il disavanzo pubblico della Bulgaria è risultato pari al 3 % del PIL. Secondo le previsioni d'autunno 2024 della Commissione europea, esso raggiungerà il 2,8 % del PIL nel 2025 e, nell'ipotesi di politiche invariate, rimarrà al 2,8 % nel 2026. Le previsioni d'autunno 2024 della Commissione europea non tenevano conto del progetto di bilancio della Bulgaria per il 2025, adottato dall'Assemblea nazionale il 21 marzo 2025. Alla fine del 2024 il debito pubblico era pari al 24,1 % del PIL. Secondo le previsioni d'autunno 2024 della Commissione europea, il rapporto debito/PIL scenderà al 23,1 % alla fine del 2025, per risalire quindi al 24,5 % alla fine del 2026. Le previsioni di bilancio della Commissione tengono conto degli impegni politici contenuti nei piani di medio termine soltanto quando poggiano su concrete misure politiche annunciate in modo credibile e sufficientemente dettagliate.
Percorso della spesa netta e principali ipotesi macroeconomiche del piano
(16)Il piano nazionale strutturale di bilancio di medio termine della Bulgaria copre il periodo 2025-2028 e prevede un aggiustamento di bilancio nell'arco di quattro anni.
(17)Il piano contiene tutte le informazioni richieste a norma dell'articolo 13 del regolamento (UE) 2024/1263.
(18)Il piano prevede l'impegno di seguire il percorso della spesa netta indicato nella tabella 2, corrispondente a una crescita media della spesa netta del 4,9 % negli anni 2025-2028. Le informazioni tecniche (ipotizzando un percorso di aggiustamento lineare) sono coerenti con una crescita media della spesa netta del 5,1 % durante
il periodo di aggiustamento 2025-2028. Il percorso della spesa netta oggetto di impegno nel piano porterà, secondo quanto riferito, a un saldo primario strutturale di -1,8 % del PIL alla fine del periodo di aggiustamento (2028). Questo importo è superiore al livello minimo del saldo primario strutturale di -2,1 % del PIL nel 2028 indicato dalla Commissione nelle informazioni tecniche il 24 gennaio 2025
9
.
Tabella 2: Percorso della spesa netta e principali ipotesi del piano della Bulgaria
|
2025 |
2026 |
2027 |
2028 |
Media nel periodo di validità del piano 2025-2028 |
|
|
Crescita della spesa netta
|
6,2 |
4,9 |
4,4 |
4,0 |
4,9 |
|
Crescita della spesa netta
|
6,2 |
11,4 |
16,3 |
21,0 |
n.d. |
|
Crescita del PIL potenziale (in %) |
2,8 |
2,6 |
2,5 |
2,4 |
2,6 |
|
Inflazione (crescita del deflatore del PIL) (in %) |
3,9 |
2,6 |
2,3 |
2,1 |
3,5 |
Fonte: piano strutturale di bilancio di medio termine della Bulgaria e calcoli della Commissione.
Implicazioni per il debito pubblico degli impegni di spesa netta indicati nel piano
(19)Se si materializzassero il percorso della spesa netta prospettato nel piano e le ipotesi sottostanti, il debito pubblico salirebbe gradualmente, secondo il piano, passando durante il periodo di aggiustamento dal 24,2 % nel 2024 al 30,8 % del PIL alla fine del periodo di aggiustamento, come indicato nella tabella riportata qui di seguito. A medio termine, ossia 10 anni dopo la fine del periodo di aggiustamento, ciò potrebbe comportare un aumento graduale del debito pubblico fino al 45,3 % nel 2038.
Tabella 3: Andamento del debito pubblico e del saldo nel piano della Bulgaria
|
2024 |
2025 |
2026 |
2027 |
2028 |
2038 |
|
|
Debito pubblico (in % del PIL) |
24,2 |
25,8 |
27,4 |
29,1 |
30,8 |
45,3 |
|
Saldo delle amministrazioni pubbliche (in % del PIL) |
-3,0 |
-3,0 |
-2,9 |
-2,9 |
-2,9 |
-2,9 |
(1)Fonte: piano strutturale di bilancio di medio termine della Bulgaria
Pertanto, secondo il piano, nel medio termine il debito pubblico rimarrebbe nettamente al di sotto del valore di riferimento del 60 % del PIL stabilito dal trattato. In base agli impegni politici e alle ipotesi macroeconomiche del piano, il percorso della spesa netta proposto nel piano è pertanto coerente con il requisito relativo al debito di cui all'articolo 16, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2024/1263.
Implicazioni per il saldo delle amministrazioni pubbliche degli impegni di spesa netta indicati nel piano
(20)In base al percorso della spesa netta e alle ipotesi del piano, il disavanzo delle amministrazioni pubbliche diminuirebbe leggermente per attestarsi al 2,9 % del PIL durante il periodo di aggiustamento. In base al piano, il saldo delle amministrazioni pubbliche non supererebbe pertanto il valore di riferimento del 3 % del PIL alla fine del periodo di aggiustamento (2028). Inoltre, nei dieci anni successivi al periodo di aggiustamento (vale a dire fino al 2038), il disavanzo pubblico non supererebbe il 3 % del PIL. In base agli impegni politici e alle ipotesi macroeconomiche del piano, il percorso della spesa netta proposto nel piano è pertanto coerente con il requisito relativo al disavanzo di cui all'articolo 16, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2024/1263.
Ipotesi macroeconomiche del piano
(21)Il piano è basato su una serie di ipotesi diverse da quelle che la Commissione ha trasmesso alla Bulgaria il 24 gennaio 2025. In particolare, muove da ipotesi diverse per sei variabili: punto di partenza (ossia il saldo primario strutturale nel 2024), crescita del PIL potenziale, crescita del PIL reale, crescita del deflatore del PIL, punto di partenza per il rapporto debito/PIL nel 2024, tasso di interesse implicito nominale e aggiustamenti stock/flussi. Di seguito è esposta una valutazione delle divergenze fra
le ipotesi. La valutazione tiene conto della pubblicazione dei dati di consuntivo per
il 2024 dopo la presentazione del piano, che sposta l'anno di riferimento della raccomandazione al 2024.
Le divergenze fra le ipotesi con l'incidenza più significativa sulla crescita media della spesa netta sono elencate di seguito, unitamente a una valutazione di ciascuna divergenza considerata isolatamente.
·Il piano ipotizza un saldo primario strutturale di -2,5 % del PIL nel 2024, ossia 0,4 punti percentuali in meno rispetto al saldo primario strutturale ipotizzato negli orientamenti preliminari. Ciò contribuisce a una crescita media della spesa netta
più bassa durante il periodo di aggiustamento nel piano rispetto alle ipotesi della Commissione. L'ipotesi più negativa circa il saldo primario strutturale, che si traduce in un disavanzo di bilancio nominale più elevato, pari al 3 % del PIL nel 2024, tiene conto degli ultimi dati disponibili sull'esecuzione del bilancio. Questi dati relativi al disavanzo nominale nel 2024 sono stati successivamente confermati. Di conseguenza questa ipotesi è ritenuta debitamente giustificata.
·Il piano tiene conto del fatto che il tasso di interesse implicito nominale è aumentato nel 2024 e ipotizza che rimarrà al di sopra dei livelli indicati negli orientamenti preliminari. Ciò contribuisce a una crescita media della spesa netta più bassa durante il periodo di aggiustamento nel piano rispetto alle ipotesi della Commissione. I tassi di interesse sono calcolati sulla base dei pagamenti di interessi effettivi e dei livelli del debito pubblico e tengono conto dei tassi di interesse sul nuovo debito emesso
nel 2024 e nel gennaio 2025. Di conseguenza questa ipotesi è ritenuta debitamente giustificata.
·Il piano ipotizza una crescita potenziale del PIL inferiore rispetto agli orientamenti preliminari del 2024 ma superiore alle ipotesi della Commissione per il periodo 2025-2033, con una crescita media del PIL potenziale del 2 % nel 2025-2038, rispetto all'1,9 % degli orientamenti preliminari. Ciò contribuisce a una crescita media della spesa netta leggermente più elevata (indicata nel piano pari a circa lo 0,1) durante il periodo di aggiustamento rispetto alle ipotesi della Commissione.
Nel piano la Bulgaria sostiene che la differenza si spiega in larga misura con una combinazione di tassi più elevati di partecipazione al mercato del lavoro e di crescita degli investimenti, in particolare nel settore pubblico. I dati preliminari sull'occupazione per il 2024 sono superiori a quelli delle previsioni di autunno 2024 della Commissione, indicando che la deviazione dell'input di lavoro per la crescita potenziale è giustificata. L'ipotesi sugli investimenti pubblici contenuta nel piano - che sarebbero essenzialmente trainati dalle politiche - sembra essere in linea con gli orientamenti politici, come confermato anche nel bilancio 2025 quale adottato.
Nel complesso, la deviazione basata su questi due fattori è ritenuta giustificata.
·Il piano ipotizza una crescita del deflatore del PIL del 6,4 % nel 2024 (1,6 punti percentuali al di sopra degli orientamenti preliminari) che resterà più elevata rispetto alle ipotesi formulate dalla Commissione nel 2025, per poi scendere al di sotto del valore indicato negli orientamenti preliminari per il 2026. Ciò contribuisce a una crescita media della spesa netta leggermente più elevata (indicata nel piano pari a circa lo 0,1) durante il periodo di aggiustamento rispetto alle ipotesi della Commissione. Il deflatore del PIL più elevato nel 2024 è giustificato dagli ultimi dati della contabilità nazionale, che mostrano un aumento più marcato del deflatore del PIL nel 2024 rispetto alle ipotesi della Commissione. Nel 2025 la deviazione dagli orientamenti preliminari può essere spiegata dall'effetto di trascinamento di un deflatore del PIL più elevato nella seconda metà del 2024. Per quanto riguarda il 2025, né le ipotesi della Commissione né il piano della Bulgaria hanno tenuto pienamente conto del ripristino delle aliquote IVA per il pane, la farina e i servizi di ristorazione, degli aumenti dei prezzi dell'energia elettrica per le famiglie e di altri aumenti dei prezzi intervenuti nel gennaio 2025. Sulla base di questi sviluppi, la crescita media della spesa netta risulterebbe più elevata nel corso del periodo di aggiustamento. Per quanto riguarda il 2026, un deflatore inferiore del PIL, quale indicato nel piano rispetto agli orientamenti preliminari, è riconducibile all'ipotesi di incrementi salariali più moderati. I minori aumenti salariali indicati nel piano per il 2026 riflettono l'ipotesi di tassi di partecipazione più elevati, a loro volta giustificati dai tassi di partecipazione più elevati registrati nel 2024 rispetto agli orientamenti preliminari. Di conseguenza, le ipotesi secondo cui il deflatore del PIL sarà più elevato nel 2024 e nel 2025 e inferiore nel 2026 sono ritenute debitamente giustificate.
Le restanti differenze nelle ipotesi di aggiustamento del debito e stock/flussi e nella recente pubblicazione di indicatori macrofinanziari pertinenti non hanno un impatto significativo sulla crescita media della spesa netta rispetto alle ipotesi formulate dalla Commissione.
Dalle divergenze fra le ipotesi considerate collettivamente risulta una crescita media della spesa netta nel piano che è più bassa di quanto non implichino le informazioni tecniche.
La Commissione terrà conto dell'esposta valutazione delle ipotesi del piano nelle future valutazioni della conformità al percorso della spesa netta.
Strategia di bilancio del piano
(22)Secondo la strategia di bilancio indicativa del piano, gli impegni di spesa netta saranno conseguiti principalmente mediante l'aumento delle entrate generate da misure discrezionali. Sul versante delle entrate, le misure volte a migliorare la conformità e
a prevenire e contrastare la frode e l'evasione fiscali sono tra i principali elementi a sostegno degli obiettivi di bilancio. Ci si aspetta che ulteriori misure in materia di entrate genereranno aumenti dei contributi sociali, tra cui l'aumento della soglia del reddito assicurabile massimo e il previsto aumento dell'anzianità di servizio a fini di pensionamento. Infine, il piano fa riferimento ai previsti aumenti delle accise sul tabacco e i prodotti del tabacco. Sul fronte della spesa non vi sono misure di risanamento significative, mentre sono previsti ulteriori aumenti in linea con le tendenze recenti.
(23)Le specifiche misure di intervento da adottare devono essere confermate o adeguate e quantificate nei bilanci annuali. Alcune misure sono state specificate nel bilancio 2025, adottato dall'Assemblea nazionale il 21 marzo 2025, mentre altre dovrebbero essere confermate nei prossimi bilanci. Le misure previste per il 2025 comprendono, sul versante delle entrate, un aumento delle entrate massime di natura assicurativa,
un aumento dell'aliquota dell'accisa sul tabacco e sui prodotti del tabacco, nonché l'abolizione delle aliquote IVA ridotte per diverse categorie di beni e servizi.
Sul versante della spesa, sono previsti aumenti degli stipendi nel settore della difesa e per il personale degli organismi di bilancio. Sono previsti aumenti della spesa per le pensioni, connessi tra l'altro all'aumento del numero di nuove pensioni erogate e delle pensioni complementari. Allo stesso tempo, vi sono rischi per l'attuazione della strategia indicativa di bilancio illustrata nel piano, a causa della mancanza diffusa di informazioni sull'elaborazione di tale strategia, della scarsa prevedibilità delle entrate derivanti dalle misure di lotta contro l'evasione e l'elusione fiscali, nonché del ricorso
a fonti di finanziamento ad hoc come i dividendi provenienti da imprese statali.
Intenti di riforma e di investimento indicati nel piano per rispondere alle principali sfide individuate nel contesto del semestre europeo e affrontare le priorità comuni dell'Unione
(24)Il piano descrive intenti politici riguardanti riforme e investimenti per rispondere
alle principali sfide individuate nel contesto del semestre europeo, in particolare le raccomandazioni specifiche per paese, e per affrontare le priorità comuni dell'UE.
Il piano comprende oltre 120 riforme e investimenti volti ad affrontare le priorità comuni dell'UE, di cui più di 60 sono sostenuti finanziariamente dal dispositivo per
la ripresa e la resilienza e 40 dai fondi della politica di coesione (QFP)
10
. Le riforme e gli investimenti del piano si basano anche su un documento strategico governativo già pubblicato, il "National Development Programme Bulgaria 2030".
Per quanto riguarda la priorità comune di una transizione verde e digitale equa, compresi gli obiettivi climatici di cui al regolamento (UE) 2021/1119, il piano comprende diverse misure raggruppate nelle rubriche strategiche, quali la promozione della connettività dei trasporti, l'energia, la promozione della digitalizzazione,
il rafforzamento delle competenze in materia di istruzione e occupazione, l'approvvigionamento idrico e il trattamento delle acque reflue, il clima, l'ambiente e l'agricoltura. Le riforme e gli investimenti inclusi nel piano intendono dare seguito,
tra l'altro, alle raccomandazioni specifiche per paese sull'efficienza energetica, pubblicate nel 2022 e nel 2023, sull'efficienza energetica e l'inclusione e la protezione sociali, pubblicate nel 2023 e nel 2024, sulle energie rinnovabili, le infrastrutture e
le reti, pubblicate nel 2019, 2020, 2022, 2023 e 2024, sulla ricerca e l'innovazione,
lo sviluppo regionale e i servizi pubblici locali, pubblicate nel 2019, sui trasporti e
lo sviluppo regionale, pubblicate nel 2019, 2020, 2023 e 2024, sulle competenze, l'istruzione e la formazione professionale e l'apprendimento degli adulti, pubblicate nel 2019, 2020, 2023 e 2024.
(25)Per quanto riguarda la priorità comune della resilienza sociale ed economica, tra cui figura il pilastro europeo dei diritti sociali, il piano comprende diverse riforme e investimenti che interessano vari settori strategici: finanze pubbliche sostenibili, economia e contesto imprenditoriale, rafforzamento della giustizia, della governance e dell'integrità finanziaria, miglioramento della connettività dei trasporti, dell'energia, promozione della salute e dell'inclusione sociale, istruzione e occupazione. Le riforme e gli investimenti inclusi nel piano intendono dare seguito, tra l'altro, alle raccomandazioni specifiche per paese sull'assistenza sanitaria, pubblicate nel 2019 e nel 2020, sulle politiche del mercato del lavoro, pubblicate nel 2019 e nel 2020, sull'istruzione, la non discriminazione e le pari opportunità, pubblicate nel 2020 e 2024, sull'accesso ai finanziamenti e al finanziamento della crescita, pubblicate nel 2020, sul quadro di bilancio e la governance di bilancio, pubblicate nel 2020, 2022 e 2023, sulla povertà e l'inclusione sociale pubblicate nel 2019, 2020, 2023 e 2024,
sul contesto imprenditoriale pubblicate nel 2019 e nel 2020, sulle energie rinnovabili, le infrastrutture e le reti pubblicate nel 2019, 2020, 2022, 2023 e 2024, sui trasporti e lo sviluppo regionale pubblicate nel 2019, 2020, 2023 e 2024, sull'amministrazione fiscale, l'evasione e l'elusione fiscali pubblicate nel 2019.
(26)Per quanto riguarda la priorità comune della sicurezza energetica, il piano comprende riforme e investimenti finalizzati a garantire l'indipendenza energetica del paese, decarbonizzando al contempo il settore. Il piano comprende riforme volte a promuovere l'adozione di principi di mercato nel settore dell'energia, anche liberalizzando il mercato dell'energia elettrica, riforme e investimenti per differenziare l'approvvigionamento e migliorare i legami con i paesi vicini, nonché per promuovere la produzione e lo stoccaggio di energia rinnovabile. Le riforme e gli investimenti inclusi nel piano intendono dare seguito, tra l'altro, alle raccomandazioni specifiche per paese sulle energie rinnovabili, le infrastrutture e le reti pubblicate nel 2019, nel 2020, nel 2022, nel 2023 e nel 2024, sull'efficienza energetica, pubblicate nel 2022 e nel 2023, e sull'efficienza energetica e l'inclusione e protezione sociali, pubblicate
nel 2023 e nel 2024. Il piano non comprende misure per dare seguito alla raccomandazione specifica per paese del 2019 sul miglioramento del governo societario delle imprese statali, né misure per dare seguito alle raccomandazioni specifiche per paese del 2019 e del 2020 su una vigilanza e un'applicazione efficaci del quadro antiriciclaggio. Tali misure, tuttavia, sono riprese da altre misure nell'ambito del piano per la ripresa e la resilienza e degli impegni assunti dopo l'ingresso nell'ERM II. Il piano non comprende inoltre misure per dare seguito alla raccomandazione specifica per paese del 2019 relativa all'applicazione della vigilanza a livello di gruppo nel settore finanziario non bancario e alla correzione delle carenze strutturali del settore assicurazione autoveicoli.
(27)Per quanto riguarda la priorità comune delle capacità di difesa, il piano comprende investimenti nella modernizzazione e nell'acquisizione di nuove capacità militari in linea con il programma di investimenti nel settore della difesa, un piano adottato dall'Assemblea nazionale che copre un orizzonte temporale fino al 2032.
(28)Il piano fornisce informazioni sulla coerenza e, se del caso, sulla complementarità
con i fondi della politica di coesione e con il piano per la ripresa e la resilienza della Bulgaria. Il piano fa opportuni riferimenti alle misure incluse nel PRR e nel QFP e
ne propone altre finanziate a livello nazionale.
(29)Il piano fornisce una panoramica del fabbisogno di investimenti pubblici della Bulgaria in relazione alle priorità comuni dell'UE. Per quanto riguarda la priorità comune dell'UE di una transizione verde equa, e coerente con la legislazione europea in materia di clima, il piano individua il fabbisogno di investimenti connesso ai cinque settori prioritari individuati nel piano nazionale integrato per l'energia e il clima relativo al periodo 2021-2030 elaborato a norma del regolamento (UE) 2018/1999, vale a dire: 1) decarbonizzazione, 2) efficienza energetica, 3) sicurezza energetica, 4) mercato interno dell'energia e 5) ricerca, innovazione e competitività. Il piano individua, inoltre, le esigenze di investimento connesse all'adattamento ai cambiamenti climatici. Per quanto riguarda il fabbisogno di investimenti per la resilienza sociale
ed economica, compreso il pilastro europeo dei diritti sociali, il piano individua
il fabbisogno di investimenti nei settori dell'istruzione, delle competenze, dell'occupazione, dell'accesso all'assistenza sanitaria, ai servizi sociali e all'assistenza
a lungo termine, della parità di genere e dell'attuazione della garanzia europea per l'infanzia. Per quanto riguarda la priorità comune dell'UE in materia di sicurezza energetica, il piano individua le esigenze di investimento per diversificare le fonti e
le rotte di approvvigionamento di gas naturale, anche attraverso lo sviluppo di infrastrutture; ulteriori esigenze riguardano le centrali idroelettriche e le centrali elettriche galleggianti, l'uso della biomassa per la produzione di energia elettrica e
la capacità di stoccaggio dell'energia elettrica. Per quanto riguarda la priorità comune dell'UE di sviluppare capacità di difesa ove necessario, il piano individua le esigenze di investimento per la modernizzazione delle forze armate del paese.
Conclusioni della valutazione della Commissione
(30)Nel complesso la Commissione ritiene che il piano della Bulgaria rispetti le prescrizioni del regolamento (UE) 2024/1263.
CONCLUSIONI GENERALI
(31)Conformemente all'articolo 17 del regolamento (UE) 2024/1263 il Consiglio dovrebbe raccomandare alla Bulgaria il percorso della spesa netta stabilito nel piano a decorrere dal 2025,
RACCOMANDA alla Bulgaria di:
Fare in modo che la crescita della spesa netta non superi i massimali stabiliti nell'allegato I della presente raccomandazione.
ALLEGATO I
Tassi massimi di crescita della spesa netta
(tassi di crescita annuali e cumulativi, in termini nominali)
Bulgaria
|
Anni |
2025 |
2026 |
2027 |
2028 |
|
|
Tassi di crescita (in %) |
Annuali |
6,2 |
4,9 |
4,4 |
4,0 |
|
Cumulativi (*) |
6,2 |
11,4 |
16,3 |
21,0 |
|
(*) I tassi di crescita cumulativi sono calcolati in riferimento all'anno base 2024. I tassi di crescita cumulativi sono utilizzati nel monitoraggio annuale della conformità ex post nel conto di controllo.
Fatto a Bruxelles, il
Per il Consiglio
Il presidente