COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 13.5.2025
COM(2025) 196 final
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI
sull'attuazione delle strategie macroregionali dell'UE
{SWD(2025) 116 final}
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI
sull'attuazione delle strategie macroregionali dell'UE
1.Introduzione
Le strategie macroregionali dell'UE sono quadri di cooperazione politica in un'area geografica specifica approvati dal Consiglio europeo. Tutti i paesi dell'area geografica interessata, siano essi Stati membri dell'UE o no, partecipano in qualità di partner alla pari. Le strategie macroregionali non si concentrano su attività una tantum con un inizio e una data di conclusione già prestabiliti. Mirano invece a promuovere cambiamenti a livello di politiche attraverso l'adozione di una prospettiva intersettoriale e l'attuazione di una serie di azioni. Per realizzare questa impostazione, le strategie mettono in comune risorse e riuniscono i portatori di interessi.
Le quattro strategie macroregionali, che interessano 19 paesi dell'UE e 10 paesi terzi, sono le seguenti:
·la strategia dell'UE per la regione del Mar Baltico (2009);
·la strategia dell'UE per la regione danubiana (2011);
·la strategia dell'UE per la regione adriatica e ionica (2014); e
·la strategia dell'UE per la regione alpina (2015).
A partire dal 2016, come richiesto dal Consiglio, la Commissione pubblica ogni due anni una relazione sull'attuazione delle quattro strategie. La presente relazione è la quinta e riguarda il periodo che va dalla metà del 2022 alla metà del 2024. La relazione è integrata da un documento di lavoro dei servizi della Commissione contenente informazioni specifiche su ciascuna strategia.
La presente relazione riguarda unicamente le strategie macroregionali, in linea con la richiesta del Consiglio. Non riguarda l'attuazione delle quattro strategie per i bacini marittimi, le quali costituiscono quadri di cooperazione simili, ma incentrati sulle attività marittime. Tuttavia, poiché tra i due tipi di strategie vi sono analogie in termini di approccio, è essenziale intensificare gli scambi e il coordinamento tra di essi: tale tema è trattato nella presente relazione.
2.Evoluzione a lungo termine
È ampiamente riconosciuto il valore del riesame delle strategie e del loro funzionamento, nonché dell'adeguamento dei piani d'azione per tenere conto dell'evoluzione del contesto e per adattarsi a nuove esigenze e sfide emergenti. Per questo motivo, il trascorrere del tempo e le recenti crisi hanno reso necessario intraprendere processi di revisione delle strategie. Tali processi comprendono il riesame delle priorità, l'aggiunta di nuovi elementi e un maggiore orientamento delle strategie verso l'ottenimento di risultati. I processi di revisione delle strategie sono stati portati avanti in modi diversi. Non esistono disposizioni formali per tali revisioni, perciò è stato possibile sviluppare procedure specifiche per ogni strategia.
Nel periodo 2023-2024 è stata condotta una prima revisione del piano d'azione della strategia adriatico-ionica. Dal 2014, anno in cui è stata adottata la strategia, la regione ha assistito a un decennio caratterizzato da diverse crisi, tra cui la pandemia di COVID-19 e la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina. Inoltre la regione adriatico-ionica è stata identificata come un punto nevralgico della crisi climatica globale, caratterizzato dall'impatto dei cambiamenti climatici, della perdita di biodiversità, della desertificazione, della siccità e degli eventi meteorologici estremi. Tali minacce hanno un impatto negativo sulla sicurezza alimentare, sulle opportunità di sviluppo e sul benessere della popolazione della regione. Secondo i dati pubblicati di recente da Eurostat, i paesi dell'Europa sudorientale sono esposti a un grave calo demografico. Questo cambiamento demografico comporta notevoli sfide economiche e sociali. Per questo motivo il piano d'azione riveduto introduce un pilastro sociale incentrato sul coinvolgimento e sull'occupazione dei giovani, sul miglioramento della cooperazione e del coordinamento in materia di condizioni di lavoro e sulla parità di genere e l'innovazione sociale.
Inoltre l'allargamento è diventato una delle principali priorità dell'Unione europea. Ciò è particolarmente importante in una regione che presenta più paesi candidati che Stati membri dell'UE, ed è per questo che l'allargamento è stato incluso come tema trasversale in tutti i pilastri del piano d'azione riveduto.
Attualmente il processo di revisione è prossimo al completamento e l'attuazione del nuovo piano d'azione inizierà nel primo semestre del 2025.
Parallelamente anche il piano d'azione della strategia per la regione alpina è per la prima volta in fase di revisione: lo scopo è quello di allinearlo ulteriormente agli obiettivi verdi e digitali dell'UE, di semplificare la governance della strategia e di creare una struttura di sostegno tecnico. Il processo è iniziato alla fine del 2023 con la creazione di una task force. Si prevede che il piano d'azione riveduto sia pronto entro la fine del 2025.
Per contro i paesi che partecipano alla strategia per la regione del Mar Baltico hanno adottato un approccio più incrementale all'aggiornamento del piano d'azione per la loro strategia, con revisioni effettuate a distanza di pochi anni, per garantire la rilevanza e la reattività del piano all'evoluzione di priorità, sfide e opportunità. L'ultima versione risale al 2021. È stato avviato un ulteriore processo di revisione, il cui completamento è previsto per il 2026.
Il piano d'azione della strategia per la regione danubiana è stato rivisto in modo esaustivo nel 2020. Le recenti presidenze della strategia per la regione danubiana hanno avviato un processo di adeguamento istituzionale e tematico della strategia, senza la necessità di un'ulteriore revisione del piano d'azione in questo momento.
3.Realizzazione delle transizioni verde, digitale ed equa
Nelle sue conclusioni sulla quarta relazione sull'attuazione delle strategie macroregionali il Consiglio ha riconosciuto che le strategie sono strumenti utili per realizzare le transizioni verde, digitale ed equa, nonché per lo sviluppo e la crescita regionali. Fin dall'inizio la sostenibilità ha rappresentato un tema di spicco di tutte e quattro le strategie macroregionali. L'attenzione è stata rivolta alla transizione verde e alla sostenibilità ambientale, compresi l'agricoltura sostenibile, i miglioramenti nella gestione dei rifiuti e nel trattamento delle acque reflue, la conservazione della biodiversità, l'economia circolare, la risposta ai rischi ambientali e l'azione per il clima, compresa la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Le strategie riconoscono il ruolo cruciale della digitalizzazione nel promuovere la crescita economica e l'innovazione. Il sostegno è diretto allo sviluppo di infrastrutture, competenze e servizi digitali per migliorare la connettività, la competitività e l'efficienza avviando attività volte a promuovere la digitalizzazione in settori quali l'istruzione, il trasporto marittimo e il miglioramento della governance.
Le transizioni verde e digitale offrono nuove opportunità e sono necessarie per mantenere la competitività dell'UE, garantendo nel contempo una buona qualità della vita alle persone in Europa. Tali processi innescano però anche cambiamenti strutturali che richiedono politiche di sostegno per garantire una transizione equa che tenga conto delle persone, delle imprese e delle regioni più vulnerabili. Per questo motivo le strategie macroregionali hanno avviato numerose iniziative nel settore sociale e in quello economico.
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Esempi di progetti e processi
Il progetto ADRIONCYCLETOUR (Interreg Italia-Slovenia, programma FESR Friuli-Venezia Giulia 21-27, Interreg Italia-Croazia) mira a rendere la zona più attraente e accessibile attraverso la promozione di un turismo sostenibile collegato alla mobilità ciclistica.
"AMETHyST" (Interreg Spazio alpino) mira a sostenere la diffusione di ecosistemi alpini dell'idrogeno verde per gettare le basi di uno stile di vita post-carbonio nelle Alpi. I partner del progetto stanno rafforzando il ruolo delle autorità pubbliche aumentandone la capacità, progettando servizi di sostegno per la diffusione di soluzioni a idrogeno verde e includendo l'idrogeno verde nelle strategie e nei piani energetici locali e regionali.
Il progetto "Living Rivers" (LIFE) contribuisce all'attuazione del terzo piano di gestione del bacino idrografico per il Danubio attuando misure volte a eliminare le pressioni idromorfologiche e perseguendo gli obiettivi ecologici della direttiva quadro sulle acque e della direttiva "Habitat" attraverso la gestione delle aree protette e la gestione sostenibile della silvicoltura, del suolo e della pesca.
Le linee ferroviarie Cuneo-Ventimiglia e Nizza-Breglio sono state recentemente integrate nella rete transeuropea dei trasporti e hanno così avuto accesso ai finanziamenti del meccanismo per collegare l'Europa.
Il progetto "Baltic Sea e-Nav" (Interreg regione del Mar Baltico) sta creando la prossima generazione di prodotti e servizi di navigazione conformi alle nuove norme internazionali, consentendo alle autorità e alle organizzazioni marittime di garantire una navigazione sul Mar Baltico più sicura, armonizzata ed ecoefficiente.
Il consorzio del progetto "Plan-C" (Interreg regione Danubiana), composto da 14 partner di nove paesi danubiani, mira a promuovere la trasformazione della catena del valore della plastica nella regione verso la circolarità attraverso la cooperazione transnazionale dei trasformatori/produttori di plastica e dell'industria dei macchinari.
Il progetto "SI4CARE" (Interreg Adrion) è incentrato sull'innovazione sociale per servizi sanitari integrati per gli anziani nella regione adriatico-ionica. Facilita la creazione di un ecosistema transnazionale efficace attraverso una rete di collaborazione e una strategia condivisa, con progetti pilota in materia di telemedicina e accessibilità alle strutture sanitarie.
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4.Sostegno all'allargamento dell'UE
L'integrazione dell'Ucraina, della Moldova e dei paesi candidati dei Balcani occidentali rimane una priorità assoluta dell'UE. Per questo motivo le conclusioni del Consiglio sulla quarta relazione sull'attuazione incoraggiano tutti i principali portatori di interessi a esaminare ulteriormente il ricorso alle strategie macroregionali per agevolare il processo di allargamento dell'UE sostenendo la coesione economica, sociale e territoriale e la resilienza e rafforzando la fiducia tra i paesi vicini.
Un chiaro vantaggio della cooperazione macroregionale è che offre ai paesi candidati la possibilità di lavorare su un piano di parità con gli Stati membri dell'UE. Inoltre la cooperazione nell'ambito delle strategie contribuisce ad accelerare il processo di adeguamento della legislazione nazionale al diritto dell'Unione. Facilita lo sviluppo delle capacità istituzionali a tutti i livelli amministrativi e contribuisce a far sì che i paesi candidati acquisiscano familiarità con i principi degli strumenti di finanziamento dell'UE, in particolare con il principio della gestione concorrente.
Le strategie per la regione adriatico-ionica e per la regione danubiana si concentrano in particolare su questo tema. L'impegno dell'UE a favore dell'agenda verde per i Balcani occidentali, gli ingenti investimenti previsti dal piano economico e di investimenti e il più recente nuovo piano di crescita sottolineano l'importanza di una buona governance ambientale. Allo stesso tempo il processo di adesione rappresenta un'opportunità unica per accelerare la transizione verso economie più verdi. Per questo motivo, nel piano d'azione riveduto della strategia per la regione adriatico-ionica, tutti i pilastri e i temi contribuiranno al processo di allargamento dell'UE, aiutando i paesi candidati a preparare la loro adesione e ad allinearsi alle principali politiche dell'UE.
Le presidenze della strategia per la regione danubiana esercitate di recente da Ucraina, Slovenia e Austria hanno integrato l'allargamento in quasi tutte le attività chiave; la strategia aiuta inoltre i paesi candidati ad allinearsi alle disposizioni fondamentali del diritto dell'Unione, ad esempio in materia di gestione delle risorse idriche, legislazione relativa ai trasporti e transizione verde. Sostiene inoltre questi paesi nell'adempiere gli obblighi derivanti dai loro accordi di associazione con l'UE.
5.Risposta alla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina
Nelle sue conclusioni sulla quarta relazione sull'attuazione delle strategie macroregionali il Consiglio ha incoraggiato le strutture istituite dalle strategie a sostenere l'Ucraina e a contribuire alla sua ricostruzione senza indugio. Il Consiglio ha inoltre invitato i paesi partecipanti alle strategie a cercare opportunità per una cooperazione ancora più stretta con l'Ucraina e la Moldova in termini pratici.
In risposta a tale invito sono state adottate diverse iniziative. La presidenza slovena del 2023 della strategia per la regione danubiana, insieme ai coordinatori dei settori prioritari, al Forum della società civile del Danubio e alla presidenza ucraina del 2022, ha organizzato una tavola rotonda in occasione del forum annuale 2023 sulla ripresa e la trasformazione dell'Ucraina dal basso verso l'alto: "Il percorso dell'Ucraina e della Moldova verso l'UE". Inoltre nel 2023 l'Ucraina è stata invitata a partecipare per la prima volta alla Settimana europea delle regioni e delle città, durante la quale l'Istituto ucraino per la politica internazionale ha organizzato una sessione sulle competenze insieme alle strategie per le regioni del Danubio e del Mar Baltico.
Sono state adottate anche diverse iniziative al livello dei singoli settori prioritari, quali il contributo alla creazione di corridoi per i rifugiati tra l'Unione europea e l'Ucraina, il sostegno alla riapertura delle linee ferroviarie e dei corridoi merci e l'eliminazione graduale del gas naturale nei paesi danubiani come priorità assoluta. Il settore prioritario "Persone e competenze", presieduto da Austria, Ucraina e Moldova, presta particolare attenzione ad affrontare le conseguenze della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina nei sistemi sociali, di istruzione e del lavoro. Si è inoltre fatto ricorso alla rete del Fondo sociale europeo composta dalle autorità di gestione della strategia della regione danubiana al fine di individuare modalità per soddisfare le esigenze dei rifugiati ucraini attraverso progetti del Fondo sociale europeo.
Nonostante la posizione geografica dell'Ucraina, ubicata al di fuori della regione del Mar Baltico, nel secondo semestre del 2022 si sono tenuti diversi eventi nell'ambito della strategia per il Mar Baltico con il coinvolgimento di rappresentanti ucraini per esplorare possibili settori di cooperazione. Le prime iniziative di cooperazione della strategia con l'Ucraina sono state avviate nel dicembre 2022 e soggetti ucraini sono stati invitati a aderire a progetti finanziati dal programma Interreg per la regione del Mar Baltico in qualità di partner associati.
6.Promozione della coesione e dello sviluppo basato sul territorio
Come indicato nella 9a relazione sulla coesione, negli ultimi anni la convergenza tra i paesi non è sempre stata accompagnata da una convergenza all'interno dei paesi; una migliore cooperazione tra le regioni dell'UE potrebbe contribuire a uno sviluppo territoriale più equilibrato. Le regioni e gli enti locali attuano oltre il 70 % della legislazione dell'Unione. Ciò richiede una politica basata sul territorio, incentrata sulle migliori pratiche locali e regionali nel fornire posti di lavoro di qualità e nel promuovere l'innovazione, la produttività, le competenze e le transizioni verde e digitale.
Le strategie macroregionali non sostengono soltanto gli obiettivi della politica di coesione dell'UE, ma garantiscono anche che tali obiettivi siano adattati alle esigenze e alle priorità specifiche delle proprie regioni. La strategia per la regione alpina contribuisce a realizzare il concetto di piccoli comuni intelligenti, che ha promosso la loro visibilità a livello europeo ed è inoltre incluso nella visione a lungo termine per le zone rurali. Il progetto inter-macroregionale "SMART ERA", finanziato da Orizzonte Europa, mira a combattere lo spopolamento nelle zone rurali rendendole più attraenti. Nella strategia per il Mar Baltico, progetti quali "BSR Cultural Pearls", "BaMuR" e "BALTIC UKH" contribuiscono a rafforzare la resilienza sociale e le competenze nelle città e nei comuni più piccoli. Nell'ambito della strategia per la regione adriatico-ionica l'evento "Porti verdi e intelligenti", svoltosi a Trieste nel 2022, ha riunito i portatori di interessi locali del settore portuale al fine di promuovere pratiche commerciali integrate e sostenibili. L'evento annuale "Settimana della costa mediterranea e delle strategie macroregionali", organizzato a Isola (Slovenia), riunisce enti locali e regionali, governi nazionali, istituti di ricerca e imprese della regione adriatico-ionica e non solo.
Tuttavia resta ancora molto da fare, in particolare nello sviluppo di collegamenti e sinergie con gli strumenti territoriali finanziati dall'UE (compreso LEADER). Inoltre, sebbene alcuni portatori di interessi riferiscano che gli attori a livelli amministrativi subnazionali sono sempre più in grado di impegnarsi nella governance delle strategie macroregionali, in alcune regioni la loro capacità di agire è ancora limitata.
7. Partenariato - coinvolgimento della società civile, delle comunità locali e dei giovani
La partecipazione attiva della società civile, delle comunità locali e dei giovani alle strategie macroregionali è essenziale. La relazione Letta sostiene la necessità che il mercato unico debba dare maggiore potere alle persone piuttosto che creare circostanze in cui si sentono costrette a trasferirsi per prosperare e sottolinea che le persone che desiderano contribuire allo sviluppo delle loro comunità locali devono disporre di opportunità.
Tutti i portatori di interessi nelle strategie macroregionali riconoscono l'importanza di colmare il divario tra le azioni locali e regionali e le priorità politiche europee e il ruolo delle organizzazioni della società civile nelle strategie è cresciuto nel tempo. Ciò contribuisce ad aumentare il loro impatto attraverso il rafforzamento della fiducia e un migliore processo decisionale.
In alcuni casi, e in particolare nelle strategie per la regione del Mar Baltico e per la regione danubiana, le organizzazioni della società civile sono direttamente coinvolte nella governance della strategia in qualità di coordinatori tematici e membri dei gruppi direttivi. Attualmente però il coinvolgimento della società civile nella maggior parte dei casi è convogliato attraverso piattaforme dedicate come l'Iniziativa adriatico-ionica e le sue reti. Nella strategia per la regione alpina la società civile è coinvolta attraverso attività organizzate da gruppi d'azione e presidenze.
Alcune attività riguardano specificamente la collaborazione tra le autorità pubbliche e le organizzazioni della società civile. Tra gli esempi figurano l'iniziativa "We Make Transition!" e il progetto "KidsLikeUs" nella strategia per la regione del Mar Baltico e il progetto "DANUBE4all" del programma dell'UE Lighthouse, finanziato da Orizzonte Europa. Questi progetti contribuiscono alla buona governance attraverso il rafforzamento della capacità amministrativa e la creazione di istituzioni forti.
Diversi paesi dispongono di piattaforme nazionali e regionali per promuovere la partecipazione della società civile alle strategie macroregionali. Tuttavia l'inclusione della società civile nelle strutture di governance delle strategie e in altri organi di lavoro deve essere costantemente rafforzata e oggetto di un seguito periodico. Nel processo di articolazione e rafforzamento della voce e del coinvolgimento delle organizzazioni della società civile, nel 2024 la Casa europea di Budapest ha avviato con successo la creazione di una rete inclusiva di organizzazioni della società civile a livello macroregionale. Questo nuovo accordo di collaborazione ha un carattere inter-macroregionale e una forte funzione di sostegno.
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Strategie macroregionali e i giovani
La strategia per la regione alpina è stata all'avanguardia nel coinvolgimento dei giovani ed è stata la prima a istituire un consiglio della gioventù nel 2021. Nel luglio 2023 il consiglio della gioventù della regione alpina ha elaborato un documento di sintesi in cui definisce le priorità del suo lavoro. Tra le iniziative consolidate per promuovere le attività relative ai giovani figurano il concorso "Pitch Your Project" e i campi estivi.
Nella strategia per la regione del Mar Baltico il coinvolgimento dei giovani è promosso in particolare dal Forum della gioventù del Mar Baltico. Il Consiglio degli Stati del Mar Baltico coordina la rappresentanza giovanile in diversi settori strategici, fornendo risorse per sviluppare le capacità dei portatori di interessi pertinenti. La "Baltic Sea Youth Declaration 2022", presentata in occasione del forum annuale tenutosi a Lappeenranta nel settembre 2022, offre ai responsabili delle politiche raccomandazioni sull'integrazione delle prospettive dei giovani.
Il consiglio della gioventù del Danubio è stato istituito nell'ottobre 2022. Durante il periodo di riferimento sono state organizzate due sessioni di sviluppo delle capacità e i membri del consiglio della gioventù hanno partecipato a tutte le riunioni sulla governance della strategia. La strategia ha inoltre istituito la rete delle organizzazioni giovanili della regione del Danubio. Tale organismo riunisce organizzazioni giovanili nazionali o regionali o altri enti senza scopo di lucro della regione che si occupano di questioni giovanili.
Nella strategia per la regione adriatico-ionica nell'estate del 2024 sono stati nominati al consiglio della gioventù 20 membri di età compresa tra i 18 e i 29 anni (due per ciascun paese partecipante). Il consiglio della gioventù garantirà che i giovani possano partecipare attivamente e che le loro prospettive siano rappresentate in tutte le strutture della strategia, con l'obiettivo di creare politiche più inclusive che rispondano meglio alle esigenze e alle aspirazioni dei giovani provenienti da ogni tipo di contesto e di promuovere il dialogo e la comprensione intergenerazionali.
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8.Migliorare la governance e la capacità amministrativa
In tutte le strategie macroregionali il livello politico è rappresentato dai ministri degli Affari esteri e, in alcuni casi, dai ministri o dalle autorità responsabili della politica di coesione e dei finanziamenti UE. Per le strategie che coprono i paesi candidati dei Balcani occidentali i coordinatori nazionali dello strumento di assistenza preadesione forniscono orientamenti politici e strategici. Inoltre tutti i paesi candidati seguono le disposizioni degli strumenti finanziari dell'UE applicabili.
Nella strategia per la regione alpina le autorità regionali svolgono un ruolo significativo nelle discussioni politiche e strategiche a tutti i livelli di governance. Anche i livelli amministrativi subnazionali sono inclusi nella governance delle altre strategie. Tuttavia il loro livello di coinvolgimento varia ed è meno evidente rispetto alla strategia per la regione alpina.
In tutte le strategie sono attualmente in vigore ordini fissi di presidenza di turno nonché un sistema di presidenze consecutive a tre (paese predecessore/paese in carica/paese successore). La presidenza di turno gode di un ruolo sempre più cruciale, che è stato ulteriormente rafforzato attraverso il gruppo delle "presidenze a tre" delle quattro strategie macroregionali, che si riunisce periodicamente per discutere questioni di interesse comune. I paesi che partecipano a due o tre strategie hanno posto l'accento sui benefici di tale cooperazione tra le quattro strategie macroregionali.
Il sistema a tre ha dimostrato la sua forza nel 2022 durante la presidenza ucraina della strategia per la regione danubiana quando, a causa della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, la presidenza non ha potuto svolgere tutti i suoi compiti per un periodo di due mesi. Agendo in maniera solidale e data la situazione in Ucraina, gli altri membri del trio di presidenza del Danubio, la Slovacchia e la Slovenia, hanno convenuto di intervenire e il forum annuale è stato organizzato in Slovacchia, vicino al confine ucraino.
Per promuovere un ulteriore scambio di esperienze e il trasferimento delle migliori pratiche, le presidenze macroregionali, insieme alla Commissione e con il sostegno del programma Interact Interreg, hanno proseguito lo sviluppo di reti di cooperazione, corsi di formazione, metodi e strumenti. Per le strategie macroregionali che presentano una componente marittima, il dialogo con le strategie per i bacini marittimi e con i portatori di interessi del settore marittimo è essenziale.
In tutte e quattro le strategie macroregionali sono attualmente attive strutture di sostegno tecnico. Nel complesso tali strutture sono molto apprezzate dai responsabili dell'attuazione delle strategie. Tuttavia devono disporre di risorse sufficienti per poter svolgere correttamente i propri compiti.
I coordinatori nazionali delle strategie macroregionali sono attori chiave nella governance delle strategie. Fungono da interfaccia tra il livello politico, cui riferiscono in merito all'attuazione e presentano proposte, e il livello di attuazione, cui forniscono orientamenti strategici. Coordinano i lavori a livello nazionale e garantiscono che tutti i responsabili dell'attuazione nel loro paese siano attivamente coinvolti nei lavori.
I coordinatori tematici e i loro gruppi direttivi o d'azione sono al centro della governance delle strategie. Sono i motori dell'attuazione quotidiana dei piani d'azione delle strategie macroregionali e il loro ruolo è stato notevolmente potenziato.
Tutti i paesi interessati concordano sull'importanza di dotare i responsabili dell'attuazione di mandati chiari, di capacità decisionali effettive e di una visione chiara che collochi il loro lavoro in un contesto politico più ampio. Concordano inoltre sulla necessità di collegare più direttamente le strategie ai portatori di interessi nazionali, regionali e locali, nonché al livello politico. Tuttavia, sebbene la capacità amministrativa e le strutture di governance nell'ambito delle strategie si siano evolute, permangono sfide nel sostenere l'interesse politico, nel garantire il pieno coinvolgimento dei portatori di interessi e nell'assegnare risorse sufficienti per l'attuazione. Nonostante alcune aree tematiche e i loro gruppi direttivi e d'azione operino con successo da un decennio o più, altri settori continuano ad affrontare sfide.
Una questione particolare individuata da molti coordinatori tematici è la necessità di garantire che tutti i paesi si impegnino a partecipare adeguatamente all'azione tematica e ai gruppi direttivi. La scarsa partecipazione a tali gruppi ostacola l'efficienza e fa sì che l'intera area geografica della strategia in questione non sia pienamente rappresentata. La comunicazione con i coordinatori tematici e nazionali richiede una buona conoscenza e consapevolezza dei compiti assegnati. Inoltre esistono notevoli variazioni nei mandati dei membri dei gruppi direttivi e d'azione. Mentre alcuni sono dotati dei mezzi necessari per prendere decisioni, altri dispongono di capacità limitate di partecipazione. Una fluttuazione costante richiede un sostegno supplementare per i nuovi membri affinché possano contribuire efficacemente ai risultati dell'area tematica interessata.
Attività organizzate di sviluppo delle capacità, quali sessioni di integrazione per i nuovi membri, assieme ad un'attenzione tematica agli obiettivi raggiungibili e contatti regolari con i membri dei gruppi direttivi/d'azione, potrebbero contribuire a sostenere il loro impegno. Tuttavia, per massimizzare il potenziale delle strategie, tutti i paesi devono garantire che i coordinatori tematici dispongano delle risorse adeguate per svolgere il loro lavoro. In particolare i posti vacanti dovrebbero essere coperti tempestivamente mediante la nomina di sostituti adeguati e l'impegno attivo dei membri attuali dovrebbe essere promosso e rafforzato. Da parte loro i coordinatori devono interagire con il livello politico per garantire coordinamento, sinergie e una forte leadership.
9.Accesso ai finanziamenti e concetto di integrazione
Le strategie macroregionali non sono dotate di finanziamenti propri. Sono state concepite per individuare temi di cooperazione basandosi sull'uso di fonti di finanziamento europee, regionali, nazionali e di altro tipo. Dato il carattere transnazionale della cooperazione macroregionale i programmi Interreg svolgono un ruolo fondamentale nel sostenere le strategie. I quattro programmi transnazionali Interreg collegati alle strategie macroregionali, Interreg per la regione del Mar Baltico, Interreg per la regione del Danubio, Interreg per lo Spazio alpino e Interreg Adrion, hanno fornito un quadro unico per far progredire le strategie macroregionali attraverso l'integrazione dei loro obiettivi nelle priorità tematiche del programma. Tali programmi hanno istituito un quadro per sostenere le strutture di governance, la comunicazione e lo sviluppo delle capacità dei coordinatori delle strategie macroregionali in un contesto transnazionale attraverso sofisticati schemi di progetti.
I programmi hanno svolto un ruolo cruciale nell'attuazione dei piani d'azione macroregionali, fungendo da fonte di finanziamento essenziale per molti progetti macroregionali in vari settori, di cui numerosi esempi sono forniti nel documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la presente relazione e nel riquadro a pagina 4 della stessa. Inoltre i programmi transnazionali Interreg hanno attivamente aiutato i coordinatori tematici delle strategie macroregionali a utilizzare i fondi dei programmi per sviluppare iniziative macroregionali e mettersi in contatto con organizzazioni competenti nell'attuazione dei progetti. Analogamente i programmi transnazionali Interreg NEXT hanno promosso efficacemente la cooperazione regionale nel Mar Nero e nel Mediterraneo, sostenendo un'ampia gamma di progetti in linea con le priorità politiche fondamentali delle rispettive strategie per i bacini marittimi.
Tuttavia la portata e l'ambizione delle strategie macroregionali si estendono oltre i finanziamenti disponibili nel contesto di Interreg. Per questo motivo è stato sviluppato il concetto di "integrazione", in particolare durante il periodo 2021-2027, in modo che anche altri fondi possano contribuire alla realizzazione delle strategie. Tali finanziamenti comprendono lo strumento di assistenza preadesione e lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale. Riunire tali fonti, che operano secondo normative, metodologie e tempistiche e strutture diverse, è un'ulteriore sfida.
Sono stati inoltre stanziati fondi dai programmi generali della politica di coesione regionali e nazionali attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo sociale europeo. Inoltre i programmi gestiti direttamente dalla Commissione forniscono sostegno alle strategie macroregionali e sono stati istituiti punti di contatto in tutte le direzioni generali della Commissione. A seguito delle discussioni in seno alla Commissione sono stati inseriti riferimenti alle strategie macroregionali in alcuni programmi di lavoro di tali programmi e alcuni inviti a presentare proposte sono stati rivolti specificatamente alle strategie macroregionali. In particolare, LIFE, Orizzonte Europa, ERASMUS e il meccanismo per collegare l'Europa, nonché il meccanismo di protezione civile dell'Unione europea erogano finanziamenti.
Una stretta cooperazione tra le strategie e le autorità di gestione contribuisce a mettere in atto un efficace processo di integrazione. Nelle regioni baltica, danubiana e adriatico-ionica sono state istituite reti delle autorità che gestiscono i fondi della politica di coesione e, se del caso, lo strumento di assistenza preadesione e lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale. Nella strategia per la regione alpina le reti di dialogo finanziario hanno continuato a lavorare, in particolare nel settore dei trasporti. Tali reti dovrebbero intensificare le loro attività in futuro.
Il coordinamento e la cooperazione sono più efficaci quando i coordinatori nazionali sono anche membri oppure osservatori dei comitati di gestione dei programmi della politica di coesione, nonché quando i rappresentanti di tali programmi partecipano alle strutture nazionali di coordinamento delle strategie macroregionali. Infine una maggiore concorrenza internazionale richiede catene del valore più diversificate. A tale riguardo le strategie trarrebbero vantaggio da un maggiore coinvolgimento delle imprese e delle PMI.
È ancora troppo presto per trarre conclusioni definitive dai risultati dell'integrazione delle strategie in un insieme più ampio di programmi. Tuttavia, sebbene le informazioni iniziali presentate dai portatori di interessi delle strategie indichino che l'integrazione potrebbe essere stata una pratica efficace in relazione ai programmi gestiti a livello centrale, vi sono meno esempi di attività strategiche finanziate dal Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura o dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.
10.Misurazione dell'impatto delle strategie attraverso il monitoraggio e la valutazione
Nel corso degli anni le strategie macroregionali hanno conseguito un numero significativo di risultati, per quanto riguarda non solo i nuovi processi di coordinamento e cooperazione, ma anche l'agevolazione e l'attuazione di progetti e attività transnazionali specifici. Per monitorare i progressi, tutte le strategie hanno continuato a adoperarsi per istituire sistemi efficaci di monitoraggio e valutazione.
Nel 2022 la strategia per la regione danubiana ha introdotto un monitoraggio globale che riunisce diversi aspetti della comunicazione in un unico strumento di comunicazione online completo. Nel 2024 è stata indetta una gara d'appalto per svolgere un processo ed è stata avviata una valutazione dell'attuazione. La relazione finale è prevista per la primavera del 2025. Il processo di revisione della strategia adriatico-ionica ha offerto l'opportunità di ripensare in modo sostanziale il suo sistema di monitoraggio, in particolare attraverso la definizione di indicatori e obiettivi per le priorità incluse nel nuovo piano d'azione. Al termine del periodo di riferimento il quadro di monitoraggio e valutazione della strategia per la regione del Mar Baltico era stato completato, ma non era ancora pienamente operativo. I lavori in corso per aggiornare il piano d'azione comprendono lo sviluppo di nuovi indicatori di monitoraggio per le azioni. La matrice di monitoraggio della strategia per la regione alpina è il principale strumento di monitoraggio per controllare i progressi della strategia. È attualmente in fase di revisione e gli indicatori delle attività saranno aggiornati.
Per rafforzare ulteriormente la capacità di tutte le strutture macroregionali di sostegno tecnico di sviluppare sistemi di monitoraggio e valutazione, nel quadro del programma Interact Interreg è stata avviata un'iniziativa per organizzare una serie di seminari nel corso del 2024. L'obiettivo era offrire una proposta dettagliata e pratica per l'attuazione, individuando quadri, metodologie e strumenti pertinenti per registrare e misurare l'impatto delle strategie macroregionali e sviluppare idee su come lavorare con le domande di valutazione. Ciò potrebbe contribuire a individuare i punti di debolezza e di forza e ad accrescere l'interesse politico nei confronti delle strategie macroregionali.
11.Comunicazione delle strategie
Grazie alle unità di sostegno tecnico che operano in tutte le strategie macroregionali, le attività di comunicazione sono state rafforzate durante il periodo di riferimento. Lo "Strategy point" per il Mar Baltico è entrato in funzione nell'ottobre 2022. Si è concentrato sul rafforzamento degli sforzi di comunicazione interna ed esterna perfezionando i messaggi, migliorando le competenze dei portatori di interessi in materia di comunicazione, generando materiali di alta qualità e formando i coordinatori dei settori strategici su come dimostrare efficacemente il valore aggiunto della strategia.
Durante la presidenza slovena della strategia per la regione danubiana è stata sviluppata una serie di narrazioni per evidenziare l'influenza della strategia all'interno della regione. Nel 2022 e nel 2023 sono state condotte due distinte campagne sui social media per aumentare la visibilità dei progetti faro della strategia per la regione danubiana. Successivamente un sottoinsieme di narrazioni faro è stato adattato in dodici video promozionali e banner elettronici nell'ambito di una campagna online lanciata nel 2024.
Per quanto riguarda la strategia per la regione adriatico-ionica, le attività si sono concentrate sul miglioramento delle capacità di comunicazione dei portatori di interessi e sul coinvolgimento dei giovani. Le Accademie della comunicazione tenutesi online nel 2022 e a Salonicco nel 2023 sono state fondamentali per questi obiettivi, garantendo l'effettiva diffusione dei messaggi principali della strategia. Negli ultimi due anni sono stati organizzati oltre 20 eventi tematici per condurre discussioni con i portatori di interessi sulle questioni incontrate nell'ambito di ciascun pilastro della strategia.
La creazione del segretariato tecnico per la strategia per la regione alpina nel 2022 e il lancio del progetto "Support Alpine Strategy" nel 2023 rappresentano dei passi importanti nello sviluppo delle comunicazioni coordinate. Successivamente gli audit tecnici del sito web della strategia hanno portato a una sua riprogettazione per garantire una maggiore sicurezza dei dati raccolti in linea con i regolamenti sulla protezione dei dati e un'interfaccia di più facile utilizzo in diverse versioni linguistiche. Integrando la sezione dedicata ai giovani nel sito web, la strategia per la regione alpina potrebbe coinvolgere maggiormente i giovani della regione attraverso vari eventi e iniziative.
I forum annuali organizzati dalle strategie sono importanti incontri politici con una rappresentanza politica di alto livello. Inoltre la Settimana delle strategie macroregionali dell'UE è diventata il più grande evento a Bruxelles con l'obiettivo di mettere in contatto i portatori di interessi delle strategie con i rappresentanti delle istituzioni dell'UE, della ricerca e del mondo accademico, delle organizzazioni della società civile e del pubblico. La Settimana 2023 si è concentrata su energia, competenze e finanziamenti. Nel 2024 la Commissione ha ampliato la Settimana così da includere anche le strategie dell'UE per i bacini marittimi per porre l'accento sulla cooperazione, sul coordinamento e sulle sinergie a tutti i livelli. Ha incluso una nuova funzione, un evento di "speed-dating" che ha riunito i rappresentanti di oltre 20 direzioni generali della Commissione e i portatori di interessi delle strategie macroregionali e per i bacini marittimi.
Tuttavia, nonostante tali sforzi, le strategie macroregionali rimangono relativamente sconosciute. Nel 2023, secondo l'Eurobarometro, la strategia più conosciuta ha registrato una consapevolezza regionale del 40 %. Questa percentuale è inferiore a quella relativa alla conoscenza dei fondi della politica di coesione, che sono noti al 46 % dei rispondenti a livello dell'UE, e notevolmente inferiore a quella relativa alla conoscenza del programma Erasmus (58 %). Ciò richiede maggiori sforzi per aumentare ulteriormente la conoscenza delle strategie macroregionali da parte del pubblico e per rendere più visibili il loro impatto e i loro risultati, ad esempio mettendo in evidenza i numerosi progetti e processi di successo generati dalle strategie.
12.Prospettive per il futuro
Tutte le strategie sono state efficaci nel promuovere la transizione verde e, in una certa misura, le transizioni digitale ed equa. In futuro i lavori su queste ultime dovrebbero essere intensificati. Inoltre, nonostante vi siano stati alcuni progressi, occorre concentrarsi maggiormente sulla transizione energetica, integrando i lavori dei quattro gruppi politici di alto livello che agevolano la cooperazione regionale in materia di transizione energetica
, sulla competitività dell'economia europea e sulla risposta alle sfide demografiche, tra cui la fuga di cervelli, l'invecchiamento e la gestione della mobilità umana, cui dovrebbero essere aggiunti i temi della resilienza, dei rischi e della sicurezza. Dovrebbe infine essere rafforzato il ruolo delle strategie come catalizzatori per l'allargamento dell'UE.
Per quanto riguarda la governance, sebbene tutti i paesi concordino sulla necessità di conferire ai responsabili dell'attuazione delle strategie mandati chiari e un'effettiva capacità decisionale, a molti coordinatori nazionali e tematici mancano ancora risorse e sostegno sufficienti, in termini sia di personale che di finanziamenti. Per questo motivo tutti i paesi devono garantire che i coordinatori dispongano delle risorse adeguate per svolgere opportunamente il loro lavoro e realizzare così appieno il potenziale delle strategie. Questo è anche il motivo per cui le strategie macroregionali dovrebbero coinvolgere nel loro lavoro tutti i principali portatori di interessi, compresi i soggetti locali e regionali e i gruppi sottorappresentati quali le organizzazioni della società civile, il mondo accademico, le imprese e i cluster. Per facilitare la continuità del dialogo e della condivisione delle conoscenze, è opportuno proseguire il lavoro volto a coinvolgere i giovani nella governance delle strategie.
Per quanto riguarda l'integrazione delle strategie macroregionali nei flussi di finanziamento, oltre al successo dei legami con i programmi Interreg transnazionali è ancora troppo presto per trarre conclusioni definitive. Uno dei compiti principali per gli anni futuri sarà monitorare adeguatamente il livello di applicazione di tali disposizioni e darvi un seguito appropriato.
Per amplificare l'impatto socioeconomico, ambientale e territoriale degli sforzi di cooperazione, occorre rafforzare le sinergie tra le strategie macroregionali e quelle per i bacini marittimi. In tal modo si aumenterà la complementarità e la coerenza tra tali strategie, rafforzando nel contempo lo scambio di buone pratiche e l'apprendimento reciproco.
Nonostante i notevoli sforzi compiuti è possibile fare ancora molto per sensibilizzare in merito alle strategie macroregionali, sia all'interno delle loro regioni che in tutta Europa. Tutte le strategie si adoperano costantemente per migliorare la loro capacità di comunicare in maniera più efficace, in particolare per quanto riguarda il loro impatto e i loro risultati. Allo stesso tempo il concetto macroregionale rimane di interesse e sta ricevendo attenzione in tutta Europa: l'esercizio di consultazione dei portatori di interessi svolto dalle strategie macroregionali nell'ambito delle recenti consultazioni sul futuro di Interreg ha suscitato un interesse e un coinvolgimento significativi. Tuttavia, per avere un ruolo più attivo nella costruzione di un'Europa prospera, sostenibile e sicura, le strategie devono continuare a sviluppare la propria capacità di adattamento costante a un contesto in evoluzione. Si tratta di una condizione necessaria affinché le strategie macroregionali continuino a essere attraenti e rilevanti.